i soldi in circolo debbono essere pari alla quantità di commercio erogato?

[ciddo]

i soldi in circolo debbono essere pari alla quantità di commercio erogato dai servizi e prodotto di anno in anno?

Forse non capisco bene la domanda.

Commerci (e produzione) avvengono anche senza soldi.
Quando si interpone la moneta, se essa aumenta meno dell'aumento dei beni offerti sul mercato, allora il prezzo dei beni espresso in "moneta", semplicemente, calera'.

In altre parole i soldi in circolo aumentano spontaneamente anche se non se ne immettono di nuovi, semplicemente perche' aumenta il loro potere d'acquisto.

[Feliks]

Forse non capisco bene la domanda.

Commerci (e produzione) avvengono anche senza soldi.
Quando si interpone la moneta, se essa aumenta meno dell'aumento dei beni offerti sul mercato, allora il prezzo dei beni espresso in "moneta", semplicemente, calera'.

In altre parole i soldi in circolo aumentano spontaneamente anche se non se ne immettono di nuovi, semplicemente perche' aumenta il loro potere d'acquisto.

ma infatti la domanda non ha senso perché è già così

[roundmidnight]

Forse non capisco bene la domanda.

Commerci (e produzione) avvengono anche senza soldi.
Quando si interpone la moneta, se essa aumenta meno dell'aumento dei beni offerti sul mercato, allora il prezzo dei beni espresso in "moneta", semplicemente, calera'.

In altre parole i soldi in circolo aumentano spontaneamente anche se non se ne immettono di nuovi, semplicemente perche' aumenta il loro potere d'acquisto.

Ma lui secondo me voleva dire altro. Voleva proporre il solito argomento che immettendo, al bisogno, più liquidità, svincolandola da tutto, si possa far star meglio la gente. Ma magari ho allargato io l'orizzonte...

[roundmidnight]

Forse non capisco bene la domanda.

Commerci (e produzione) avvengono anche senza soldi.
Quando si interpone la moneta, se essa aumenta meno dell'aumento dei beni offerti sul mercato, allora il prezzo dei beni espresso in "moneta", semplicemente, calera'.

In altre parole i soldi in circolo aumentano spontaneamente anche se non se ne immettono di nuovi, semplicemente perche' aumenta il loro potere d'acquisto.

Comunque, certo, commercio e produzione possono fare benissimo meno della moneta.

Ricapitolando, però:

- se aumenta meno, aumenta il potere di acquisto;

- se aumenta di più, diminuisce il potere di acquisto;

Questo con tutte le variabili (se rimane uguale e l'output aumenta, se diminuisce).

Nei fatti, però, una banca centrale, per esempio la BCE, già stabilisce e monitora un obiettivo annuo di inflazione e un incremento percentuale (sempre annuo) di base monetaria. Con tutte le elasticità e tutti gli strumenti di politica monetaria che intende utilizzare in caso ritenga necessario immettere o sottrarre liquidità.

[eq...]

Il valore del nuovo denaro messo in circolazione deve corrispondere più o meno al valore della nuova ricchezza prodotta dal paese, altrimenti si crea un’inflazione troppo elevata. Questo le banche centrali e i governi lo sanno benissimo (a parte qualche raro caso).

Ma la nuova ricchezza la sappiamo calcolare?

In caso affermativo, la stiamo calcolando bene?

Ora che sta diminuendo, non è giusto diminuire il grano in circolazione?

[ciddo]

...Ricapitolando, però:

- se aumenta meno, aumenta il potere di acquisto;

- se aumenta di più, diminuisce il potere di acquisto;

Questo con tutte le variabili (se rimane uguale e l'output aumenta, se diminuisce).

Nei fatti, però, una banca centrale, per esempio la BCE, già stabilisce e monitora un obiettivo annuo di inflazione e un incremento percentuale (sempre annuo) di base monetaria. Con tutte le elasticità e tutti gli strumenti di politica monetaria che intende utilizzare in caso ritenga necessario immettere o sottrarre liquidità.

Eh... si... tutto giusto, ma:
- gia' perseguire un tasso di inflazione positivo (per quanto basso) e' una sorta di furto ai danni di risparmiatori e percettori di reddito fisso. La crescita economica e' automaticamente deflattiva in un regime (come ad esempio quello aureo) in cui il denaro e' una merce scelta dal mercato che non puo' essere inflazionata a costo zero... per cui dire che la BC controlla che l'inflazione non superi (ad esempio) il 2% annuo significa gia' defraudare i cittadini di una percentuale comunque superiore.
- la bc non riesce a sapere quanto in la nel tempo avvengono gli effetti delle sue politiche espansive... col rischio di monitorare un qualcosa che non si sa quando avverra', e che e' influzenzato dalle preferenze intertemporali delle persone e, in ultima analisi dalla fiducia nel futuro. Oggi le Bc stanno espandendo la base monetaria e il credito, tuttavia non appare esserci inflazione elevata a mio parere solo perche' le persone oggi tendono a tesaurizzare perche' vedono il futuro nero e accantonano riserve ... ma quando quel denaro entrera' in circolo (e prima o poi lo fara'), allora sara' troppo tardi... sara di nuovo una bolla... e la pretesa della BC di restingere il credito non fara' che accelerare una nuova crisi.
- Le bolle da inflazione monetaria non si presentano mai come una crescita identica dei prezzi di un largo paniere di beni. I soldi si incanalano spesso in qualche settore particolarmente promettente, nel quale investire sembra essere piu' remunerativo ... per cui per un certo periodo solo alcuni prezzi aumentano... gli altri appaiono costanti, ed e' difficile capire cosa dove come quando c'e' una bolla inflattiva. Le recenti esperienze delle dot com... o la piu' famosa bolla immobiliare americana dimostrano che i banchieri centrali, con tutti gli sbandierati sofisticatissimi strumenti di analisi, alla fine hanno dimostrato di non capire e sapere veramente un cacchio di quello che succede: fino a tutto il 2007 Bernanke andava in giro a dire che non esisteva alcuna bolla immobilaire perche' non esisteva alcuna inflazione...

