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    calici amari
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    Predefinito Petrolio: conviene... a chi?

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    Petrolio: crollano i consumi... ma i prezzi volano!



    Negli ultimi 5 anni i consumi di prodotti petroliferi sono crollati in Italia del 25%, (...)
    La crisi del comparto non riguarda solo l’Italia. Tra i ”malati gravi” c’e’ tutta l’Europa, ha spiegato De Vita...
    ”La prova – ha proseguito – e’ nei numeri: su 98 raffinerie attive nel 2009 in Europa, 6-7 hanno chiuso (Gb, Francia, Germania, Italia e Romania); 13 hanno cambiato assetto proprietario (Gb, Francia, Germania, Olanda, Svezia e Spagna); 4 sono state messe in vendita senza successo (Gb, Francia e Germania); 5 sono fallite di cui 2 hanno trovato un compratore (Petroplus). In totale si tratta di oltre il 30% della capacità di raffinazione europea persa in due anni e il fenomeno non sembra essere destinato ad arrestarsi. (...)
    d'altra parte:

    La raffineria della Reliance in India da sola basta a coprire oltre i due terzi dei consumi italiani». Dall'inizio della crisi nei paesi occidentali, rileva De Vita, «sono state chiuse raffinerie per circa 3 milioni di barili al giorno (di cui 2,6 concentrati in Europa), mentre nei paesi non-Ocse nello stesso periodo ne sono entrati in esercizio 4,2 milioni di barili al giorno, cui nel corso del 2012 dovrebbero aggiungersene altri 1,8 mln».

    (articoli completi:
    Petrolio, crollo consumi: -25% in 5 anni. L’UP: “Nel 2035 si andrà a benzina”

    Sorpresa, il petrolio è un bene "rinnovabile" - Corriere.it)


    L'Unione Petrolieri sembra ottimista: secondo loro nel 2035 il petrolio soddisferà ancora il 90% della domanda di mobilità degli 1,7 miliardi di veicoli attesi per quella data (il doppio rispetto ad oggi).

    Sarà vero, oppure è l'inizio della fine dell'età petrolifera?

    .
    Ultima modifica di Regina di Coppe; 21-08-12 alle 10:13
    Corpo sano in ambiente sano.

    Chi avvelena una persona per vendetta viene condannato per veneficio.
    Chi avvelena milioni di esseri umani per profitto viene onorato come capitano d'industria.

  2. #2
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    Predefinito Petrolio: conviene... a chi?

    Rif: il nuovo ordine mondiale..era, è, sarà..bene o male

    tutto estremamente relativo: il relativismo smodato..delle corporazioni a macinare tutto.

    " Cos’hanno in comune la BP e le banche? L’era dell'anarchia aziendale" Di Gonzalo Lira
    Di redazione (del 22/06/2010 )
    In occasione del disastro della marea nera della BP, il presidente Obama ha rilasciato ieri sera dalla Sala Ovale un discorso – un capolavoro di timida finta indignazione. Il discorso era tutto incentrato su “energia pulita” e “porre fine alla nostra dipendenza dai carboni fossili”. A fronte della marea nera della BP – probabilmente il più grave disastro ambientale di tutti i tempi – la risposta del presidente Obama è stata questa: gentile indignazione e vaghi piani per “adottare la linea dura”, “mettere da parte la sola compensazione” e “fare qualcosa”.

    Il presidente Obama non ha capito veramente di cosa si tratti. Sebbene è indubbio che sia un disastro ambientale, la marea nera della BP è molto, molto di più.

    La dispersione di petrolio della BP è parte dello stesso problema della crisi finanziaria: sono due esempi dell’era nella quale viviamo, l’era dell’anarchia aziendale.

    In poche parole, in questa era di anarchia aziendale, le società non devono osservare alcuna regola – nenche una. Legali, morali, etiche, persino quelle finanziarie sono irrilevanti. Sono state tutte annullate in nome della ricerca di profitti – letteralmente non conta nient’altro.

