Borbone, ritorno nella «loro» Reggia
ma alla suocera non piace Terrae Motus
Il principe Carlo a Caserta per il compleanno della sua primogenita. La signora Crociani sulla mostra: oscena
Borbone, ritorno nella «loro» Reggia ma alla suocera non piace Terrae Motus - Corriere del Mezzogiorno
I Borbone a Caserta
CASERTA — La visita a Palazzo reale è il regalo di compleanno che Carlo e Camilla di Borbone hanno fatto alla loro primogenita, Maria Carolina, che oggi compie 9 anni. «Ci chiedeva da tempo di vedere la Reggia, dove fu battezzata, e che lei ha conosciuto attraverso le foto e i filmati della cerimonia» racconta Camilla. «E ci sembrava giunto il momento di portarla qui: ha l'età giusta per apprezzare la bellezza e comprendere le cose che ha appreso finora dai libri o dai racconti appassionati del papà».
Sono arrivati, ieri, poco prima delle 13, come da programma Carlo e Camilla (elegantissima in tailleur verde acqua), con le figlie Maria Carolina e la secondogenita Maria Chiara («che si chiama così per la devozione che i Borbone portano a Santa Chiara» ha spiegato Camilla), la nonna materna, donna Edoarda Crociani, manager di uno dei più importanti gruppi industriali italiani, e la tata, accompagnati dal loro amico e uomo di fiducia Gerolamo de Lucia. A salutarli all'arrivo il sindaco Pio Del Gaudio, che non si è fatto sfuggire l'occasione per chiedere anche ai principi di Borbone, un aiuto «per rilanciare Caserta in un contesto internazionale». «Abbiamo bisogno che le bellezze storiche del nostro territorio siano conosciute e promozionate» ha detto. E i principi si sono dichiarati disponibili a collaborare ma intorno ad un'idea, un progetto che abbia continuità nel tempo. «Eventi che possano avere una risonanza internazionale, gemellaggi con altre regge. Di qualcosa del genere abbiamo parlato con nostra cugina Carolina di Monaco» ha detto Camilla. «Qui ci sono tante cose importanti, di cui andiamo fieri» ha aggiunto Carlo. «L'arte, la cultura, di cui è pregno questo luogo. Ma anche le tradizioni. Come quella serica di San Leucio». «La nostra casa di Parigi è tappezzata con le sete che si producono qui. E tutti i nostri ospiti ce le invidiano» ha confidato la principessa. «Perché non puntare anche su queste eccellenze?» ha chiesto.
La visita era cominciata con un omaggio a sorpresa, l'inno al re, eseguito da un gruppo di musici. Meno piacevole, almeno per donna Edoarda, l'impatto successivo. «Che ci fanno qui queste opere? Cosa c'entrano con il Palazzo?» ha chiesto la signora Crociani appena entrata nella Sala delle guardie dove sono esposte alcune opere della collezione Terrae Motus. «Questa contaminazione disturba l'atmosfera. È osceno». Ma poi, la mostra dedicata al vedutista Antonio Joli, ha conquistato i regali visitatori. Perfettamente a suo agio, la biondissima Maria Carolina si è aggirata nell'ala settecentesca dell'appartamento reale (quella preferita da papà) con la grazia e la compostezza richieste al suo rango e l'allegria e lo stupore propri della sua età. Con la sorella si è fermata davanti ai ritratti degli avi, chiedendo informazioni all'architetto della Soprintendenza, Vega de Martini che li accompagnava, e si è fatta fotografare sorridente sotto gli occhi attenti e amorevoli di papà, mamma e della nonna, prima di partire alla volta di Capri.
Lidia Luberto
23 giugno 2012