Il mondo anglosassone costituisce una ci*vi*ltà totalmente diversa da quella europea

[Legionario]

Il mondo anglosassone costituisce una ci*vi*ltà totalmente diversa da quella europea con*tinentale



di Francesco Alberoni - 12/06/2012

Fonte: il giornale




Il mondo anglosassone - Inghilterra, Stati Uniti, Canada, Australia- costituisce una civiltà totalmente diversa da quella europea continentale. Fino al 1600 non c’era questa separazione. Ha inizio in Inghilterra con Hobbes e Locke, secondo cui lo Stato non sorge dal desiderio di realizzare valori più alti, ma come strumento per garantire ai cittadini la pace e la proprietà. Il sovrano non deve additare al popolo nobili mete, ma solo curarne gli interessi pratici. In seguito Adam Smith mostrerà che la ricchezza delle nazioni è prodotta da chi persegue fini egoistici. Bentham che anche quello che sembra altruismo è in realtà egoismo mascherato. Darwin che nell’evoluzione sopravvive chi ha un vantaggio competitivo sugli altri. Come in economia, dove vince chi sa fare meglio concorrenza.

Questo modo di pensare economicistico è stato esteso a poco a poco alla filosofia, alla sociologia, alla psicologia. Per spiegare come nasce una formazione sociale gli anglosassoni immaginano sempre che la gente si riunisca in vista di un vantaggio, faccia un calcolo dei costi benefici. Non è vero! Le chiese, i partiti, i sindacati, le nazioni si sono tutti formati attraverso movimenti collettivi a cui la gente ha aderito per una spinta ideale, mossa dalla fede. Pensiamo alla nascita del Cristianesimo,dell’Islam,al Risorgimento italiano. Gli anglosassoni non hanno mai fatto una teoria dei movimenti collettivi. E nemmeno una teoria dell’innamoramento perché scientificamente trovano assurdo che due persone si gettino l’uno nelle braccia dell’altro prima di sapere che vantaggio ne avranno, se saranno ricambiati e felici.

Nel Medioevo la gente considerava scientifico solo ciò che era scritto in latino ed aveva l’imprimatur della Chiesa. Gli anglosassoni molto semplicemente leggono solo quello che è scritto in inglese e che è pubblicato da loro. Negli ultimi decenni hanno imposto questo loro modo di pensare anche in Europa. Oggi anche da noi nessuna idea viene considerata scientifica se non è scritta in inglese e approvata dall’accademia anglosassone. L’alta cultura europea, la filosofia, le scienze umane non hanno più niente da dire, sono sparite, ammutolite. Domina solo l’economia coi suoi numeri,ma non ci sono più spiegazioni di ciò che succede veramente, e soprattutto non ci sono più idee, progetti, mete, piani valori.





http://www.ariannaeditrice.it/artico...articolo=43478

[Nazionalistaeuropeo]

Effettivamente gli inglesi o meglio tutta la civiltà protestante
è decisamente opposta a quella cattolica e mediterranea.
Anche per questo rigetto fermamente le varie fratellanze
bianche e il colonialismo.

[Avanguardia]

In Europa la civiltà mercantile moderna nasce in Italia, con l' appoggio della Chiesa. Mentre le signorie e le repubbliche marinare decadranno, i centri dell' economia si sposteranno al nord Europa, con tanto di spostamento di parti delle oligarchie italiane.
Sia ai tempi dei comuni che più in là, con l' avvio dell' impero inglese e di quegli di Olanda, Belgio, Francia, il ruolo ebraico sarà determinante: nella fase in cui il capitalismo si svilupperà in Europa centrale e in Inghilterra, all' ebraismo si affiancherà il protestantesimo, che sopratutto nella variante calvinista, è una cuginanza di primo grado dell' ebraismo.
Potremmo parlare di civiltà giudaica, estranea allo spirito latino, a quello germanico e a quello inglese.

[Hatamoto]

In ogni caso le varie confessioni protestanti (e soprattutto il Calvinismo) hanno obiettivamente avuto grande influenza sul pensiero liberale e capitalista.
Pensiero che, pur essendo presente anche nel mondo cattolico od ortodosso, si è sviluppato più facilmente nei paesi protestanti (anglosassoni soprattutto).

[Avanguardia]

In ogni caso le varie confessioni protestanti (e soprattutto il Calvinismo) hanno obiettivamente avuto grande influenza sul pensiero liberale e capitalista.
Pensiero che, pur essendo presente anche nel mondo cattolico od ortodosso, si è sviluppato più facilmente nei paesi protestanti (anglosassoni soprattutto).

Nel pensiero ortodosso e in quello cattolico la mentalità capitalistica e quella liberale sono assenti, anche se in fin dei conti la Chiesa Cattolica agiva e parlava in maniera ambigua, appoggiando i comuni e vivendo nei lussi e negli affarismi più sfrenati. Un pò di rigorismo si avrà nella Controriforma, quando ormai la palla del progresso economicista passava ai paesi del nord-centro Europa.
Il protestantesimo invece afferma apertamente la giustezza delle gerarchie sociali e che il povero deve rispettare il ricco perchè Dio vorrebbe così, la bontà dell' attività mercantile e nel caso del calvinismo, pure dell' attività bancaria. Soprattutto il calvinismo fa della ricchezza e dei successi professionali una virtù, dei doveri da adempiere, dei segni di essere dei miracolati di Dio e degni del suo amore, e fa della povertà un peccato, il segno della dannazione divina.

[Hatamoto]

Nel pensiero ortodosso e in quello cattolico la mentalità capitalistica e quella liberale sono assenti, anche se in fin dei conti la Chiesa Cattolica agiva e parlava in maniera ambigua, appoggiando i comuni e vivendo nei lussi e negli affarismi più sfrenati. Un pò di rigorismo si avrà nella Controriforma, quando ormai la palla del progresso economicista passava ai paesi del nord-centro Europa.
Il protestantesimo invece afferma apertamente la giustezza delle gerarchie sociali e che il povero deve rispettare il ricco perchè Dio vorrebbe così, la bontà dell' attività mercantile e nel caso del calvinismo, pure dell' attività bancaria. Soprattutto il calvinismo fa della ricchezza e dei successi professionali una virtù, dei doveri da adempiere, dei segni di essere dei miracolati di Dio e degni del suo amore, e fa della povertà un peccato, il segno della dannazione divina.

Esattamente. Ed è proprio uno dei motivi per cui avverso profondamente le confessioni di stampo protestante.
C'è da dire, inoltre, che la società liberale e capitalista è andata sempre più diffondendosi in Occidente proprio quando il Cattolicesimo è entrato in crisi, avendo il boom negli ultimi secoli, che sono anche i secoli di maggiore secolarizzazione.

[Avanguardia]

Esattamente. Ed è proprio uno dei motivi per cui avverso profondamente le confessioni di stampo protestante.
C'è da dire, inoltre, che la società liberale e capitalista è andata sempre più diffondendosi in Occidente proprio quando il Cattolicesimo è entrato in crisi, avendo il boom negli ultimi secoli, che sono anche i secoli di maggiore secolarizzazione.

La Chiesa uscita dalla Controriforma, era legata per interessi al feudalesimo, viveva di tasse e rendite terriere. Non aveva alcun vantaggio da un espansione del capitalismo (al quale si è adeguata nel dopoguerra, diventandone un attore di rilievo, vedi IOR). Le classi capitalistiche in espansione bramavano le terre e la potenziale manodopera per miniere e industrie vivente nei feudi (laici o ecclesiastici che fossero).