    Di conseguenza, al momento le aziende vivono in uno stato di quasi mera anarchia – ma un’anarchia direttamente proporzionale alla loro grandezza: più la società è grande, più è grande la sua assoluta libertà di fare ed agire come vuole. Ecco perchè così tante medie imprese sono tanto determinate nella crescita dei profitti: le più grandi, come la BP o la Goldman Sachs, vivono in un positivista hobbesiano Stato di Natura, libere di fare ciò che vogliono, senza conseguenze.

    Il valore aggiunto di tutto ciò, tuttavia, è che le aziende maggiori hanno convinto i governi e le persone del credo del “Troppo Grande Per Fallire” – hanno convinto il mondo che se esse smettono di esistere, il cielo ci cadrà in testa. Quindi se falliscono, devono essere salvate – senza discussioni, senza penalità e senza riforma.

    Prendiamo la BP: la British Petroleum ha causato la marea nera della Deepwater Horizon nel Golfo del Messico. Varie agenzie del Governo Federale erano state incaricate della supervisione delle loro operazioni – ma tutte quelle agenzie sono state rinviate alla BP, prima dell’incidente. Essendo una grande società – una delle maggiori compagnie petrolifere nel mondo – la BP operava praticamente senza alcuna vera supervisione del governo. Di fatto sta emergendo, a causa di questa supervisione negligente e subdola, che le regole e le procedure di sicurezza sono state ignorate. Si sono corsi rischi folli. Non sono stati tracciati piani di sicurezza alternativi.

    Da come stanno dichiarando alcuni promemoria, il disastro era inevitabile.

    Una volta accaduto l’incidente, la BP ha controllato le informazioni rilasciate riguardo il disastro. La BP ha deciso in maniera unilaterale di non procedere immediatamente con il sigillo del pozzo – anzi, ha rischiato un disastro maggiore per poter salvare il giacimento di petrolio, scavando un “pozzo supplementare”. Le sue ragioni erano semplici: realizzando immediatamente il sigillo, la BP avrebbe sacrificato il giacimento (e perso il suo impiego) allo scopo di salvare l’ambiente. Non lo ha fatto. Al contrario, ha cercato di allungare il processo, in modo da salvare il giacimento (ed i profitti) con il “pozzo supplementare”. Ma quando nascondere l’entità del danno è diventato impossibile – quando l’odore di petrolio si era diffuso nei cieli chiari della Louisiana a mille miglia dal luogo del disastro – la BP ha provato a realizzare il sigillo. Sappiamo tutti com’è andata a finire.

    Dove erano le autorità? Dov’era qualcuno in carica? Il fatto è che non c’era nessuno in carica. Non c’era nessuno che controllasse – o ad ogni modo, a quelli che dovevano farlo sono stati strappati i denti. E la BP lo sapeva – quindi hanno fatto come volevano, senza badare ai rischi o ai costi.

    La cosa peggiore, e la BP se ne rende conto, è che se alla fine non riescono a trovare un modo per gestire il disastro della marea nera, possono semplicemente mentire agli Stati Uniti. Il governo – in altre parole, la popolazione americana, liquiderà la faccenda ripulendo il casino della BP. La BP sa che nessuno la riterrà responsabile – sa che la farà franca.

    E neanche le banche verranno ritenute responsabili. Non è un caso che le banche europee ed americane sono quasi crollate, ma le banche qui in Cile hanno filato dritto: questo perchè qui le banche sono regolate all’estremo. Non possono letteralmente scureggiare senza che un ispettore bancario indipendente le controlli, e senza che dopo ottengano un bollo in triplice copia. Quando le banche cilene crollarono nel 1980, fu messa fine all’illusione che le banche sapessero quello che stavano facendo – il governo ha poi garantito per loro, ma da quel momento in poi le ha tenute sotto vetro.

