Scrive Putnam che la percezione del mondo è immediata per definizione. Ora, la percezione può essere vera o falsa, ma resta immediata. Invece la comunicazione è mediazione, ciò che dico a voi è un processo di ricezione mediata da tanti fattori, e come tale non arriva mai integro, nella sua entità originale. Io ritengo che lo iato tra percezione e comunicazione sia sintomatico della più grande cesura tra soggettivo ed oggettivo. Voi, o lettori di questa brevissima riflessione, cosa ne pensate?