Il lavoro è un diritto (e dovrebbe essere anche un dovere), nel che tutti devono poter lavorare.
Ma questo significa diritto al posto fisso ?
Un fallimento è l'opportunità di ricominciare in modo più intelligente.
Henry Ford.
guarda, il caldo incipiente mi fa immaginare che, visto il tuo candido odio per tutto quanto è 'statale' (non è che tu sei uno di quei dipendenti PPAA che, liberisti nell'anima, trattano a merda gli utenti-cittadini per boicottare lo Stato?), sicuramente tu:
- non utilizzerai le strutture pubbliche in nessuna circostanza, manco i cessi pubblici se ti stai cagando addosso
- non andrai in pensione (roba da sovietico comunista statalista): tu starai a lavorare fino al giorno in cui riceverai la chiamata nel paradiso capitalista)
- sicuramente, non pagherai le tasse, roba da filostatale comunista!
- se uno zingaro liberista si impossessa, a norma delle Sacre Leggi della Jungla, dei tuoi averi piuttosto che chiamare uno sbirro dipendente statale ti tagli un dito!
- se la casa va a fuoco, niente pompieri (odiati dipendenti pubblici): corri al primo bar a comprare 3 bottiglie di acqua gasata
- treni e bus? col czo, piuttosto mi gioco la tradicesima e quattordicesima usando l'auto!
- in caso di problemi fisici (eh si, stare tutto il dì al pc fa male:sofico, niente ospedale, covo di pericolosi talebani pubblici: tu fai come mcger oppure risolvi tutto andando dal santone africano - PRIVATO- sotto casa pagando per avere un intruglio PRIVATO, che è meglio!
data la tua nota coerenza (seee, sicuro:sofico sono sicuro che confermerai tutto ciò....
Scusa ma ho finito i fagioli :hihi:
Ma direi che ne mancano ancora un po'
.
Secondo la logica del lavoro come mercato delle vacche, nell'ottocento si lavorava fino a 16-18 giornaliere, il lavoro femminile era più conveniente di quello maschile e il lavoro minorile più conveniente di quello femminile. Le successive legislazioni sociali votate sulla spinta del nascente movimento operaio europeo hanno iniziato a mettere i primi paletti a questa logica e sottrarre il lavoro al puro arbitrio mercatista. Capisco che alcuni regressisti vogliano tornare indietro di un secolo e mezzo, cancellare con un tratto di penna la civiltà moderna e far lavorare a cottimo la gente dai 5 ai 90 anni, ma non tirino in ballo nobili concetti come quello di libertà o diritto chiamando piuttosto le cose col loro nome: arbitrio e regresso.
ART.18: BALUARDO DI GIUSTIZIA E CIVILTA'
Ne riparleremo quando non avrete di che mangiare e non troverete un lavoro con cui pagarvi di che vivere!!!!
Il diritto ad un lavoro è il DIRITTO DI VIVERE!!!
Senza lavoro non si vive a meno di essere un ricco ereditiero!ncav:
Se non si riconosce il diritto ad un lavoro non si riconosce il diritto A VIVERE!!!
Possibile che non riusciate a capirlo????
Se non possediamo beni materiali cosa abbiamo da offrire se non le nostre braccia e la nostra mente?
Cosa dovremmo fare se nonostante l'impegno a la volontà non abbiamo lavoro? non avremmo diritto di vivere?
Voi ERRONEAMENTE mettete in primo piano IL MERCATO a cui L'UOMO DEVE ANCHE SOCCOMBERE!!!
Una logica DEFORME!!!
Mentre la natura e le sue leggi nascono dal Padre Eterno ed oltre che contrastarle non possiamo fare nulla IL MERCATO segue leggi CREATE DALL'UOMO ed è ILLOGICO che ci siano leggi che, in nome di una LOGICA TUTTA LORO, L'UOMO DEBBA SOCCOMBERE a tale logica!!!
Il mercato è stato creato dall'uomo per l'uomo e perderebbe qualsiasi logica se ritorcesse contro l'uomo in nome delle leggi dell'economia e del guadagno!!!
Saluti
scusa, ma sai di cosa parli o ragioni in termini di pura propaganda?
quello che vedi nei film, tutti-belli-ricchi-di-successo, sono pure cazzate, e pure grossolane!
la realtà americana, quella vera (il contrario di cosa pensi tu) è la competizione all'ennesima potenza, esasperata all'eccesso, senza reti di sicurezza.
in economia (ma pure nella vita), se pesti i piedi a qualcuno con i soldi, persona fisica oppure azienda, te la fanno trovare lunga, molto lunga!
se poi per te i quattro soldi di sussidio dati sono il paradiso in terra, allora...