[eq...]

A me sembra che con il PIL calcoliamo quanto grano abbiamo immesso e in base a quello ne immettiamo altro, ma sarò io che mi sbaglio, eh. :giagia:

[Gian_Maria]

Ma la nuova ricchezza la sappiamo calcolare?

In caso affermativo, la stiamo calcolando bene?

Nei paesi dove il tasso di inflazione è abbastanza basso sembrerebbe di sì.

Ora che sta diminuendo, non è giusto diminuire il grano in circolazione?

La ricchezza non sta diminuendo, si sta producendo meno nuova ricchezza rispetto all’anno precedente (PIL su base annua).

[eq...]

Nei paesi dove il tasso di inflazione è abbastanza basso sembrerebbe di sì.

Ma l'inflazione la sappiamo calcolare?

In caso affermativo, la stiamo calcolando bene?

Alternate Inflation Charts

La ricchezza non sta diminuendo, si sta producendo meno nuova ricchezza rispetto all’anno precedente (PIL su base annua).

Credo che ci sia una tendenza a considerare ricchezza per lo più i beni di consumo, ma qui il problema è che stanno andando in dismissione quelli di produzione, quindi secondo me la ricchezza sta diminuendo (anche i beni di produzione sono ricchezza, anzi soprattutto quelli).

[roundmidnight]

Eh... si... tutto giusto, ma:
- gia' perseguire un tasso di inflazione positivo (per quanto basso) e' una sorta di furto ai danni di risparmiatori e percettori di reddito fisso. La crescita economica e' automaticamente deflattiva in un regime (come ad esempio quello aureo) in cui il denaro e' una merce scelta dal mercato che non puo' essere inflazionata a costo zero... per cui dire che la BC controlla che l'inflazione non superi (ad esempio) il 2% annuo significa gia' defraudare i cittadini di una percentuale comunque superiore.
- la bc non riesce a sapere quanto in la nel tempo avvengono gli effetti delle sue politiche espansive... col rischio di monitorare un qualcosa che non si sa quando avverra', e che e' influzenzato dalle preferenze intertemporali delle persone e, in ultima analisi dalla fiducia nel futuro. Oggi le Bc stanno espandendo la base monetaria e il credito, tuttavia non appare esserci inflazione elevata a mio parere solo perche' le persone oggi tendono a tesaurizzare perche' vedono il futuro nero e accantonano riserve ... ma quando quel denaro entrera' in circolo (e prima o poi lo fara'), allora sara' troppo tardi... sara di nuovo una bolla... e la pretesa della BC di restingere il credito non fara' che accelerare una nuova crisi.
- Le bolle da inflazione monetaria non si presentano mai come una crescita identica dei prezzi di un largo paniere di beni. I soldi si incanalano spesso in qualche settore particolarmente promettente, nel quale investire sembra essere piu' remunerativo ... per cui per un certo periodo solo alcuni prezzi aumentano... gli altri appaiono costanti, ed e' difficile capire cosa dove come quando c'e' una bolla inflattiva. Le recenti esperienze delle dot com... o la piu' famosa bolla immobiliare americana dimostrano che i banchieri centrali, con tutti gli sbandierati sofisticatissimi strumenti di analisi, alla fine hanno dimostrato di non capire e sapere veramente un cacchio di quello che succede: fino a tutto il 2007 Bernanke andava in giro a dire che non esisteva alcuna bolla immobilaire perche' non esisteva alcuna inflazione...

E' chiaramente così come dici. Ma questo si ricollega al discorso delle banche centrali. E' una scelta di "vita". Si rinuncia alla difesa totale della capacità di acquisto della moneta per non rinunciare ad alcuna eventualità di sviluppo tecnologico, scientifico, di possibilità imprenditoriale. E per non far rivivere lunghi periodi di deflazione, che la società non è più disposta ad accettare.

Ovviamente, il "furto" inflattivo è più o meno alto a seconda dell'arbitrarietà della banca centrale, dal suo grado di indipendenza, dalla capacità di utilizzare gli strumenti a disposizione.

In ogni caso, ora ci sono anche nuove problematiche, determinate dal veloce spostamento di grossi capitali in varie parti del mondo. Che richiederebbe un coordinamento un po' più ampio, vista l'interdipendenza dei vari paesi. Cioè. una bolla immobiliare in Spagna o negli Stati Uniti si ripercuote in tutti gli altri paesi. E lì bastava vedere il pauroso aumento dei prestiti relativi all'immobiliare domestico e al real estate "professionale". Però, non è neanche facile stoppare dall'alto, e senza patire conseguenze, business che si stanno espandendo, magari a torto ma magari anche a ragione.