Contro il terremoto? Un tessuto creato a Prato

[dedelind]

Si tratta di una rete che impedisce ai muri di cadere, fabbricata dal gruppo Lenzi di Prato

Una rete che impedisce ai muri di cadere a causa del terremoto. Si chiama Aegis, come il mitologico scudo di Giove, ed è un nuovo tessuto in poliestere ed acciaio fabbricato dal Gruppo Lenzi di Prato. La rete di Aegis si applica sotto l'intonaco di elementi come soffitti e pareti divisorie, e si aggancia alle strutture portanti dell'edificio: il tessuto si deforma ma non si rompe, riuscendo a trattenere i pezzi di muro che altrimenti crollerebbero col rischio di ferire e travolgere le persone.

I vantaggi sono evidenti: in caso di sisma sarebbe più facile rifugiarsi al sicuro, anziché rimanere intrappolati sotto le macerie. Nel corso della presentazione ufficiale del prodotto, oggi a Firenze, l'azienda ha affermato che i test condotti dai tecnici della Sigma, laboratorio certificato dal Consiglio superiore dei Lavori pubblici per sperimentare i materialli da costruzione, hanno rilevato una resistenza (dai 9.000 agli 11.000 chili per metro lineare a seconda del modello) e una elasticità superiori rispetto agli analoghi sistemi attuali in fibra di vetro e polipropilene.

Aegis può essere applicato su una sola facciata della parete, caratteristica che rende più semplice utilizzarlo per interventi di ristrutturazione. Il Gruppo Lenzi, attivo nel settore del tessile tecnico che ormai rappresenta il 13% dell'export del distretto pratese, da tempo sviluppa materiali per prodotti innovativi: scarpe antinfortunistiche, tessuti speciali per i malati di psoriasi e giacche da caccia capaci di assorbire l'impatto dei pallini di piombo. Aegis è il frutto di un lavoro di tre anni. ''Abbiamo già ricevuto manifestazioni di interesse - ha affermato il patron Roberto Fenzi - da parte di imprese di costruzioni che avevamo contattato per avere valutazioni e consigli''. L'azienda promette prezzi più che accessibili: con poche migliaia di euro, afferma, può essere messo in sicurezza un capannone industriale. Non un esempio banale, se si pensa ai morti e ai danni del recente sisma in Emilia.

Leonardo Testai

Contro il terremoto? Un tessuto - Corriere Fiorentino

[Feliks]

RLenzi

[dedelind]

faccio un po' di pubblicità a questo grande gruppo industriale che conosco:

Da Prato tessuto-spugna che disseta le piante
Inventato dal Gruppo Lenzi rilascia l'acqua goccia a goccia per una settimana

Finalmente in weekend o in vacanza senza timori: l’estate incombe, ma le piante non rischiano più di morire di sete in assenza dei loro propietari. A chi affidarle? La soluzione di questo antico problema casalingo si chiama Verdemagic Terralenx, uno speciale feltro-spugna superassorbente, ideato per il florovivaismo industriale, e adesso a disposizione di tutti.

Lo produce in fibra sintetica, meccanicamente e senza alcun trattamento chimico, il Gruppo Lenzi di Prato, una delle più affermate aziende tessili, tra i leader mondiali nel settore dei tessuti non convenzionali.


Il bello e il comodo di Verdemagic Terralenx è che basta annaffiare una volta alla settimana anche le piante più assetate. Questo feltro super tecnologico ha infatti la capacità di trattenere quantità incredibili di acqua (13 volte il proprio peso) e di rilasciarla molto lentamente, goccia a goccia, esaurendosi solo dopo molti giorni. Basta adagiarlo sul terreno intorno alla pianta: tempi e dosi dell’irrigazione sono ottimali. La terra mantiene così il giusto grado di umidità anche sotto il solleone più cocente.
E’ il sogno di tutti i pollici verdi, dei vacanzieri, dei single e in generale dei milioni di persone che, per lavoro o altro, passano gran parte del tempo fuori casa o hanno stili di vita che richiedono di semplificare ogni incombenza.

In un formato molto semplice ed economico, Verdemagic Terralenx è appena entrato in commercio attraverso Verdemax . Verdemagic consente interessanti risparmi sul consumo di acqua (ne basta la metà). Fa da isolante termico mantenendo il terreno più fresco in estate e più caldo in inverno. Riduce drasticamente le erbe infestanti e l’acqua nel sottovaso, favorendo quindi la lotta alle zanzare. Infine, non inquina (è prodotto in base alle norme europee) e si può tranquillamente riutilizzare tutto l’anno sia in casa che all’esterno.

