Siete favorevoli al monocameralismo? (proposta : lasciamo una sola camera )

[Giustiniano]

Propongo questo sondaggio: Chi è favorevole ad abolire un ramo del parlamento lasciando solo una camera di 450 rappresentanti? Vantaggi:

- notevole riduzione dei costi;
- snellimento delle procedure legislative;
- maggiore trasparenza

attendo le Vostre opinioni
Giustiniano

NON MIHI SED PATRIAE

[zlais]

Son contrario, sono a favore di un bicameralismo non paritario, sia esso di tipo federale (con camera alta delle regioni-autonomie), corporativo (con camera alta dei mestieri e delle parti sociali), regio (con camera alta nobiliare), o tradizionale (con camera alta di riflessione o con competenze diverse da quella bassa).

Ovviamente l'assetto attuale italiano è il peggiore possa esserci. oltre a essere un tantino antidemocratico (di fatto quelli tra 18 e 25 anni non hanno una vera rappresentanza formalmente, dato che non possono eleggere senatori, eppure questi ultimi sono indispensabili per il voto finale di una legge).

[Giustiniano]

Son contrario, sono a favore di un bicameralismo non paritario, sia esso di tipo federale (con camera alta delle regioni-autonomie), corporativo (con camera alta dei mestieri e delle parti sociali), regio (con camera alta nobiliare), o tradizionale (con camera alta di riflessione o con competenze diverse da quella bassa).

Ovviamente l'assetto attuale italiano è il peggiore possa esserci. oltre a essere un tantino antidemocratico (di fatto quelli tra 18 e 25 anni non hanno una vera rappresentanza formalmente, dato che non possono eleggere senatori, eppure questi ultimi sono indispensabili per il voto finale di una legge).

Ok ....ma potrei sapere le motivazioni per cui secondo te il bicameralismo è meglio del monocameralismo?

[zlais]

Perchè a mio parere per le leggi serve riflessione.
Il bicameralismo in passato serviva per affiancare una camera prima borghese e poi popolare a quella nobiliare e poi più conservatrice. Serviva insomma per garantire ponderazione della produzione legislativa, nella garanzia reciproca delle fazioni.

Da allora ad oggi, i Paesi son diventati ancora più complessi, nei rapporti politici, come sociali ed economici, laddove non addirittura geografici, quindi occorre assolutamente ponderazione.

Ora l'obbiezione è che così la produzione legislativa si rallenta e non si possono fare le leggi che servono, a questo problema si risponde in due modi:

1- La produzione legislativa nei paesi normali non è particolarmente elevata, l'Italia non essendo un paese normale fa eccezione. Le leggi dovrebbero essere di carattere astratto e generale, senza andare nei particolari e regolare affari minuti (per questo ci sono i regolamenti, in molti paesi in costituzione infatti esiste una riserva d'amministrazione, come in Francia ad esempio).
L'enorme produzione legislativa crea inevitabilmente incertezza del diritto, leggi diverse per i cittadini (e in Italia è chiarissimo, non c'è niente di uguale per tutti, dal catasto, al sistema di pensionamento, al diritto del lavoro, e via dicendo per ogni cosa, per non parlare dell'enorme numero di leggi che dispongono sulla spesa pubblica creando migliaia di centri di spesa incontrollabili, per non parlare di tutta la legislazione di contorno a ogni argomento, anche regolato da codici... naturalmente c'è chi da questa confusione ne trae vantaggio eh, solitamente chi ha i soldi per pagarsi un esperto di diritto settoriale...). Servirebbero meno leggi, ma più chiare e precise, vecchissimo principio post-rivoluzione francese e prima ancora rousseauiano.

2- Sulla velocità di approvazione delle leggi, è chiaro che il rapporto tra le due Camere non deve essere paritario, esistono svariati sistemi per porre fine a controversie tra le camere, dando l'ultima parola a quella bassa per esempio, o stabilendo una divisione delle materie, per cui l'altra camera può richiamare la un disegno di legge non più di una volta, dopodichè la terza lettura della camera preposta è vincolante. E mille altri. E' vero che alcuni paesi hanno un sistema monocamerale, ma son davvero piccoli, infatti nessuno qua propone di passare a un sistema bicamerale per le regioni...

[TEBELARUS]

Sono un feroce sostenitore del monocameralismo.

Per uno Stato minuscolo come l'italia 300-400 parlamentari sono pienamente sufficienti.

Questa camera unica io la chiamerei "Senato".

[TEBELARUS]

