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  1. #2571
    in silenzio
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    Predefinito Re: Partito Cristiano delle Famiglie

    Attenzione a non deresponsabilizzare la genitorialità, che deve essere consapevole.
    Inoltre da molti anni la formazione scolastica non prepara ad alcun inserimento sociale proprio la fascia d'età 12 - 18 ; periodo nel quale la famiglia deve invece venire affiancata da valide interazioni, perché l'adolescente sostituisce le figure genitoriali di riferimento con altre, sociali e - se non le trova - cerca invano fra i coetanei la guida che solo l'età adulta può offrirgli. Guida che l'evoluzione puberale metterà in discussione per maturare nell'età adulta.
    Attenzione a non confondere formazione ed educazione con l'allevamento intensivo, perché l'essere umano non è una bestia né tantomeno può venire costruito in laboratorio.
    di necessità virtù

  2. #2572
    in silenzio
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    Predefinito Re: Partito Cristiano delle Famiglie

    Io credo che sia necessario accelerare a livello europeo, con un programma di studi unificato e bilingue.
    Materie umanistiche in lingua della Regione Europea di Residenza e Materie Scientifiche in Inglese BBC con etimologia greca o latina in modo da storicizzare l'evoluzione della scienza e della tecnica nell'Era della Globalizzazione iniziata 2348 anni fa, quando venne edificata la Biblioteca di Alessandria.
    52 anni più tardi venne edificato la Torre di Guardia per i Naviganti sull'isola di Pharos e la Storia non fu più ciclica né ripetitiva, ma aperta alla Logica.

    Buona Domenica, amici
    di necessità virtù

  3. #2573
    Apologia cattolica
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    Predefinito Re: Partito Cristiano delle Famiglie

    l'internanza scuola-lavoro è sempre stato uno dei progetti del PCF, cui però nella realtà si è utilizzato poco, dobbiamo cercare in modo che scuola e mondo del lavoro abbiano un intesa in tal senso
    ma un passo alla volta, prima pensiamo alla prima infanzia e al problema demografico
    (Gv 3, 20-21)
    Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio

  4. #2574
    Super Troll
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    Predefinito Re: Partito Cristiano delle Famiglie

    Citazione Originariamente Scritto da Haxel Visualizza Messaggio
    per me la tua proposta va bene C@scista, ma ha ragione Maria Vittoria, bisogna pensare a un lungo periodo almeno fino ai 12 anni
    Benissimo @Haxel mi preparesti tu una bozza di proposta?

  5. #2575
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    Predefinito Re: Partito Cristiano delle Famiglie

    la proposta va bene la tua, bisogna solo aggiungere 12 anni invece di 5( se si vuole qualcosa di più corposo bisogna aspettare che non ho tanto tempo per motivi del reale)
    (Gv 3, 20-21)
    Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio

  6. #2576
    Super Troll
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    Predefinito Re: Partito Cristiano delle Famiglie

    Citazione Originariamente Scritto da Haxel Visualizza Messaggio
    la proposta va bene la tua, bisogna solo aggiungere 12 anni invece di 5( se si vuole qualcosa di più corposo bisogna aspettare che non ho tanto tempo per motivi del reale)
    Beh se ti serve qualche giorno f di tempo per buttare giuu qualche riga prenditeli pure

  7. #2577
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    Predefinito Re: Partito Cristiano delle Famiglie

    Proposta familiare


    Ogni persona cittadina o stranieraresidente, che abbia a carico uno o più figli residenti, usufruiscedelle prestazioni familiari per questi ultimi".


    I figli legittimi, naturali, adottivi oaffidati, permettono di accedere alle prestazioni familiari a coloroche ne assumono il carico effettivo e permanente (vitto, alloggio,abbigliamento). Età limite dei figli:
    •20 anni (norma generale), per tuttii figli che non svolgano attività lavorativa o la cui retribuzionemensile netta non superi € 898,83.
    •21 anni per l'erogazionedell'assistenza abitativa e del supplemento familiare.


    Infine, allo scopo di compensare laperdita economica subita dalle famiglie con tre o più figli quandoil primogenito raggiunge l'età di 20 anni, viene erogato un assegnoforfettario per un anno al massimo.


    Prestazioni generali di mantenimento


    1) Assegni familiari


    Gli assegni familiari sono erogati apartire dal secondo figlio a carico residente in Francia, e non sonosubordinati a requisiti di attività lavorativa. Dal 1° luglio 2015l'importo degli assegni familiari è modulato a seconda dei redditidel nucleo familiare o della persona cui sono affidati i figli (Cfrimporti in allegato).


    2) Assegno forfettario


    Tale prestazione è erogata allefamiglie con tre o più figli a carico che perdano il beneficio diuna parte degli assegni familiari perché uno o più figli compie 20anni (limite d'età per l'erogazione delle prestazioni familiari)purché non percepisca redditi da lavoro superiori a € 898,83.