28/06/2011

Da Prato tessuto-spugna che disseta le piante | Intoscana.it

[dedelind]

Un tessuto corazzato per salvare la vita ai cacciatori

Alla Mostra internazionale EXA 2012 il Gruppo Lenzi di Prato presenta un super feltro capace di fermare anche i pallini da caccia sparati da pochi metri. Un abbigliamento di alta tecnologia come contributo alla campagna per la sicurezza lanciata dalle associazioni venatorie

Brescia – Porta il marchio Dynafelt una delle più rilevanti novità tecnologiche di EXA 2012, la 31° edizione della Mostra internazionale delle armi sportive, security e outdoor in programma a Brescia dal 14 al 17 aprile. Si tratta di un feltro ‘corazzato’ di straordinarie prestazioni salvavita, annunciato in anteprima da Federcaccia nella passata edizione, e ora esposto a EXA 2012 nello stand della Lenzi Tecnologie, una delle divisioni dell’azienda che lo ha ideato: il Gruppo Lenzi Egisto di Prato, tra i principali del distretto tessile toscano, leader nel settore dei tessuti non convenzionali (GRUPPO LENZI EGISTO SPA INDUSTRIE TESSILI).

“Dynafelt”, ricorda Roberto Fenzi, AD del Gruppo, “è un feltro speciale che nasce da una tecnofibra in polietilene molto leggera e con un altissimo peso molecolare. Il suo segreto sta però soprattutto nella lavorazione, un metodo detto agugliatura, che progressivamente, senza ricorrere a collanti chimici, intreccia le fibre fino a creare una jungla invalicabile di materiale. Il super coefficiente di resistenza al taglio e allo strappo consente tante applicazioni diverse: contro le esplosioni, per giubbotti antiproiettile, blindature di veicoli e perfino abbigliamento da motociclista”.

Grazie a queste caratteristiche, Dynafelt permette in particolare di realizzare specifici capi di vestiario (giubbotti, pantaloni, cappelli prodotti e commercializzati su licenza da vari confezionatori italiani ed europei), capaci di ridurre drasticamente gli effetti degli incidenti di caccia. Questo innovativo materiale resiste infatti ai pallini sparati da normali fucili da caccia a munizione spezzata. E benché non possa fermare proiettili a palla o sparati da carabine, è destinato a contribuire sensibilmente alla campagna per la sicurezza lanciata dalle associazioni venatorie riunite in Face Italia (Federcaccia, ANUUMigratoristi, Enalcaccia, Libera Caccia), il CNCN (Comitato Nazionale Caccia e Natura)

La stagione 2011 – 2012 presenta intanto un bilancio relativamente confortante. Secondo Federcaccia, le vittime per cause direttamente riconducibili all’attività venatoria si sono infatti fermate a quota 13 (95 gli incidenti) contro le 22 della stagione precedente (70 i feriti). Solo impropriamente altri 14 casi mortali sono attribuiti alla caccia: si tratta in realtà di 7 vittime di infarto, 6 di cadute, 1 di annegamento. In una classifica della mortalità nei vari sport stilata da Federcaccia, la caccia si posiziona peraltro largamente dopo nuoto (140 morti), escursionismo (58), raccolta funghi (27), volo sportivo (26), alpinismo (24), subacquea (23), pesca (19), sci (15).

Dynafelt consente ora di avventurarsi nei boschi con un abbigliamento ben più protettivo sia per cacciare, che per cercare funghi o per altre attività. Foto e filmati ne documentano del resto le eccezionali prestazioni. Centinaia di test balistici, ai quali ha assistito anche il presidente di Federcaccia Gianluca Dall’Olio, dimostrano che Dynafelt è molto più resistente del kevlar (il quale è già 5 volte più resistente dell’acciaio), caratteristica che lo rende estremamente protettivo anche da cartucce a pallini sparate a distanza ravvicinata.

Vari i tipi di fucile calibro 12 usati nei test. In particolare, un Breda automatico a canna cilindrica di cm. 62,5, e un Benelli Special 80, canna di cm. 65 e strozzatura a tre stelle. Due anche i tipi di cartuccia: RC Cartridge Camouflage con pallini di piombo 8, e Fiocchi Steel Shot con pallini di acciaio 5. I campioni di Dynafelt (quadrati di 41 cm di lato spessi 4 mm) sono stati posti ad appena 10 metri dal fucile, su un pannello di plastilina ‘tipo Roma’, il materiale usato per simulare la densità del corpo umano e misurare l’effetto trauma. A 2 metri dal fucile un cronografo ha convalidato solo colpi veloci almeno 330 metri al secondo (circa 1000 piedi), ossia cartucce in piena efficienza.

