Il bus degli orrori dove comandano i rom

[100% Antikomunista]

Problemi che non riguardano certo i vari NapolEtano, Riccardi e Gad Lerner, che vivono nelle loro regge quirinalizie, vanno a lavorare con l'auto blu o con la loro nuova Mercedes da 100mila euro, e ci propinano tante belle lezioni sulle opportunità della società multiculturale.

E nemmeno i magistrati da 15mila euro al mese, pagati per condannare per RAZZZZZISMO chi si lamenta di questo scempio!

In tempi di dibattito sull'innalzamento dei costi di biglietti non si capisce perché gli utenti di questa linea, che attraversa buona parte del Municipio XV, dovrebbero continuare a pagare per un servizio alla mercè di nomadi e portoghesi. Sì, perché sul 128 funziona così. Le decine e decine di rom frequentatori abituali, che usufruiscono del mezzo senza pagare alcun titolo di viaggio, continuano a far registrare ripetuti atti contro il patrimonio Atac. Residenti utenti del bus parlano di scene raccapriccianti, aggressioni nei confronti di donne e adolescenti con ripetuti tentativi di rapina, situazioni indecorose sul fronte igienico-sanitario, accattonaggio minorile, episodi di teppismo e sfregio alle vetture, in particolare nel tratto che percorre il campo nomadi di Via Candoni, il mega problema del quartiere in tema sicurezza.

«La sporcizia delle vetture è attribuibile ai "residenti" delle aree limitrofe, tra cui gli abitanti regolari del campo nomadi Candoni e quelli irregolari delle varie fratte e canneti dell'Area Naturale Protetta della Tenuta dei Massimi, che in molti casi utilizzano i mezzi come se fossero dei carretti per il trasporto del ferro recuperato in giro», spiega Massimo Santoro, un residente. Problemi sul servizio: «Chi lavora a collina Alitalia prende il bus per raggiungere la stazione FS di Muratella che dista mediamente 1,5 km» continua Santoro. «Bisogna aspettare il 128 un quarto d'ora, arrivare al capolinea di via Crocco e attendere altri 15 minuti che la vettura riparta. Nel frattempo, sono stati persi 2-3 treni in partenza». «Quasi tutti i giorni utilizzo il 128», dice Mauro Alberico, un altro abitante.

«Frequentemente noto i tanti rom che utilizzano il bus mangiare indisturbati a bordo e poi lasciare un porcile in terra, bicchieri sui sedili e quant'altro. Una volta ho visto una scena allucinante: due nomadi che masturbavano in pubblico un bambino che era insieme a loro, fra scherzi e risate.

Da oltre due anni i controlli non esistono sulla linea». Emanuela Mino, Vicepresidente del Comitato di quartiere, sottolinea la «mancanza totale di pensiline». E Lucilla Bartocci aggiunge: «Migliorare la rete di mezzi pubblici è importante per farci uscire dalla sensazione di periferia». Sulla questione è intervenuto il consigliere Pdl in XV Municipio, Augusto Santori: «La linea 128, al di là dello sforzo profuso dagli autisti, non può definirsi un servizio dignitoso per i suoi utenti. Ho avuto testimonianza diretta dello stato vergognoso in cui si trovano a viaggiare i cittadini della zona ogni giorno. Per questo, ho scritto all'Assessore Aurigemma e all'Ad Atac».

Il Tempo - Roma - Il bus degli orrori dove comandano i rom

MA PROBLEMI CHE RIGUARDANO DA VICINO VOI IMBECILLI CHE LI VOTATE!

Questo autobus lo prenderete voi, le vostre figlie, i vostri genitori anziani.

Questo autobus passerà presto anche nel vostro quartiere, ora che non c'è più la Lega al governo.


SVEGLIATEVI, CAPRONI!

[Mauri61]

Poverini...

Loro danno solo sfoggio della propria cultura, e tu vorresti impedirgli di potersi esprimere liberamente???

Questo è fascismo, e come tale va represso con la massima fermezza.

Perchè oggi, stando ai commenti allarmati dei gendarmi della Memoria, il pericolo reale non è rappresentato certo da chi commette azioni come quelle descritte nell'articolo linkato, bensì da chi le denuncia.