io non detesto angela

[logicamente]

da mesi il tormentone dei media è un coro di disapprovazione verso la cancelliera, rea di non tenere a cuore le sorti dell'europa e degli stati europei;
dimenticano, però, i media, che la merkel è il capo di governo di uno stato che, per quel che lo riguarda, grazie alla propria condotta certamente più "virtuosa" di altri stati, è ancora uno STATO SOVRANO, a differenza di quegli stati che sono stati "costretti" al "commissariamento" da parte di coloro che li stanno stritolando nel loro giogo speculativo per spremerli fino all'ultima goccia in vista del colpo di grazia.
angelona, pertanto, altro non fa che svolgere al meglio il compito per cui è stata eletta dal popolo sovrano: TUTELARE GLI INTERESSI DI CHI RAPPRESENTA: I TEDESCHI!
appare patetico, oltre che fuori luogo, invocare benevolenza in colei che, comportandosi diversamente da come si comporta, tradirebbe i propri rappresentati;
la colpa di quello che stiamo vivendo viene da lontano, esattamente dallo sciagurato maastricht e via di lì, e se la dividono con percentuali diverse di responsabilità coloro che da allora in poi nulla hanno fatto per porre rimedio ad una situazione che sin dalla nascita appariva viziata ed insostenibile!
se io facessi una società con gli agnelli, dopo un po' verrei inevitabilmente stritolata dalla impossibilità di "tenere il passo" con le richieste e le prospettive di chi è mille volte più grande di me; elementare, direbbe sir sherlock, ma non per chi ci ha costretto in una "società" insostenibile.
ed ora si questua al maggior azionista della società la speranza di poter tenere le proprie quote grazie alla magnanimità di un popolo (quello tedesco) che, come ovvio, non può pagare i debiti altrui in virtù di una inesistente "solidarietà" europea;
orbene, se i nostri commissari hanno in mano un atout da giocare per convincere la merkel a venire incontro alle esigenze debitorie degli altri paesi lo facessero, ma se tali atout sono solo nell'immaginario di chi minaccia sfracelli anche per il popolo germanico, allora nulla, nisba, tutti zitti e muti e fuori gli sghei, altrimenti fuori dall'euro e dall'europa, se angelona lo riterrà conveniente per il suo popolo...
avercela una merkel anche noi!!!

Hai ragione quella tedesca è la politica del rigore e della richiesta di serietà da parte di tutti.. che tiene in piedi l'Europa

[Grifo]

da mesi il tormentone dei media è un coro di disapprovazione verso la cancelliera, rea di non tenere a cuore le sorti dell'europa e degli stati europei;
dimenticano, però, i media, che la merkel è il capo di governo di uno stato che, per quel che lo riguarda, grazie alla propria condotta certamente più "virtuosa" di altri stati, è ancora uno STATO SOVRANO, a differenza di quegli stati che sono stati "costretti" al "commissariamento" da parte di coloro che li stanno stritolando nel loro giogo speculativo per spremerli fino all'ultima goccia in vista del colpo di grazia.
angelona, pertanto, altro non fa che svolgere al meglio il compito per cui è stata eletta dal popolo sovrano: TUTELARE GLI INTERESSI DI CHI RAPPRESENTA: I TEDESCHI!

Suvvia, un po di storia recente... i tedeschi non volevano l'Euro, volevano la riunificazione. L'euro gli è stato imposto dai francesi per consentire alla riunificazione tedesca, e gli altri (noi compresi) sono stati felicissimi di "agganciarsi" al carro franco-tedesco seppur con un posto di quarta fila.
Calcoli sbagliati di chi con la caduta del Muro di Berlino credeva di avere il dominio della situazione europea e internazionale (la fine della Storia) mentre proprio in quel momento nascevano nuovi soggetti e cambiavano gli equilibri mondiali.

Non è questione di fare il piagnisteo alla Merkel, è questione di sentire profondo del popolo tedesco che magari ci ama per certi versi ma non ci rispetta, ha rinnovato un certo culto del pangermanesimo ed è naturalmente portato a considerarsi il centro di gravità dell'Europa centrale compresi i popoli slavi, che una volta scaricati gli scomodi partner europei diventeranno il baricentro economico tedesco, senza le bizze francesi, le astuzie italiane o i distinguo inglesi.

E vedete che nonostante la drammaticità della situazione la Merkel è saldamente al governo, la sua maggioranza è compatta, la Corte Costituzionale gli da ragione e l'opinione pubblica tedesca la considera anche troppo morbida.

Oggi Monti ha usato parole "drammatiche" e solo chi non vuole capire non capisce che o si risolve entro domenica o si va alla smobilitazione.
Finchè i sacrifici riguardavano i pensionati, i dipendenti o le piccole imprese erano tutti europeisti, ma adesso la perdita di sovranità riguarderebbe le banche, le nomenklature, le rendite, le posizioni acquisite, insomma tutti gli equilibri di potere attuali: i tedeschi hanno messo un paletto indigeribile.

