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dedelind
10/07/2012 - Con Mark Zuckerberg, Rupert Murdoch e altri big dei media
di Tommaso Caldarelli
Alla Allen Company Sun Valley Conference, meeting tradizionalmente a porte chiuse che si tiene nel cuore delle montagne dell’Idaho, appunto a Sun Valley, ci sarà anche Mario Monti, primo ministro italiano. Curiosa la sua partecipazione ad un meeting tradizionalmente riservato alle alte sfere del mondo media internazionale: ci saranno, per dire due nomi, Bill Gates e Mark Zuckerberg.
IL MONDO DEI MEDIA - Per la precisione il fondatore di Microsoft intervisterà quello di Facebook, uno scontro ai massimi vertici. Ci saranno i proprietari di Groupon, Rupert Murdoch insieme alla moglie è già arrivato, così anche Warren Buffet. Sostanzialmente, grandi nomi dell’informazione, dell’investimento, della finanza, della tecnologia e dei media – c’è Salma Hayek, fra le altre.
Sale un po’ in questi minuti il dibattito nella rete italiana sul motivo della partecipazione del primo ministro a questa cinque-giorni americana sostanzialmente a porte chiuse, a così breve distanza dall’importante Eurogruppo che ha visto la seconda vittoria della linea della crescita regolata su quella del rigore ad ogni costo.
PERCHE’ SUPERMARIO? - Sul blog di Mario Platero, il Sole 24 Ore, si abbozza un motivo della partecipazione di Mario Monti alla Conference.
Il pubblico di Sun Valley rappresenta l’intellighenzia del Paese, un pubblico fatto da euroscettici convinti, a partire da Murdoch. Un pubblico tuttavia avido allo stesso tempo di notizie che possano spiegare cosa succede in Europa. Ho visto Monti in azione al Peterson Institute: e’ capace di monopolizzare l’attenzione, arguto, preparato, offre un quadro ai suoi interlocutori americani certamente rassicurante, sia per gli argomenti, sia per la sua solidita’ personale. Che vada in missione per conto dell’Europa?
In effetti è noto che la platea della Conference sia tendenzialmente euroscettica: così almeno spiega l’AdnKronos.
In tanti si chiedono per quale motivi Monti vada a un happening sui nuovi media. Da sempre, il pubblico di ‘Sun Valley’ rappresenta l”intellighenzia’ del Paese e, secondo gli osservatori, è formato anche da molti euroscettici. Un pubblico, che vuole conoscere cosa sta succedendo in Europa in questo periodo di crisi economica. Nessuno meglio del Professore, raccontano, con la sua esperienza alla Commissione Ue e il background economico, può aiutare a capire l’esigente platea dell’infotech.
Essenzialmente comunque l’evento a Sun Valley rimane un luogo in cui i grandi attori dell’informazione e dei media si incontrano in un ambiente informale – piscine, grandi parchi, atmosfera rilassata, drink, partite di tennis – per parlare fra di loro e creare positive occasioni di stringere affari.
TURBOLENZE NEI MEDIA - Il Wall Street Journal descrive per grandi linee il meeting di quest’anno e gli attori in gioco. “Ai partecipanti non è fornito un programma fino al loro arrivo, ma le voci parlano di molti dibattiti incentrati sulle sfide che nel mondo degli affari vedono da una parte la televisione tradizionale e dall’altra la ‘frustrazione’ di Wall Street per le iniziative dei new media come Facebook”, scrive il Journal. Gli uomini di Silicon Valley stanno diventando sempre più ospiti fissi e non eccessivamente desiderati dagli attori degli old-media: “Le compagnie della tecnologia giocano un ruolo sempre maggiore, il che ha messo i media tradizionali abbastanza sulla difensiva”. Un dirigente che ha partecipato a varie conference spiega: “C’è un sentimento sempre più discusso: nessuno è immune da rischi, inclusi i dirigenti di Internet che spesso venivano considerati visionari: da qualche anno, queste piccole rockstar sono state il fenomeno forte dei media. Ma la domanda è: sono veri? Sanno davvero tutto?”.
Mario Monti e la riunione "segreta" a Sun Valley