Anche in queste condizioni, volutamente estreme, i risultati sono stati eccezionali. Nessuno dei circa 350-400 pallini di piombo delle cartucce ha perforato il feltro. Dei pallini di acciaio 5 solo due ce l’hanno fatta. La stessa deformazione della plastilina non ha superato i 5 -6 mm, su un massimo accettato di 40.

Un tessuto corazzato per salvare la vita ai cacciatori

[dedelind]

più soldi alla ricerca = più soldi guadagnati

[Maxadhego]

più soldi alla ricerca = più soldi guadagnati

quoto.

ma produzione e proprietà
rimarranno ancora in loco,
o accadrà come nelle
migliaia di realtà produttive,
delocalizzate e passate di mano?

[Feliks]

quoto.

ma produzione e proprietà
rimarranno ancora in loco,
o accadrà come nelle
migliaia di realtà produttive,
delocalizzate e passate di mano?

ciò è completamente indifferente

[dedelind]

quoto.

ma produzione e proprietà
rimarranno ancora in loco,
o accadrà come nelle
migliaia di realtà produttive,
delocalizzate e passate di mano?

è una azienda molto radicata sul territorio...il proprietario ha fatto ristrutturare anche le antiche ciminiere delle fabbriche risalenti al XIX secolo...è un benefattore che si arricchisce e crea ricchezza per decine di famiglie...se non ricordo male fabbricano anche i giubbotti antiproiettile per la polizia americana

[John Orr]

Si tratta di una rete che impedisce ai muri di cadere, fabbricata dal gruppo Lenzi di Prato

Una rete che impedisce ai muri di cadere a causa del terremoto. Si chiama Aegis, come il mitologico scudo di Giove, ed è un nuovo tessuto in poliestere ed acciaio fabbricato dal Gruppo Lenzi di Prato. La rete di Aegis si applica sotto l'intonaco di elementi come soffitti e pareti divisorie, e si aggancia alle strutture portanti dell'edificio: il tessuto si deforma ma non si rompe, riuscendo a trattenere i pezzi di muro che altrimenti crollerebbero col rischio di ferire e travolgere le persone.

I vantaggi sono evidenti: in caso di sisma sarebbe più facile rifugiarsi al sicuro, anziché rimanere intrappolati sotto le macerie. Nel corso della presentazione ufficiale del prodotto, oggi a Firenze, l'azienda ha affermato che i test condotti dai tecnici della Sigma, laboratorio certificato dal Consiglio superiore dei Lavori pubblici per sperimentare i materialli da costruzione, hanno rilevato una resistenza (dai 9.000 agli 11.000 chili per metro lineare a seconda del modello) e una elasticità superiori rispetto agli analoghi sistemi attuali in fibra di vetro e polipropilene.

Aegis può essere applicato su una sola facciata della parete, caratteristica che rende più semplice utilizzarlo per interventi di ristrutturazione. Il Gruppo Lenzi, attivo nel settore del tessile tecnico che ormai rappresenta il 13% dell'export del distretto pratese, da tempo sviluppa materiali per prodotti innovativi: scarpe antinfortunistiche, tessuti speciali per i malati di psoriasi e giacche da caccia capaci di assorbire l'impatto dei pallini di piombo. Aegis è il frutto di un lavoro di tre anni. ''Abbiamo già ricevuto manifestazioni di interesse - ha affermato il patron Roberto Fenzi - da parte di imprese di costruzioni che avevamo contattato per avere valutazioni e consigli''. L'azienda promette prezzi più che accessibili: con poche migliaia di euro, afferma, può essere messo in sicurezza un capannone industriale. Non un esempio banale, se si pensa ai morti e ai danni del recente sisma in Emilia.

Leonardo Testai

Contro il terremoto? Un tessuto - Corriere Fiorentino

Ennesima dimostrazione della genialità del privato italiano. Senza i politici saremo la prima potenza al mondo per artigianato e secondi al mondo per industria dopo il Giappone.

[John Orr]

è una azienda molto radicata sul territorio...il proprietario ha fatto ristrutturare anche le antiche ciminiere delle fabbriche risalenti al XIX secolo...è un benefattore che si arricchisce e crea ricchezza per decine di famiglie...se non ricordo male fabbricano anche i giubbotti antiproiettile per la polizia americana

Un imprenditore italiano.