    Per usufruire di tale prestazione lafamiglia deve aver maturato i requisiti per gli assegni familiari peralmeno tre figli, incluso quello che raggiunge l'età di 20 anni.L'assegno è erogato, a titolo del figlio interessato, durante unanno, dal 1°giorno del mese in cui il figlio compie 20 anni fino almese precedente il 21° compleanno.


    L'importo è pari a € 82,19 il 1°gennaio 2016. Come nel caso degli assegni familairi, l'importo è, inlinea di principio, diviso per 2 o per 4, a seconda dei redditi delnucleo familiare (anno N-2). Tuttavia, nel caso in cui i redditipercepiti dalla famiglia nel corso dell'anno civile N-2 superino dipoco il reddito massimo previsto a seconda del nucleo familiare, puòessere concessa un'integrazione degressiva.


    3) Supplemento familiare


    Tale prestazione è assegnata, adeterminate condizioni di reddito, alle famiglie che abbiano a caricoalmeno tre figli, di tre anni o più e di età inferiore ai 21 anni.Il massimale di reddito varia in base al numero di figli a carico edalla composizione del nucleo familiare. Per poter accedere a taleprestazione nel 2016 i redditi netti del nucleo familiare non devonosuperare, nel 2014:
    • € 37 705 per una coppia con 3figli e solo un reddito oppure
    • € 46 125 se entrambi i genitorilavorano o se si tratta di un genitore solo. Se i redditi superanoleggermente il massimale di reddito, viene erogato un assegno delladifferenza.


    L'importo del supplemento familiare èfissato a:
    •€ 168,35 (importo di base al nettodella CRDS*)
    •€ 202,05 (importo maggiorato, alnetto della CRDS*), erogato alle famiglie con redditi inferiori ad undato tetto.


    4) Assegno di sostegno familiare


    L'assegno, non subordinato a condizionidi reddito, spetta per ogni figlio a carico di età inferiore ai 20anni, orfano di padre, di madre o di entrambi i genitori, oppure perogni figlio la cui filiazione non sia legittimamente stabilita neiconfronti di uno dei genitori o di entrambi, o ancora per ogni figliodi cui il padre o la madre, o entrambi, si sottraggano all'obbligo dimantenimento. Se il figlio svolge un'attività professionale la suaremunerazione mensile netta non deve superare € 898,83.


    L'importo dell'assegno è pari a:
    • 133,38 (al netto della CRDS*) se ilfiglio è orfano di padre e di madre o in una situazione assimilata;
    •€ 100,08 (al netto della CRDS*) seil figlio è orfano di padre e di madre o in una situazioneassimilata;


    5) Prestazioni legate alla nascita ealla custodia della prima infanzia


    Tali prestazioni sono raggruppate nellaprestazione di accoglienza del bambino (Paje).


    La prestazione di accoglienza delbambino (PAJE) si compone di:
    •premio alla nascita o all'adozionesubordinato a condizioni di reddito;
    •assegno mensile di base, subordinatoa condizioni di reddito, erogato dalla nascita ai 3 anni del figlio oal momento dell'adozione del bambino;
    • prestazione condivisa di educazionedel bambino (PreParE) per ogni nascita o adozione verificatasi dopoil 1° gennaio 2015 o integrazione di libera scelta d'attività(Clca) per ogni nascita o adozione prima del 1° gennaio 2015,entrambe subordinate ad un'anzianità minima contributiva;
    •integrazione di libera scelta delmodo di custodia il cui importo dipende dai redditi della famiglia.


    6) Premio alla nascita o all'adozione


    Il premio alla nascita o all'adozione èsubordinato a condizioni di reddito ed è erogato per ogni nascita oadozione di bambini o ragazzi di età inferiore ai 20 anni. Esso èpari a € 923,08 (al netto della CRDS*) per il premio alla nascita ea € 1.846,15 per il premio d'adozione; permette di affrontare lespese connesse alla nascita o all'adozione.


    È erogato a condizione che la madredimostri di aver subito il primo esame medico nel corso delle prime14 settimane di gravidanza. Il massimale di reddito varia in base alnumero di figli nati o nascituri. È maggiorato se entrambi igenitori lavorano o se si tratta di una famiglia con un sologenitore. Al 1° gennaio 2016, per un nucleo familiare con un figlionascituro ed un unico reddito, i redditi percepiti nel 2014 nondevono superare € 35.872 l'anno oppure € 45.575 l'anno seentrambi i genitori lavorano o se si tratta di una genitore solo.


    7) Assegno di base


    L'assegno di base segue l'erogazionedel premio alla nascita o all'adozione. È subordinato a condizionidi reddito (stesso reddito massimo che per l'attribuzione del premioalla nascita) dalla data di nascita del bambino fino all'ultimogiorno del mese civile che precede il suo terzo compleanno. In casodi adozione, l'assegno di base è erogato per tre anni a partiredall'ingresso in famiglia di un bambino o di un ragazzo d'etàinferiore ai 20 anni.


