E' un giudizio un po' impietoso e forse condizionato dal recente successo della serie televisiva.
In realtà le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco sono state pubblicate per la prima volta nel 1996 ed erano una lettura di nicchia. Non tutti, infatti, apprezzavano il fatto che Martin avesse reso crudo e "iper-realistico" un genere che in realtà avrebbe dovuto essere per sua stessa definizione quantomeno "epico".
Si può criticare il fatto che Martin sia stato principalmente un autore e sceneggiatore televisivo negli anni '80: Ai confini della realtà, The Beauty and the Beast etc. - e che in seguito questo lo abbia influenzato nella sua produzione letteraria, rendendone più asciutto, e a volte scarno, lo stile.
Continuo a non ritenere, per la tipologia di ambientazione, inadeguate o gratuite certe scene di sesso e violenza, che servono a tratteggiare i personaggi nei loro pregi, ma soprattutto, nei propri difetti.
Mi spiace che non abbia incontrato il tuo gusto, ma per quanto mi riguarda, Martin è stato un elemento di rottura nella scrittura del genere fantasy. Elemento che non dovrebbe, però, duplicarsi con altri autori, ma essere lasciato a se stesso e alla sua originalità.
"Bad karma"
Nel prendere il metodo Stephen King e applicarlo nel Fantasy non ci vedo sta grandissima rottura, ma vabbè.
Religione, Patria, Famiglia e Autogestione dei Mezzi di Produzione.