Originariamente Scritto da
Edmond Dantés
Non confondiamo le riflessioni di diritto che tendono al riequilibrio dei due ruoli nel procedimento penale con la complessità potenziale che, nella concreta rappresentazione della realtà potrebbe venire in essere.
Un conto è la norma che riconduce alla giustizia un conto è la giustizia deprivata dei mezzi.
Quando entrò in vigore il codice vigente, ci furono tempi di confusione. Ma ciò è in "rerum natura".
Se dovesse finalmente realizzarsi il sogno di vedere riformato quello schifo di codice frutto del "vassallaggio" e dovesse essere introdotta anche la norma de quo, è chiaro che la costituzione della P.G. si dovrebbe irrobustire per assolvere i compiti che gli verrebbero assegnati. E' ovvio.:giagia:
Noi abbiamo scuole di pensiero diverse non solo perché veniamo da realtà diverse e soprattutto da tempi diversi ma perché abbiamo formazioni culturali e professionali diverse.
Io credo profondamente nella giustizia perfetta e sempre perfettibile.
Tu credi nella giustizia sommaria e lo dimostri quando affermi: "Insomma...diciamocelo....3-4 notti in gattabuia non hanno mai ucciso nessuno, e per alcuni addirittura sono utili per comprendere A COSA ANDREBBERO INCONTRO se continuano nelle loro attività poco lecite."
Tu ammetti Strauss Kahn Io NO!
Tu ammetti la perdita della reputazione. Io NO!
Io credo di vivere in un Paese civile che rispetti la dignità dell'Uomo. Tu NO!
Tu consegni al giudice la delega in bianco. Io NO!
Tu minimizzi la sofferenza ingiusta. Io NO!
Io coltivo l'idea che la GIUSTIZIA debba essere imparziale. Tu ammetti Ingroia sul palco di Piazza del Popolo!
Poi magari ci incontriamo sul terreno del Segreto Istruttorio. E qui debbo ammettere che rimango sorpreso. Perché io sono un antico militante del rito inquisitorio convertito "obtorto collo" al sistema misto.
Ma è proprio per questo che penso che se si sceglie di passare dal sistema inquisitorio a quello accusatorio ogni indugio debba essere rotto.
Ma il Segreto Istruttorio debba necessariamente essere reintrodotto per un rafforzamento della tutela delle indagini.
Ultima considerazione.
Quel ddl, pensato, elaborato da quel procuratore illustre, affonda la sua origine nel malessere diffuso che circonda i bravi pm che, oltre ogni ragionevole rappresentazione della fede politica che deve rimanere custodita nel segreto della propria mente illuminata, detestano essere confusi con i palamara e gli ingroia di turno. Ma anche con i woodcock.
Pensa solo per un attimo cosa sarebbe diventato il Paese in mano a questa feccia con un cpp come quello precedente dominato in tutto dal rito inquisitorio.
Bene, Mandrelli era saggio ed illuminato. Una mosca bianca.