Staremo a vedere, mancano quattro giorni.

[Patto]

mi piacciono tanto i tuoi pettorali, posso toccarli?

Intendi questi?

[Patto]

Suvvia, un po di storia recente... i tedeschi non volevano l'Euro, volevano la riunificazione. L'euro gli è stato imposto dai francesi per consentire alla riunificazione tedesca, e gli altri (noi compresi) sono stati felicissimi di "agganciarsi" al carro franco-tedesco seppur con un posto di quarta fila.
Calcoli sbagliati di chi con la caduta del Muro di Berlino credeva di avere il dominio della situazione europea e internazionale (la fine della Storia) mentre proprio in quel momento nascevano nuovi soggetti e cambiavano gli equilibri mondiali.

Non è questione di fare il piagnisteo alla Merkel, è questione di sentire profondo del popolo tedesco che magari ci ama per certi versi ma non ci rispetta, ha rinnovato un certo culto del pangermanesimo ed è naturalmente portato a considerarsi il centro di gravità dell'Europa centrale compresi i popoli slavi, che una volta scaricati gli scomodi partner europei diventeranno il baricentro economico tedesco, senza le bizze francesi, le astuzie italiane o i distinguo inglesi.

E vedete che nonostante la drammaticità della situazione la Merkel è saldamente al governo, la sua maggioranza è compatta, la Corte Costituzionale gli da ragione e l'opinione pubblica tedesca la considera anche troppo morbida.

Oggi Monti ha usato parole "drammatiche" e solo chi non vuole capire non capisce che o si risolve entro domenica o si va alla smobilitazione.
Finchè i sacrifici riguardavano i pensionati, i dipendenti o le piccole imprese erano tutti europeisti, ma adesso la perdita di sovranità riguarderebbe le banche, le nomenklature, le rendite, le posizioni acquisite, insomma tutti gli equilibri di potere attuali: i tedeschi hanno messo un paletto indigeribile.

Staremo a vedere, mancano quattro giorni.

Nono, la corte costituzionale tedesca è molto critica e proprio qualche giorno fa ha accusato il governo Merkel di provocare una crisi costituzionale: le concessioni della Merkel secondo la corte sono al limite della costituzionalità perché limitano la sovranità tedesca e vanno contro uno dei principi chiave della costituzione tedesca che dice all'incirca "il governo ha il dovere di scongiurare danni per il popolo tedesco". Accollarsi il debito di mezza Europa infrangerebbe questo principio fondamentale.

[Watson]

da mesi il tormentone dei media è un coro di disapprovazione verso la cancelliera, rea di non tenere a cuore le sorti dell'europa e degli stati europei;
dimenticano, però, i media, che la merkel è il capo di governo di uno stato che, per quel che lo riguarda, grazie alla propria condotta certamente più "virtuosa" di altri stati, è ancora uno STATO SOVRANO, a differenza di quegli stati che sono stati "costretti" al "commissariamento" da parte di coloro che li stanno stritolando nel loro giogo speculativo per spremerli fino all'ultima goccia in vista del colpo di grazia.
angelona, pertanto, altro non fa che svolgere al meglio il compito per cui è stata eletta dal popolo sovrano: TUTELARE GLI INTERESSI DI CHI RAPPRESENTA: I TEDESCHI!
appare patetico, oltre che fuori luogo, invocare benevolenza in colei che, comportandosi diversamente da come si comporta, tradirebbe i propri rappresentati;
la colpa di quello che stiamo vivendo viene da lontano, esattamente dallo sciagurato maastricht e via di lì, e se la dividono con percentuali diverse di responsabilità coloro che da allora in poi nulla hanno fatto per porre rimedio ad una situazione che sin dalla nascita appariva viziata ed insostenibile!
se io facessi una società con gli agnelli, dopo un po' verrei inevitabilmente stritolata dalla impossibilità di "tenere il passo" con le richieste e le prospettive di chi è mille volte più grande di me; elementare, direbbe sir sherlock, ma non per chi ci ha costretto in una "società" insostenibile.
ed ora si questua al maggior azionista della società la speranza di poter tenere le proprie quote grazie alla magnanimità di un popolo (quello tedesco) che, come ovvio, non può pagare i debiti altrui in virtù di una inesistente "solidarietà" europea;
orbene, se i nostri commissari hanno in mano un atout da giocare per convincere la merkel a venire incontro alle esigenze debitorie degli altri paesi lo facessero, ma se tali atout sono solo nell'immaginario di chi minaccia sfracelli anche per il popolo germanico, allora nulla, nisba, tutti zitti e muti e fuori gli sghei, altrimenti fuori dall'euro e dall'europa, se angelona lo riterrà conveniente per il suo popolo...
avercela una merkel anche noi!!!

