le cose sagge ( come una lingua franca per l'Europa) a volte necessitano di qualcosa di meno violento delle armi, le decisioni dei parlamenti , ad esempio. L'euro non è stato imposto con le armi ed ha dato buoni risultati nonostante tanti europei abbiano fatto, e stiano facendo, tutto il possibile per affondarlo. Ma in un paese nel quale vi sono state un sacco di persone che hanno creduto alla balla di berlusconi dell'euro che doveva essere cambiato a 1.500 lire ( mentre tutti gli altri paesi lo ottenevano a circa duemila) può anche succedere che siano gli antieuro a lasciarsi trascinare nelle avventure più pericolose.
"E' decretato che ogni uomo il quale s'accosta alla setta dei moderati debba smarrire a un tratto senso morale e dignità di coscienza?" G. Mazzini
http://www.novefebbraio.it/
quanto al rapporto tra lingue e carri armati, è troppo vecchia la battuta sulla lingua che è un dialetto più un esercito, per stare a ricordarla, se non fosse che è proprio quello che è successo in Moldovia, dove , giusto nei giorni in cui la Romania inviava dei carri armati al nuovo stato, si incominciava a riconoscere anche la lingua di quel paese come qualcosa di autonomo rispetto al Rumeno. Ma le lingue franche, come l'esperanto od il latino del dopo impero romano, hanno invece bisogno di pace e comprensione per affermarsi o per conservarsi( e non a caso numerose dittature, di vario colore, sono state nemiche dell'esperanto e persecutrici deg iesperantisti).
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Nessuno si crea, nessuno si distrugge, tutti si ricandidano.