    Ma in Europa ed in America, la storia era la Greenspan Put [politica monetaria ideata da Alan Greenspan, ndt]. Disinvolto, Al era così convinto che le banche si sarebbero “auto-regolate” che ha strappato i denti alla Fed, l’agenzia di regolamentazione delle banche, ed ha lasciato che il “libero mercato” facesse il suo corso.

    Con un tale via libera, cosa pensate abbiano fatto le banche? Erano anarchiche – hanno inventato tutti i tipi di abili “prodotti finanziari” che hanno aumentato il rischio in maniera esponenziale, piuttosto che mitigarlo. Abbiamo visto tutti la fine di quel film. Quando Lehman è andato in rovina ed il mercato del credito si è congelato, è stato tracciato un improvvisato “pachetto di emergenza”, poi i 700 miliardi di dollari di TARP [Trouble Asset Relief Program, Programma di Recupero delle Attività in Difficoltà, ndt], poi l’Allegerimento Quantitativo, tutti questi sforzi lubrificati con un sacco di chiacchiere circa “rinforzare l’ambiente delle regolamentazioni” e “proteggere i mercati finanziari”.

    Il risultato? Le banche hanno fatto quello che volevano – senza supervisione. E quando la loro incoscienza ha inevitabilmente portato alla catastrofe dell’autunno 2008, le banche sono state salvate – senza ripercussioni. Le maggiori sono addirittura riuscite a fare dei profitti con i bail-out finanziati dai contribuenti!

    Anche dopo il peggio della crisi – quando gli effetti dell’assenza di regolazione e di supervisione erano state chiaramente capite – non è successo niente. Il regime della regolazione-zero, supervisione-zero è continuato.

    Questo non è il caso delle persone, degli individui: la gente viene regolata, la gente viene controllata. Gli individui vengono monitorati e limitati in ciò che possono dire o fare – e nessuno si lamenta. Al contrario – ci sentiamo tutti sollevati, perchè ci sentiamo protetti dal comportamento irrazionale dell’individuo.

    Come individuo, vengo limitato in innumerevoli modi, dal più banale, come andare in giro, al più grave, come l’omicidio. Non posso neanche alzarmi e gridare “A fuoco!” in un teatro affollato – verrei arresato per incitazione del panico, l’interesse generale di evitare una potenziale fuga letale che calpesta il mio bisogno di esprimermi gridando “A fuoco!” quando non ci sono incendi.

    Curiosamente, gli individui – la gente normale – vengono controllati e regolati sempre più rigorosamente. Tuttavia allo stesso tempo, le aziende diventano sempre più libere di fare come vogliono. Nessuno nota quanto sia strano tutto questo – abbiamo persino perso il contesto per anche solo parlare di regolamentare e controllare le aziende, perchè troppi sciocchi sapientoni mettono la regolamentazione ed il controllo sullo stesso piano del socialismo.

    Intanto, le banche gestiscono in modo folle.

    Intanto, la BP gestisce in modo folle.

    Possiamo guardare ad altre industrie – la Big Pharma, per dirne una – ma non ce n’è veramente bisogno: la Big Pharma si adatta allo stesso modello della BP e delle banche. Espanditi al punto da poter fare ciò che vuoi e nessuno ti sfiderà, neanche il governo. Realizza pratiche che creeranno inevitabilmente una crisi – come la trivellazione a rischio, come i titoli tossici – e sta sicuro che verrai salvato.

    Salvato, e con il permesso di andare avanti, libero. Con il “permesso” di continuare, libero? Scusate, ho sbagliato: incoraggiato a continuare, libero.

    Questa era di anarchia aziendale sta raggiungendo un punto critico – lo possiamo tutti percepire. Tuttavia i governi negli Stati Uniti ed in Europa non fanno nessuno sforzo per risolvere il problema di fondo. Forse non vedono il problema. Forse sono grati ai padroni aziendali. In ogni caso, nel suo discorso, il presidente Obama ha fatto dei riferimenti ridicoli all’”energia pulita” mentre ignorava la causa della marea nera della BP, la causa della crisi finanziaria, la causa del vortice dei costi della sanità – l’anarchia aziendale che le sottende tutte.