Nel bicameralismo l'organo legislativo è diviso in due parti, in genere chiamate “camera dei deputati” e “senato”. In una camera vengono presentati testi di legge per essere discussi e approvati; quando questa camera approva un testo di legge questo viene mandato alla seconda camera per una nuova discussione e una nuova approvazione. Se nella seconda camera si apportano modifiche allora il testo di legge deve tornare alla prima camera per essere nuovamente discusso e approvato in toto. Il testo di legge continua a passare da una camera all'altra fino a quando viene approvato in modo identico dalle due camere; in questo caso la legge entra in vigore dopo un certo periodo di tempo. Questo meccanismo impiega mesi e può durare anni se le due camere non riescono a trovarsi d'accordo nell'approvare l'identico testo di legge. Nel bicameralismo perfetto le due camere hanno gli stessi poteri e quindi tutti i testi di legge seguono la procedura della doppia approvazione; nel bicameralismo imperfetto il potere legislativo spetta principalmente ad una camera: in questo caso in alcune materie alcuni testi di legge possono essere approvati da una sola camera oppure la seconda camera può scegliere solo se approvare o rifiutare una proposta di legge ma senza poter applicare modifiche.
Il bicameralismo può avere un senso in sistemi nei quali le due camere sono qualitativamente diverse ad esempio: nei sistemi nei quali una camera viene eletta dal popolo e l'altra rappresenta la nobiltà oppure il clero, ovvero membri non eletti dal popolo; nei sistemi in cui le modalità di elezione delle due camere sono molto differenti, ad esempio nei quali una camera è composta dai rappresentanti degli enti locali. Se le camere sono entrambe elette dal popolo con uguali o simili modalità l'esistenza della seconda camera diviene assurda e dannosa. Tuttavia appare ingiustificata anche l'ipotesi di una seconda camera che rappresenta gli enti locali: per assicurare una adeguata rappresentanza delle zone locali è sufficiente una legge elettorale su base territoriale; per il coordinamento di Stato ed enti locali è sufficiente organizzare apposite commissioni di lavoro, conferenze e altri simili strumenti; queste sono soluzioni adottate in tutti gli Stati che non hanno una camera per rappresentare gli enti locali. In ogni caso con il monocameralismo finisce l'enorme spreco di tempo causato dal rimandare i testi di legge da una camera all'altra, il trascorrere di numerosi mesi o anni per approvare una semplice legge ordinaria; si dota il parlamento di quella prontezza ed efficacia di cui tanto necessita. I principi del monocameralismo sono ancora più indispensabili nel caso degli organi legislativi-rappresentativi locali come ad esempio i consigli provinciali, per non avere una moltiplicazione enorme dell'apparato politico e non rallentare la soluzione dei problemi locali.
All'anno 2010 il monocameralismo è adottato da molti Stati nel mondo tra i quali Portogallo, Danimarca, Finlandia, Norvegia, Svezia, Grecia, Bulgaria, Croazia, Israele, Turchia, Iraq, Iran, Cina, Nuova Zelanda, Cuba.

[Perseo]

Preferirei due camere con funzioni separate.
Ovvero un Senato e una Camera del Lavoro.

[mirkevicius]

Sono assolutamente contrario al monocameralismo. Io aggiungerei anche L'Assemblea del Popolo con funzioni non legislative ma propositive.

[Giustiniano]

Nel bicameralismo l'organo legislativo è diviso in due parti, in genere chiamate “camera dei deputati” e “senato”. In una camera vengono presentati testi di legge per essere discussi e approvati; quando questa camera approva un testo di legge questo viene mandato alla seconda camera per una nuova discussione e una nuova approvazione. Se nella seconda camera si apportano modifiche allora il testo di legge deve tornare alla prima camera per essere nuovamente discusso e approvato in toto. Il testo di legge continua a passare da una camera all'altra fino a quando viene approvato in modo identico dalle due camere; in questo caso la legge entra in vigore dopo un certo periodo di tempo. Questo meccanismo impiega mesi e può durare anni se le due camere non riescono a trovarsi d'accordo nell'approvare l'identico testo di legge. Nel bicameralismo perfetto le due camere hanno gli stessi poteri e quindi tutti i testi di legge seguono la procedura della doppia approvazione; nel bicameralismo imperfetto il potere legislativo spetta principalmente ad una camera: in questo caso in alcune materie alcuni testi di legge possono essere approvati da una sola camera oppure la seconda camera può scegliere solo se approvare o rifiutare una proposta di legge ma senza poter applicare modifiche.
Il bicameralismo può avere un senso in sistemi nei quali le due camere sono qualitativamente diverse ad esempio: nei sistemi nei quali una camera viene eletta dal popolo e l'altra rappresenta la nobiltà oppure il clero, ovvero membri non eletti dal popolo; nei sistemi in cui le modalità di elezione delle due camere sono molto differenti, ad esempio nei quali una camera è composta dai rappresentanti degli enti locali. Se le camere sono entrambe elette dal popolo con uguali o simili modalità l'esistenza della seconda camera diviene assurda e dannosa. Tuttavia appare ingiustificata anche l'ipotesi di una seconda camera che rappresenta gli enti locali: per assicurare una adeguata rappresentanza delle zone locali è sufficiente una legge elettorale su base territoriale; per il coordinamento di Stato ed enti locali è sufficiente organizzare apposite commissioni di lavoro, conferenze e altri simili strumenti; queste sono soluzioni adottate in tutti gli Stati che non hanno una camera per rappresentare gli enti locali. In ogni caso con il monocameralismo finisce l'enorme spreco di tempo causato dal rimandare i testi di legge da una camera all'altra, il trascorrere di numerosi mesi o anni per approvare una semplice legge ordinaria; si dota il parlamento di quella prontezza ed efficacia di cui tanto necessita. I principi del monocameralismo sono ancora più indispensabili nel caso degli organi legislativi-rappresentativi locali come ad esempio i consigli provinciali, per non avere una moltiplicazione enorme dell'apparato politico e non rallentare la soluzione dei problemi locali.
All'anno 2010 il monocameralismo è adottato da molti Stati nel mondo tra i quali Portogallo, Danimarca, Finlandia, Norvegia, Svezia, Grecia, Bulgaria, Croazia, Israele, Turchia, Iraq, Iran, Cina, Nuova Zelanda, Cuba.

CONDIVIDO E SOTTOSCRIVO IN PIENO!!!! Consideriamo anche i costi che si risparmiano per lo Stato (meno palazzi, meno segreterie, meno uffici , meno presidenze, meno auto blu, meno privilegi.....)

[Giustiniano]

Ma se il popolo è uno solo...perchè due assemblee???? Qual'è la logica ????? Perchè due e non tre?