La CE , fin dagli inizi , prevede aiuti ed investimenti nelle aree più deboli e meno sviluppate della Comunità (I famosi "obiettivi").
Tali aiuti però sono , in primo luogo temporanei , cioè limitati nel tempo , secondo , legati a specifici obiettivi socioeconomici , o meglio economico sociali.....
Qui invece abbiamo un paese , (la Grecia) , che pretende risorse dalla CE (e quindi in primo luogo dalla Germania) in via definitiva , cioè senza limiti di tempo , ma soprattutto , senza obiettivi , cioè il paese (Grecia ) non si sente obbligato a dimosstrare alla CE il raggiungimento di determinati traguardi economici e sociali , e sull'argomento esibisce come violazione della sovranità nazionale qualsiasi richiesta di verifica da parte della CE...
Per carità , tutto è possibile , però , come dico in un altro thread su argomento simile da me aperto , nessuno può obbligare la Grecia a rimanere nell'Euro....
E , d'altra parte , è unanimemente considerato un errore l'avere fatto entrare il paese Ellenico nella moneta , si dice che lo abbiano fatto truccando i conti , sarà , però non riesco a capire tanta fiscalità verso altri paesi , solo per farli entrare nella CE (di entrare nell'Euro neanche si parla , e magari hanno conti più in ordine della Grecia) , vedi paesi dell'est Europa , Romania , Bulgaria ecc. , e invece tanta magnanimità , generosità , bontà nel senso sciocco del termine , verso la Grecia......

[Proteus]

detto da chi in ottomila messaggi ci ha deliziato esclusivamente col renderci noti i suoi pensierini scolastici per casa è una goduria

su questo sono d'accordo:

i miei pensierini scolastici contro i tuoi
che una scuola non l'hai mai vista nemmeno da lontano....
visto come scrivi e quel che scrivi.... alla Kobra, insomma...

[giacomo]

Suvvia, un po di storia recente... i tedeschi non volevano l'Euro, volevano la riunificazione. L'euro gli è stato imposto dai francesi per consentire alla riunificazione tedesca, e gli altri (noi compresi) sono stati felicissimi di "agganciarsi" al carro franco-tedesco seppur con un posto di quarta fila.
Calcoli sbagliati di chi con la caduta del Muro di Berlino credeva di avere il dominio della situazione europea e internazionale (la fine della Storia) mentre proprio in quel momento nascevano nuovi soggetti e cambiavano gli equilibri mondiali.

Non è questione di fare il piagnisteo alla Merkel, è questione di sentire profondo del popolo tedesco che magari ci ama per certi versi ma non ci rispetta, ha rinnovato un certo culto del pangermanesimo ed è naturalmente portato a considerarsi il centro di gravità dell'Europa centrale compresi i popoli slavi, che una volta scaricati gli scomodi partner europei diventeranno il baricentro economico tedesco, senza le bizze francesi, le astuzie italiane o i distinguo inglesi.

E vedete che nonostante la drammaticità della situazione la Merkel è saldamente al governo, la sua maggioranza è compatta, la Corte Costituzionale gli da ragione e l'opinione pubblica tedesca la considera anche troppo morbida.

Oggi Monti ha usato parole "drammatiche" e solo chi non vuole capire non capisce che o si risolve entro domenica o si va alla smobilitazione.
Finchè i sacrifici riguardavano i pensionati, i dipendenti o le piccole imprese erano tutti europeisti, ma adesso la perdita di sovranità riguarderebbe le banche, le nomenklature, le rendite, le posizioni acquisite, insomma tutti gli equilibri di potere attuali: i tedeschi hanno messo un paletto indigeribile.

Staremo a vedere, mancano quattro giorni.

Piuttosto che toccare le nomeklature, ci deruberanno i risparmi. E se non basta, si farà default. Ma ho il sentore che gli intoccabili, rimarranno tali.

