Rispondendo a Majorana e a NazionalistaEuropeo, se vai contro i politici, gli usurai, il grande capitale, i privilegi, è comunque una lotta di classe, da un lato le classi sfruttate, che possono essere tante (operai, impiegati, artigiani, commercianti, professionisti eccettera), dall' altra quelle che abbiamo scritto.
Certo, ma esse sono sfruttate solo se ne hanno coscienza, altrimenti si tratterebbe semplicemente di polli da batteria. Non si può andare in un macello ed urlare a quelle povere belve di scendere da quei nastri trasportatori e di rivoltarsi contro i propri macellai, così come risulta inutile urlare ai lobotomizzati moderni con tre telefonini pagati con le finanziarie e l'unico interesse nella discoteca e il calcio di rivoltarsi contro i propri aguzzini.
Finirebbero per rivoltarsi contro di noi che vogliamo salvarli per abbracciare i propri carnefici, com'è successo con il movimento dei forconi cui è bastato che i media li bollassero per fascisti per canalizzare l'opinione pubblica contro i lavoratori sfruttati che avevano imbracciato i forconi contro gli usurai.
Finché il popolo non prenderà coscienza e cioè non deciderà di accendere il cervello ed iniziare a pensare, non potremo mai aiutarli poiché chi li domina li scaglierebbe contro di noi come cani al comando. Non possiamo parlare semplicemente di classi sfruttate, di lavoratori precari, poiché molti di questi sono vittime principalmente di se stesse. Noi dobbiamo salvare coloro che, come noi, hanno accettato la via più difficile, quella di fermarsi a riflettere rigettando il consumismo e la tecnologia fasulla a scadenza trimestrale (come l'ultimo telefonino da 700 euro cui i polli fanno file di ore impegnando i propri miseri averi pur di averlo) con cui lobotomizzarsi il cervello ed evitare di pensare. Dobbiamo finirla di gridare al vento, di gridare il nostro disperato amore a gente decerebrata che ci crede "nazisti" belve cui scagliarsi contro perché chi li domina dall'altro così gli dice di fare senza che essi abbiano un minimo di pensiero critico in merito.
In questi tempi bui solo i duri e puri (prendo questa espressione dal vecchio Benetazzo, quello ancora sano) potranno salvarsi. Al popolo resta poco tempo, poiché i parassiti che stanno banchettando sui loro corpi gli hanno succhiato quasi tutto il sangue e a loro ne restano solo poche gocce, ergo dovranno decidere se sollevarsi per prendere le redini della propria vita nelle proprie mani oppure spegnersi lentamente facendo succhiare le ultime gocce di fluido alle bestie usuraie.
A loro la scelta, noi saremo al fianco dei VIVI IN UN MONDO ALLA DERIVA.
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Gli umori corrodono il marmo
Condivido le analisi e le conclusioni di Majorana. La rivoluzione deve essere fatta prima di tutto dentro di noi. La costruzione dell'Uomo Nuovo deve essere il nostro ideale. Pensare che le masse lobottomizzate possano ribellarsi ai loro lobotomizzatori è pura fantasia. Lotta di classe? Lotta di cervelli, direi.
Se guardi troppo a lungo nell'abisso, poi l'abisso vorrà guardare dentro di te. (F. Nietzsche)
Personalmente la lotta di classe è uno strumento di dominazione comunista che per troppi decenni è servito a mascherare le strategie e la volontà di conquista mondiale del marxismo.
La lotta di classe è velleitaria, utopistica e stupida; tende a dividere il popolo in classi, a proletarizzare il corpo sociale e renderlo malleabile per chi, come i comunisti, vorrebbe imporre con la forza la sua ideologia.
Di tutta l'ideologia marxista è la peggiore forma di dominazione.
NETTAMENTE DA RIFIUTARE E GETTARE NELLA PATTUMIERA DELLA STORIA ASSIEME A MARX, LENIN E TUTTI GLI ALTRI FALLITI DEL COMUNISMO.
"Non discutere mai con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza" (firma valida per tutte le stagioni)
Assolutamente no.
La classe è alta borghesia: architetti,dirigenti industriali,media:dottori,avvocati,notai,piccolaommercianti e artigiani.
Mentre il proletariato sono gli operai.
Il genio(...) marxista quindi pretenderebbe che oggi anzichè il governo sfruttatore voluto dal capitalismo apolide(che è una superclasse almeno che non si voglia associare Monti a un dirigente di una piccola industria) il nemico degli operai siano i borghesi!!!
La lotta di classe poteva avere un senso nel 700 e nell 800 quando gli operai erano effettivamente sfruttati e dominati dall'alta borghesia,oggi
il capitalismo ha cambiato volto,il dirigente d'industria sia pure grossa è polvere in confronto a un capitalista che può muovere masse
di denaro e distribuire il potere.
Il marxismo non è del tutto errato..semplicemente è un ideologia superata,inutile,una perdita di tempo..
:giagia:
Ma scusate la curiosità: che bisogno abbiamo noi socialisti nazionali di riesumare un'ideologia morta e sepolta che non ha prodotto altro che disastri sociali ovunque?
C'è bisogno di giustizia sociale, ridistribuzione delle risorse e degli utili. Ma queste sono cose che fanno parte dell'ideologia fascista, già propagandate dal Fascismo e con la socializzazione attuate nella RSI.
Nella fase rivoluzionaria, o fino a che restiamo in questo sistema anzi, per forza saremmo in una lotta di classe, i cui attori, come ho scritto ripetutamente, cambiano, sono categoricamente più vasti, molto più vasti, e complessi. L' insieme dei massoni, dei capitalisti apolidi, dei banchieri, più i politici, i VIP, boiardi di stato, tutte queste persone qua, sono delle caste o delle classi. Non so come altro definirli oltre che come stronzi.
Non si tratta di riesumare ideologie, si tratta di guardare la realtà.
Ultima modifica di Avanguardia; 18-06-12 alle 14:52
La lotta di classe è internazionalista e basta. Sostarla in un ambito schifosamente nazionalista è impossibile, nonchè paradossale giacchè solo la fine dei nazionalismi può porre termine alla lotta di classe. Il classismo va d'amore e d'accordo con il nazionalismo, quindi la lotta di classe non può prescindere dalla lotta al nazionalismo stesso.
Ultima modifica di Josef Scveik; 18-06-12 alle 15:26