    Quest’era di anrachia aziendale sta distruggendo il mondo – letteralmente, se vi è capitato di vedere le immagini del petrolio fluttuare per un miglio nel golfo del Messico.

    Penso che siamo ad un bivio: un sentiero conduce ad un cambiamento rivoluzionario, se non ad un’immediata rivoluzione. L’altro, appagamento e stasi, mentre le aziende frantumano il paese.

    Quello che intendo è che non ci sarà nessun cambiamento rivoluazionario. Le aziende hanno vinto. Hanno vinto quando hanno convinto i milgiori ed i più svegli – che io solevo essere – che l’unico sentiero verso il successo era quello della carriera aziendale. Non necessariamente tramite aziende a scopo di lucro – sembra che i liberalisti non capiscano mai abbastanza quanto perniciose e corporativiste siano davvero le organizzazioni no-profit; o forse lo sanno, ma sono abbastanza intelligenti da non criticarle, dato che quelle no-profit e ONG gli pagano i pasti.

    Obama è un aziendalista – è uno di loro. Perciò verrano dette altre stronzate riguardo “energia pura” e “indipendenza energetica”, mentre la causa di fondo – l’anarchia aziendale – viene lasciata indisturbata.

    Ancora una volta: grazie a Dio non vivo più in America. È troppo triste restare a guardare mentre una grande nazione se ne va giù per lo sciacquone.

    Gonzalo Lira, scrittore di romanzi e regista (ed economista) al momento vive in Cile e scrive su gonzalolira.blogspot.com
    " l' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."
    Dostoevskij.

  3. #3
    calici amari
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    Predefinito Re: Petrolio: conviene... a chi?

    .

    Circa le concessioni petrolifere: a chi governa, a livello locale o nazionale, l'arduo dilemma: dovrà decidere se per il guadagno di pochi vale la pena rinunciare ad ambiente, agricoltura, pesca, turismo e salute dei cittadini.


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    Ultima modifica di Regina di Coppe; 05-11-12 alle 10:49
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    Chi avvelena una persona per vendetta viene condannato per veneficio.
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  4. #4
    calici amari
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    Predefinito Petrolio

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    La compagnia petrolifera BP è stata multata di 4,5 miliardi di dollari per il disastro ambientale causato nel 2010 dall'esplosione della piattaforma Deepwater Horizon; una disputa che fino ad oggi, (secondo il Corriere della Sera 16 nov 2012, versione cartacea) sarebbe già costata 42 miliardi di dollari.
    La BP aveva in passato minimizzato i danni dell'incidente.

    Inoltre, the last but not the list, sono indagati due manager per omicidio colposo per la morte di 11 operai nell'incidente.

    La controversia economica con gli Stati del Golfo del Messico danneggiati dall'incidente rimane ancora aperta, così come le posizioni dei soccorritori che, nei mesi successivi agli eventi, accusarono malori forse legati all'inalazione di sostanze tossiche
    (link per dettagli) e alcune richieste di risarcimento danni dai proprietari di case, barche o allevamenti nelle aree colpite. Inoltre, il governo statunitense (guarda il presidente Barack Obama attaccare Bp) e gli avvocati di parte civile hanno citato in giudizio anche Transocean, proprietaria della piattaforma, e il gruppo Halliburton. Queste decisioni dovrebbero arrivare in gennaio. Intanto, la stessa Bp ha fatto causa a Transocean chiedendo danni per 40 miliardi di dollari.


    Deepwater Horizon: multa alla BP di 4,5 mld Indagati per omicidio due manager - Corriere.it


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    Ultima modifica di Regina di Coppe; 16-11-12 alle 17:08
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    calici amari
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    Predefinito Re: Petrolio

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    Precendenti: multata la Texaco per 9 miliardi di $:

    Ecuador: 9 miliardi di dollari di multa alla Chevron - Corriere della Sera

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    calici amari
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    Predefinito Re: Petrolio: conviene... a chi?

