Genova, falla in un oleodotto. Gasolio si riversa nel torrente Polcevera. Video
giu 12
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alle 105 da maria | Categorie: Inquinamento

Genova, falla in un oleodotto. Gasolio si riversa nel torrente Polcevera. Video | Blogeko.it

Ci sono due vocaboli interessanti, “probabile usura“, nella vicenda dei circa 4.000 litri di gasolio usciti ieri da un oleodotto che attraversa il torrente Polcevera, a Genova.

La falla si è prodotta nella parte inferiore dell’oleodotto. Il terreno su cui scorre il torrente ha assorbito la sua bella dose di idrocarburi. Ovvio domandarsi come si potrà ripulirlo, fino a quando rimarrà avvelenato e continuerà ad avvelenare il fiume.

Prima di guardare il video, riflettete: “probabile usura”. Un’azienda ha tutto l’interesse ad usare finchè non cadono letteralmente a pezzi. Toccherebbe allo Stato costringerla a non ledere l’acqua, l’aria, i beni comuni.

E’ il punto dolente, uno dei tanti punti particolarmente dolenti di questo sempre più scalcagnato Stivale. Le immagini, ora.



Gran puzza in tutta la zona, acqua inquinata. Fortunatamente è stato possibile intercettare il gasolio evitando che finisse in mare, distante solo otto chilometri.

L’oleodotto è collegato a una raffineria di ci non sono riuscita a trovare il nome: se qualcuno lo conosce con certezza, lo scriva nei commenti.

Su Genova Fan Page 4.000 litri di gasolio nel torrente Polcevera









Sicilia, 400 mila litri di idrocarburi nel fiume Cantera: si rischia la contaminazione delle falde acquifere
Pubblicato il 11 giu 2012 da Marina


400mila litri di carburante sversati in Sicilia: a rischio contaminazione le falde acquifere



In Sicilia tra Priolo e Augusta sono stati dispersi 400mila litri di idrocarburi (forse cherosene ma si attendono le analisi dell’Arpa) trasportati dal Fiume Cantera tra Megara Ibla, Esso e centrale Tifeo in prossimità dell’oleodotto Isab, collegato alla Sasol e che sembra abbia sversato nelle acque per giorni idrocarburi. Ma la contaminazione si scopre con gran ritardo e dopo le conseguenze ambientali. Infatti riporta Augusta on line:
Ieri (8 giugno Ndr) nel primo pomeriggio l’assessore all’Ambiente del comune di Augusta , Michele Accolla, avvisato con grande ritardo solo nella tarda mattinata di venerdì, oltre 24 ore dalla scoperta della perdita, ha effettuato un sopralluogo con alcuni componenti dell’ufficio ambiente del comando di Polizia municipale. “Abbiamo potuto appurare che si è trattato di un episodio grave, gli esperti hanno calcolato che sono circa 400 tonnellate di idrocarburi. Risulterebbe contaminato il terreno circostante per uno strato di circa 20 centimetri , così anche il corso d’acqua. Nei prossimi giorni - ha affermato Accolla - il comune chiederà ufficialmente alle società petrolifere uno screening e la messa in sicurezza di tutte le condotte che attraversano il territorio di nostra competenza”.
Già sabato 9 la foto del Cantera girava sui gruppi dei priolesi su Fb. Secondo quando rifrisce l’Arpa sebbene sembra sia scongiurato il veramento in mare, grazie alle panne assorbenti di cui è stato dotato il Cantera si teme per la contaminazione delle falde acquifere. Intanto la Capitaneria di Porto di Augusta ha aperto un inchiesta e il comune di Augusta ha già dichiarato che si costituirà parte civile qualora vi saranno erificate le responsabilità della Sasol.
Resta comunque da chiarire come d’altronde ammette lo stesso assessore Accolla il grado di sicurezza ambientale delle industrie e raffinerie presenti nel triangolo della morte Priolo- Augusta- Melilli.