Il mistero francese

[Qassim]

Il mistero francese | Phastidio.net

Il blog dà una possibile spiegazione dei motivi per cui un paese come la Francia, lanciato a piena corsa verso il baratro, abbia uno spread di appena 100 punti. Monti non avrebbe tutti i torti a lamentarsi degli interessi troppo alti pagati dall'Italia, oggettivamente c'è una distorsione perché l'Italia, nonostante gli indubbi problemi, se guardiamo ai fondamentali non dovrebbe stare dove sta.
Un articolo simile era stato postato riguardo la Danimarca: la situazione danese è simile a quella della Spagna con la bolla immobiliare e tutto il resto (compreso le banche in crisi) però lo spread è a zero, motivo? La paura della fine che potrebbe fare l'euro che è più alta della paura della bolla danese. E io ci aggiungerei pure l'Inghilterra insieme alla Danimarca. L'UK ha i conti fuori controllo, la bolla immobiliare, le banche in crisi, la disoccupazione che sale e la recessione che peggiora. Dovrebbe stare ai livelli della Grecia e invece no.

L'euro ha creato un effetto distorsivo mostruoso a causa della sua carenza di governance.

[John Orr]

Il mistero francese | Phastidio.net

Il blog dà una possibile spiegazione dei motivi per cui un paese come la Francia, lanciato a piena corsa verso il baratro, abbia uno spread di appena 100 punti. Monti non avrebbe tutti i torti a lamentarsi degli interessi troppo alti pagati dall'Italia, oggettivamente c'è una distorsione perché l'Italia, nonostante gli indubbi problemi, se guardiamo ai fondamentali non dovrebbe stare dove sta.
Un articolo simile era stato postato riguardo la Danimarca: la situazione danese è simile a quella della Spagna con la bolla immobiliare e tutto il resto (compreso le banche in crisi) però lo spread è a zero, motivo? La paura della fine che potrebbe fare l'euro che è più alta della paura della bolla danese. E io ci aggiungerei pure l'Inghilterra insieme alla Danimarca. L'UK ha i conti fuori controllo, la bolla immobiliare, le banche in crisi, la disoccupazione che sale e la recessione che peggiora. Dovrebbe stare ai livelli della Grecia e invece no.

L'euro ha creato un effetto distorsivo mostruoso a causa della sua carenza di governance.

UK e Danimarca non hanno l'Euro e possono fare quindi molto altro, nel particolare territorio nazionale, per combattere le loro situazioni di bilancio. La Francia anche se ha l'Euro è ancora immune dagli spread alti. Per quanto tempo ancora? Sicuramente la Francia è messa un po' meglio dell'Italia. Ma per quanto ancora non sarà sotto l'effetto degli spread??? Per quanto tempo ancor agli investitori gli daranno fiducia?

[Qassim]

Sì avere una moneta propria ha certamente aiutato quantomeno l'Inghilterra che può sfogare sul cambio una parte degli squilibri o chiedere, come ha fatto, alla banca centrale di acquistare titoli di stato o stampare banconote.

[John Orr]

Sì avere una moneta propria ha certamente aiutato quantomeno l'Inghilterra che può sfogare sul cambio una parte degli squilibri o chiedere, come ha fatto, alla banca centrale di acquistare titoli di stato o stampare banconote.

Farebbe bene anche all'Italia. Solo che culturalmente, gli italiani, ormai invasati dai pseudo economisti di parte, tifano Euro. Basterebbe pensare un attimo e capire che senza Euro, avremo volumi di crescita "turchi".

[Venom]

La corona danese è comunque legata all'euro.

[Feliks]

Io onestamente non ho ancora capito cosa cazzo voglia phastidio

[dedelind]

la danimarca non mi pare affatto messa male...qualche link?

[Qassim]

Farebbe bene anche all'Italia. Solo che culturalmente, gli italiani, ormai invasati dai pseudo economisti di parte, tifano Euro. Basterebbe pensare un attimo e capire che senza Euro, avremo volumi di crescita "turchi".

Avere una moneta propria non mette al riparo x sempre, l'Inghilterra esploderà se non troverà il modo di risolvere i suoi problemi o se gli speculatori dovessero capire che l'Euro resterà in piedi.

[Qassim]

Io onestamente non ho ancora capito cosa cazzo voglia phastidio

Colpisce a destra e manca, semplicemente perché un po' tutte le scuole economiche hanno da dire la loro. I keynesiani dicono che senza spesa pubblica e con i tagli l'economia va a fondo e francamente mi pare non abbiano tutti i torti, o vedi riprese miracolose tu? Se il settore privato si contrae di suo e si contrae anche quello pubblico per scelte politiche il crack è inevitabile.
D'altronde i liberali quando dicono che servono le riforme strutturali è vero, in Italia soprattutto è evidente. L'optimum sarebbe aumentare la spesa dello stato per superare la congiuntura e attuare riforme che consentano al settore privato di rimettersi in piedi e magari avere una spesa statale in prospettiva più bassa tagliando quando ci sarà la ripresa. Se tagli ora non c'è scampo, la recessione non può che aggraversi poiché la minore spesa statale non è compensata dalla crescita del settore privato. D'altronde non si può nemmeno continuare a spendere con un debito pubblico così alto e un sistema statale così inefficiente: l'Italia è intrappolata, anche perché il governo ha agito sui saldi ma non sulle riforme vere, quindi anche se passassimo la crisi i problemi rimarrebbero perché l'economia è poco libera e la spesa troppo alta.

Insomma, non so se mi spiego, ma da neutrale tra le scuole economiche, userei gli strumenti di entrambe le principali. E secondo me da quel blog spesso si evince proprio questa posizione, sarà per questo che mi piace :sofico:

[Immanuel]

Colpisce a destra e manca, semplicemente perché un po' tutte le scuole economiche hanno da dire la loro. I keynesiani dicono che senza spesa pubblica e con i tagli l'economia va a fondo e francamente mi pare non abbiano tutti i torti, o vedi riprese miracolose tu? Se il settore privato si contrae di suo e si contrae anche quello pubblico per scelte politiche il crack è inevitabile.
D'altronde i liberali quando dicono che servono le riforme strutturali è vero, in Italia soprattutto è evidente. L'optimum sarebbe aumentare la spesa dello stato per superare la congiuntura e attuare riforme che consentano al settore privato di rimettersi in piedi e magari avere una spesa statale in prospettiva più bassa tagliando quando ci sarà la ripresa. Se tagli ora non c'è scampo, la recessione non può che aggraversi poiché la minore spesa statale non è compensata dalla crescita del settore privato. D'altronde non si può nemmeno continuare a spendere con un debito pubblico così alto e un sistema statale così inefficiente: l'Italia è intrappolata, anche perché il governo ha agito sui saldi ma non sulle riforme vere, quindi anche se passassimo la crisi i problemi rimarrebbero perché l'economia è poco libera e la spesa troppo alta.

Insomma, non so se mi spiego, ma da neutrale tra le scuole economiche, userei gli strumenti di entrambe le principali. E secondo me da quel blog spesso si evince proprio questa posizione, sarà per questo che mi piace :sofico:

L'unico motivo per cui può esistere l'aumento del debito è per autofinanziare nel breve periodo il taglio delle imposte fino ad essere compensato dalla maggiore crescita economica, sulla base di quello che fecero Irlanda e Svezia. Tutto il resto è immondizia.

Ma ormai è troppo tardi questa soluzione per l'Italia, quindi non c'è via d'uscita tranquilla dalla crisi.