[Eridano]

da mesi il tormentone dei media è un coro di disapprovazione verso la cancelliera, rea di non tenere a cuore le sorti dell'europa e degli stati europei;
dimenticano, però, i media, che la merkel è il capo di governo di uno stato che, per quel che lo riguarda, grazie alla propria condotta certamente più "virtuosa" di altri stati, è ancora uno STATO SOVRANO, a differenza di quegli stati che sono stati "costretti" al "commissariamento" da parte di coloro che li stanno stritolando nel loro giogo speculativo per spremerli fino all'ultima goccia in vista del colpo di grazia.
angelona, pertanto, altro non fa che svolgere al meglio il compito per cui è stata eletta dal popolo sovrano: TUTELARE GLI INTERESSI DI CHI RAPPRESENTA: I TEDESCHI!
appare patetico, oltre che fuori luogo, invocare benevolenza in colei che, comportandosi diversamente da come si comporta, tradirebbe i propri rappresentati;
la colpa di quello che stiamo vivendo viene da lontano, esattamente dallo sciagurato maastricht e via di lì, e se la dividono con percentuali diverse di responsabilità coloro che da allora in poi nulla hanno fatto per porre rimedio ad una situazione che sin dalla nascita appariva viziata ed insostenibile!
se io facessi una società con gli agnelli, dopo un po' verrei inevitabilmente stritolata dalla impossibilità di "tenere il passo" con le richieste e le prospettive di chi è mille volte più grande di me; elementare, direbbe sir sherlock, ma non per chi ci ha costretto in una "società" insostenibile.
ed ora si questua al maggior azionista della società la speranza di poter tenere le proprie quote grazie alla magnanimità di un popolo (quello tedesco) che, come ovvio, non può pagare i debiti altrui in virtù di una inesistente "solidarietà" europea;
orbene, se i nostri commissari hanno in mano un atout da giocare per convincere la merkel a venire incontro alle esigenze debitorie degli altri paesi lo facessero, ma se tali atout sono solo nell'immaginario di chi minaccia sfracelli anche per il popolo germanico, allora nulla, nisba, tutti zitti e muti e fuori gli sghei, altrimenti fuori dall'euro e dall'europa, se angelona lo riterrà conveniente per il suo popolo...
avercela una merkel anche noi!!!

Io detesto l'italia e gli italiani.

[Guy Fawkes]

stai dicendo che noi avremmo quegli atout da giocare per convincere angela a cedere;
ma angela non cede, nonostante le drammatiche conseguenze che prospetti;
delle due l'una:
o le conseguenze non sarebbero così drammatiche per la germania, ed allora la merkel sta facendo bene il proprio mestiere;
o la merkel è una giocatrice d'azzardo che sta giocando col futuro del suo popolo;

tu per quale ipotesi propendi?

C'è anche una terza ipotesi: che pur rendendosi conto che la situazione è critica, Angela comprende bene che ogni cedimento verrà letto come un arrendersi, estremamente costoso in termini di popolarità e soprattutto di voti. Pertanto prende in prestito una pagina dalla tecnica politica italiana e "fin che la barca (europea) va" lei si mostra al timone con piglio sicuro ed inflessibile, pronta a mollare tutto quando inizierà il naufragio e a salpare sulla scialuppa tedesca. Per la Germania l'Europa è stato solo un utile mercato, non appena diventerà pericoloso molleranno, dando la colpa ai paesi con l'economia più debole.
E l'idea Europa, distorta ed indebolita da decenni di burocrazia, incapacità e dall'assurdo concentrarsi sui meri aspetti commerciali muore così, nell'egoismo e nell'opportunismo.

[Patto]

C'è anche una terza ipotesi: che pur rendendosi conto che la situazione è critica, Angela comprende bene che ogni cedimento verrà letto come un arrendersi, estremamente costoso in termini di popolarità e soprattutto di voti. Pertanto prende in prestito una pagina dalla tecnica politica italiana e "fin che la barca (europea) va" lei si mostra al timone con piglio sicuro ed inflessibile, pronta a mollare tutto quando inizierà il naufragio e a salpare sulla scialuppa tedesca. Per la Germania l'Europa è stato solo un utile mercato, non appena diventerà pericoloso molleranno, dando la colpa ai paesi con l'economia più debole.
E l'idea Europa, distorta ed indebolita da decenni di burocrazia, incapacità e dall'assurdo concentrarsi sui meri aspetti commerciali muore così, nell'egoismo e nell'opportunismo.

Guarda che se esiste uno stato per il quale il termine "Europa" significa qualcosa è proprio la Germania. Angela Merkel non può però andare palesemente contro gli interessi del popolo tedesco, e la corte costituzionale proprio recentemente glielo ha ricordato con parole insolitamente dirette. Chiaro che i paesi in difficoltà siano a favore dell'ammorbidimento delle regole UE a loro favore, per questo in quei paesi inclusa l'Italia pochi si rendono conto di quanto siano già state piegate le regole che il mercato comune europeo si era dato. Ma i tedeschi per loro natura e per l'assetto costituzionale dello stato hanno già raggiunto il limite dell'accettabile. Dunque o si rifanno le regole europee in comune accordo, con tanto di referendum nei rispettivi paesi, o si continua come finora. Io ho l'impressione che Angela Merkel non stia aspettanto il tracollo europeo, ma che le cose maturino al punto da rendere possibili riforme incisive dell'assetto costituzionale dell'Europa e della Germania.