Questi sono i dati immatricolazioni del gruppo Fiat-Chrysler nel mondo e la situazione non è così disperata.
Per il 2012 Unrae stima le immatricolazioni in Italia a 1,68 milioni (-4%); il mercato auto italiano si attesterà per Sergio Marchionne a 1.650.000 vetture nel 2012. Anche nel 2012 il mercato auto in Italia appare in forte calo, le vendite di auto Fiat ed Alfa Romeo seguono l'andamento del mercato, fa meglio Lancia che migliora con la nuova Ypsilon la sua quota di mercato. Stabili le vendite della nuova Fiat Panda e della Lancia Ypsilon, in calo invece gli altri modelli più venduti in Italia rispetto al 2011. Entra nella top ten il Fiat Freemont, mentre sono sempre in forte ribasso le vendite della Fiat Punto e della Fiat Bravo.
Inizia il 2012 in forte calo il mercato dell'auto in Francia e solo il marchio Lancia sembra non risentirne, grazie alla nuova Ypsilon. Forti perdite anche per le marche francesi Renault, Peugeot e Citroen.
Stabile il mercato auto in Germania nel 2012 dopo essere cresciuto nell'anno precedente: gran performance del marchio Lancia, dopo il +60% del 2011, ma i numeri delle vendite sono ancora molto piccoli.
Dopo il calo del 2011 anche quest'anno il mercato dell'auto in Spagna risente della grave crisi economica che sta colpendo il Paese iberico. Fanno meglio Fiat e Lancia, Alfa Romeo perde dopo il +37% realizzato nell'anno precedente.
Parte bene il 2012 per Fiat nel Regno Unito, che cresce insieme all'esordio del marchio Lancia-Chrysler. In calo Alfa Romeo dopo un rialzo del 30% nel 2011. Importante il 2012 per le immatricolazioni delle prime vetture Lancia con guida a destra, che saranno vendute in Inghilterra ed Irlanda con il marchio Chrysler.
Dopo essere cresciuto per 2 anni consecutivi il mercato automobilistico turco perde quota nel 2012. In calo anche tutti i marchi di Fiat Auto. Le vendite di veicoli commerciali sono molto forti perchè Fiat li produce in Turchia in collaborazione con Tofas. Migliorano le vendite della Fiat Linea in febbraio 2012 è il modello più venduto in Turchia.
Dopo un 2010 in calo ed un 2011 stabile, le vendite di Fiat in Messico crescono molto bene nel 2012. Anche il mercato messicano è in crescita nel 2012, stabile invece il Gruppo Chrysler.
After a decline in 2010 and a 2011 stable, Fiat's sales in Mexico grow very well in 2012. The Mexican market is growing in 2012, however stable the Chrysler Group.
Cresce sempre in misura superiore al mercato Fiat Argentina, anche il 2012 parte bene. Mentre in Brasile il Gruppo Fiat è leader di mercato in Argentina però è superato da Volkswagen, Chevrolet, Renault e Ford. Grande progresso in Argentina per la nuova Fiat Uno che cresce notevolmente sul 2011; nel mese di marzo debutterà la nuova Fiat Palio che è già in commercio sul mercato brasiliano.
Molto forte il mercato auto in Giappone nel 2012, che nei prossimi mesi si confronterà con il blocco alla produzione avvenuto nel 2011 causato dal disastro nucleare. Buon progresso delle vendite di Jeep ed Alfa Romeo in Giappone nel 2012. Quest'anno sarà in vendita in Giappone anche l'Alfa Romeo Giulietta. Le Fiat 500 vendute in Giappone nel 2011 sono state 4.501.
Nettamente più forte del mercato il progresso delle vendite negli Stati Uniti del Gruppo Chrysler nei primi 6 mesi del 2012: +30% con il brand Chrysler in crescita addirittura del 75%. In lieve crescita anche la quota di mercato che si porta sopra l'11% e beneficerà nei prossimi mesi anche della commercializzazione della Dodge Dart che verrà prodotta nello stabilimento di Belvidere (Illinois) in 2.000 unità a maggio, 8.000 a giugno fino ad arrivare a 12.000 unità in dicembre. Il Gruppo Chrysler cresce negli Stati Uniti anche nel 2012 grazie ai nuovi modelli Grand Cherokee, Chrysler 200, Chrysler 300, Dodge Avenger e Jeep Wrangler. Il target di vendita della Fiat 500 in Nord America è stato portato nel 2012 da 50.000 a circa 35.000 unità vendute; sono 4.004 le Fiat 500 immatricolate negli Stati Uniti a giugno 2012.