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    Equador chiede 19 miliardi di risarcimento danni alla Chevron; congelati i beni della compagnia petrolifera che si rifiuta di pagare:

    Ecuador, congelati beni alla Chevron: non paga multa da 19 miliardi $ - Il Sole 24 ORE


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    Ultima modifica di Regina di Coppe; 16-11-12 alle 17:20
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    Predefinito Re: Petrolio: conviene... a chi?

    .

    In America vige la "Clean Water Act", in base alla quale per ogni barile di petrolio grezzo finito in mare sono previste sanzioni tra i 1100 (millecento) e 4300 (quattromilatrecento) dollari.
    Quanto dovrebbero pagare le compagnie petrolifere, soltanto di multe?
    Senza contare poi i danni ambientali...

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    calici amari
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    Predefinito Re: Petrolio: conviene... a chi?

    .


    Caccia al petrolio: tocca allo Ionio.

    Shell, Eni, Appennine Energy, Northen Petroleum hanno inviato ai comuni della costa ionica le istanze per la ricerca di gas e idrocarburi.

    La prima a sondare il terreno nel gennaio 2013 sarà la Shell.
    Le associazioni ambientaliste e gli attivisti hanno organizzato questa mattina una manifestazione a Policoro (Matera) per protestare contro le nuove possibili trivellazioni. All’evento hanno partecipato anche i ministri delle regioni che affacciano sullo Ionio (composte di 50 comuni e 6 province) con il sostegno del FAI (Fondo Ambiente Italiano), Greenpeace, Legambiente, Wwf e Coldiretti.

    Legambiente, tramite i suoi delegati sostiene: “Un vero e proprio assalto al mare, alla sua biodiversità al suo impatto naturalistico, ma anche al turismo e all’agricoltura di queste terre, indispensabili fonti per l’economia delle Regioni del Mezzogiorno d’Italia. Un atto coloniale nell’atteggiamento e scellerato nel merito, che impone al Paese la via delle fonti fossili ritardando così una scelta decisiva per il futuro: quella delle rinnovabili. È indubbio che le attività della Shell mettono a repentaglio i due principali comparti economici di una vasta area del Sud: l’agricoltura e il turismo”.

    L’Italia è giunta ad un punto cruciale per la sua politica energetica: cedere alle pressioni delle lobbies petrolifere o scegliere di salvaguardare la natura e puntare alle rinnovabili?


    http://classmeteo.weather.com/web/po...trivellazioni/
    Ultima modifica di Regina di Coppe; 20-12-12 alle 12:07
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  9. #9
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    Predefinito Re: Petrolio: conviene... a chi?

    .

    Piattaforma petrolifera alla deriva, rischio disastro ambientale in Alaska:


    Alaska: incagliata - ilCambiamento.it



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    Ultima modifica di Regina di Coppe; 12-01-13 alle 12:55
    Corpo sano in ambiente sano.

    Chi avvelena una persona per vendetta viene condannato per veneficio.
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  10. #10
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    Predefinito Re: Petrolio: conviene... a chi?

    Citazione Originariamente Scritto da Regina di Coppe Visualizza Messaggio
    .

    Piattaforma petrolifera alla deriva, rischio disastro ambientale in Alaska:


    Alaska: incagliata - ilCambiamento.it



    .
    azzz...sarà contenta la sara pallin...la Giovanna Darco dei nostri tempi...
    azzz...peccato che certi epiloghi abbiano finali diversi...azz...il mondo è mio e ne faccio...
    azzz...chissà se BP CI PENSA..........FANCULO...L'Attila.

    azzz...vige ancora il detto: Unno po' per ciascuno non fa male a nessuno..azz..ora la shell..
    credo siano ancora sorelle...e son pure aumentate nel nome del solo profitto di voi tutti....
    Ultima modifica di attila621; 12-01-13 alle 13:15
    " l' uomo ha una tale passione per il sistema
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