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Sistema Sesto», chiuse le indagini su Penati
e altri 22. Si va verso il rinvio a giudizio
Oltre all'ex presidente della Provincia coinvolti diversi imprenditori l'inchiesta
Filippo Penati al tempo della campagna elettorale per le regionali (Ansa)
MILANO - «Sistema Sesto», seconda parte. I pm di Monza Walter Mapelli e Franca Macchia hanno chiuso una nuova tranche della maxi inchiesta che, dagli appalti delle aree dismesse di Sesto San Giovanni, si è estesa alla gestione della Milano-Serravalle, ai finanziamenti elettorali in favore dell’ex presidente della Provincia Filippo Penati.
PENATI E ALTRI 22 - La conclusione di questa parte di indagine riguarda in tutto 23 persone, a partire dalla figura di Penati, sia nella veste di ex sindaco Ds di Sesto, che di presidente della Provincia di Milano dal 2004 al 2009. Penati è accusato di concussione per la vicende edilizie delle aree Ercole Marelli e Falck di Sesto, e di corruzione per la gestione della società autostradale Milano Serravalle, acquisita dalla provincia di Milano relativamente alla concessione dei lavori della terza corsia della A7 alla società Codelfa. Per le vicende Falck e Marelli, la procura ha chiuso le indagini anche nei confronti dell’imprenditore Piero Di Caterina, il grande accusatore, e di Omer Degli Esposti, Gianpaolo Salami e Francesco Agnello, i tre rappresentanti delle coop emiliane che avrebbero dovuto costruire a Sesto secondo i piani di Penati e di Giordano Vimercati, suo ex braccio destro, anch’egli indagato. Indagini concluse anche per Antonino Princiotta, segretario generale della provincia di Milano dal 2004 al 2009 per un’altra vicenda di presunta corruzione relativa al sistema dei trasporti pubblici del nord Milano.
MILANO - SERRAVALLE - Per i fatti di Milano Serravalle, invece, figurano tra i destinatari dell’avviso di fine indagini l’architetto Renato Sarno, Bruno Binasco, in qualità di membro del cda di Codelfa, Norberto Moser come amministratore delegato della stessa società Massimo Di Marco, ad di Milano Tangenziali, e Gianlorenzo De Vincenzi, dirigente di quest’ultima. Corruzione di incaricato di pubblico servizio l’accusa contestata relativamente all’affaire Serravalle: secondo i pm, sarbbero stati versati 18 milioni e 800mila euro per i lavori autostradali.. Sono dieci, infine, i presunti finanziatori occulti di Penati attraverso l’associazione Fare Metropoli, tra loro, anche Massimo Ponzellini, ex presidente di Banca popolare di Milano, Enrico Corali, presidente della Banca di Legnano, e gli imprenditori pugliesi Enrico Intini e Roberto De Santis, considerati vicini al centro sinistra, in particolare alla figura di Massimo D’Alema. Per gli indagati, si profila ora la richiesta di rinvio a giudizio.
«Sistema Sesto», chiuse le indagini su Penati e altri 22. Si va verso il rinvio a giudizio - Milano