Ancora in crescita le immatricolazioni del Gruppo Chrysler in Canada nei primi mesi del 2012. Molto bene anche il mercato dell'auto canadese ed in rialzo sensibile la quota di mercato di Chrysler, che si porta sopra il 15%. Le vendite della Fiat 500 in Canada potrebbero superare nel 2012 le 10.000 unità; sono 810 le Fiat 500 vendute in Canada a maggio 2012. Tra i modelli del Gruppo Chrysler più venduti in Canada ci sono il Ram Pickup, la Dodge Grand Caravan, la Dodge Journey e la Jeep Wrangler.
Sales of cars Fiat, Lancia, Alfa Romeo, Chrysler | Dati di vendita delle auto italiane
alfa romeo giulietta »Autoblog.itQuesta variante aiuterà la Giulietta a confermare gli ottimi risultati di vendita in Italia ed Europa. Per il secondo mese consecutivo la segmento C del Biscione si è infatti rivelata la berlina compatta preferita dagli italiani, con una quota di mercato pari ad oltre il 20% nel segmento d’appartenenza ed un totale di 3.472 esemplari.
Uhmm... Alfa Romeo, 9.111 immatricolazioni in Europa nel mese di maggio, una perdita del 29,7% rispetto all'anno scorso e nettamente dietro a tutti i marchi concorrenti.
Immatricolazioni di autovetture in Europa - Maggio 2012
Ultima modifica di mirkevicius; 05-07-12 alle 21:02
...azz...non ti sfugge niente...perfino LA TELEFONATA di CREMASCHI nella pausa pubblicitaria di IN ONDA...mentre s'arrampicava sugli specchi parlando di ISCRITTI AL SINDACATO FIOM e cacciabombardieri...
iango:
...certo che se le tue fonti sono quelle che citi...PROVA ANCHE LA FONTE BRACCA...
:sofico::sofico:
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Impossibilia nemo tenetur
è da pochi giorni che sono qui (anche se in precedenza mi era capitato di sovente di leggere thread qui, perchè, tuttosommato, ci sono talvolta ottimi spunti) ma ho capito 2 cose:
a) che è tutta colpa della Merkel e della Germania
b) che, dove non arriva la Merkel, arriva la globalizzazione
e pochi che, invece, *ipotizzano* che ci possano essere gravissime problematiche strutturali in Italia che pesano come un macigno per l'attuale situazione economico-finanziaria-lavorativa in Italia.
e allora mi chiedo di cosa parli questo articolo:
"Del resto, il quadro è cupo. Il Paese, nella classifica Doing Business della Banca mondiale, ha perso, in un solo anno, quattro posizioni (scivolando all'83° posto) nel ranking di competitività degli Stati. Mentre le imprese a capitale estero, in Italia, oggi occupano 1,2 milioni di addetti, per un fatturato aggregato di circa 450 miliardi di euro.
Numeri insufficienti in termini di stock (nel 2010 erano 337 miliardi di dollari, la metà rispetto ai 674 miliardi della Germania) e di flusso (22 miliardi in entrata nel periodo 2005-2011, lontani dai 37 miliardi della Spagna, i 43 della Germania e i 61 della Francia). E se in ogni Paese i capitali si concentrano, per tradizione o politica industriale, nelle regioni e nei Laender "locomotiva", la Lombardia, con i suoi 36 investimenti "greenfield" (ad alta innovazione) per milione di abitanti, nel periodo 2005-2010, cede nettamente il passo ai 42 della Baviera, i 92 dell'area di Madrid, i 99 dell'Ile de France e i 270 del South East inglese. Investimenti greenfiled che, nel solo perido 2010-2011, si sono più che dimezzati per l'Italia (-52%), mentre Francia e Germania hanno perso in maniera più modesta, rispettivamente, -14 e -1% e il Regno Unito ha addirittura incrementato il flusso del 32 per cento.
A pesare, l'incertezza normativa e fiscale, i tempi biblici della giustizia, la burocrazia, infrastrutture e informatizzazione carenti e le rigidità del mercato del lavoro. Ma se il trend si invertisse, per ogni 10 miliardi di euro addizionali di investimenti si potrebbe generare una crescita del Pil nazionale di almeno lo 0,23 per cento, oltre a dare un'accelerata agli investimenti in ricerca, che sono mediamente 3,5 volte superiori a quelli delle imprese italiane. «La forza di un Paese – ha sottolineato Recchi – non si misura da quanti prodotti esporta ma da quanti investimenti esteri è capace di attrarre»." Task force per i capitali stranieri - Il Sole 24 ORE
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