    Dal 1° aprile 2015, a seconda deiredditi, l'assegno di base est de € 184,62 ad aliquota piena e €92,31 ad aliquota ridotta.


    8) Prestazione condivisa di educazionedel bambino (PreParE) / Integrazione di libera scelta di attività(CLCA)* e Integrazione facoltativa di libera scelta d'attività(COLCA)


    La prestazione condivisa di educazionedel bambino (erogata per i bambini nati o adottati dal 2015) el'integrazione di libera scelta d'attività (erogata per bambini natio adottati prima del 2015), non subordinate a requisiti reddituali,permettono al genitore di sospendere la propria attività lavorativao di ridurla per occuparsi del bambino. Queste due prestazionipossono essere corrisposte come integrazione dell'assegno di base, sel'interessato possiede i requisiti di reddito, o in modoindipendente. Esse vengono erogate a partire dal primo figlio e sonocondizionate al requisito di un'attività che abbia permesso dimaturare 8 trimestri di contributi nell'assicurazione vecchiaia in unperiodo di riferimento che varia tra i 2 e i 5 anni a secondadell'ordine del figlio nella famiglia.


    Le famiglie di tre o più figli, il cuiultimo figlio sia nato o sia stato adottato in data non precedente il1° luglio 2015 e in cui uno dei genitori interrompa completamente lapropria attività lavorativa per occuparsi del bambino, possonoaccedere all'Integrazione facoltativa di libera scelta d'attività(COLCA). La COLCA viene concessa in caso di cessazione totaled'attività, ha importo più elevato della PreParE e della CLCA ma èerogata su una durata più breve.


    La prestazione condivisa di educazionedel bambino (PreParE) è erogata per 6 mesi per ognuno dei genitoriper ogni figlio d'ordine 1 (primogenito), per 24 mesi per ognuno deigenitori per ogni figlio d'ordine 2 (secondogenito) e per 48 mesi perogni figlio d'ordine tre o più (terzogenito, ecc.).


    L'integrazione di libera sceltad'attività (CLCA) è erogata per sei mesi per un bambino d'ordine 1.Per i bambini d'ordine 2 e più, essa è erogata fino ai tre anni delbambino.


    9) Integrazione di libera scelta delmodo di custodia


    (CMG). Essa è erogata alla coppia oalla persona alle cui dipendenze dirette lavora un'assistente maternaabilitata o una baby-sitter a domicilio per la custodia del bambinodi età inferiore ai 6 anni. Essa può essere erogata in integrazionedell'assegno di base se l'interessato possiede i requisiti di redditooppure indipendentemente da tale assegno.


    La prestazione include:
    • il rimborso parziale (massimo 85%)del costo della custodia del bambino, rimborso che varia a secondadella sua età e dei redditi del nucleo familiare.
    • il rimborso dei contributi, in totoo in parte: ◦Al 100% per la famiglia che si avvale di un'assistentematerna abilitata,
    ◦al 50% entro il limite di un tettomassimo di contributi (€ 447 al mese per un bambino di etàinferiore ai 3 anni e € 224 per un bambino tra i 3 e i 6 anni), nelcaso di una baby-sitter a domicilio. L'integrazione è erogata adaliquota piena fino ai tre anni del bambino, poi ad aliquota ridottadai 3 ai 6 anni.




    10) Prestazioni ad assegnazionespeciale- Assegno per l'educazione del figlio disabile (AEEH)


    L'assegno per l'educazione del figliodisabile non è subordinato a condizioni di reddito ed è erogato perogni figlio d'età inferiore ai 20 anni, indipendentementedall'ordine di nascita, affetto da un'incapacità permanente di gradoalmeno pari all'80%, o compreso fra il 50 e l'80% se il figliousufruisce di una collocazione in istituto per educazione speciale odi cure a domicilio.


    Il figlio non deve essere collocato inun istituto finanziato integralmente dall'assicurazione malattia,dallo Stato o dall'assistenza sociale.


    L'importo dell'assegno ammonta a €129,99 al mese. I figli affetti da un'incapacità di almeno l'80%permettono di accedere ad un'integrazione di assegno, il cui importovaria a seconda del bisogno o del grado di handicap. Per determinarel'importo dell'integrazione, la Commissione dei diritti edell'autonomia delle persone disabili (CDAPH) situa il figlio in unadelle sei categorie esistenti, in base a una tabella di valutazioneche tiene conto della necessità di cure del bambino, del costo dellecure e delle conseguenze economiche causate dall'handicap e/o delfatto che uno dei genitori riduce o interrompe la propria attivitàlavorativa per occuparsi del figlio e, infine, del ricorsoall'assistenza di terzi, retribuita.


    Gli importi mensili delle integrazionisono i seguenti:
    •prima categoria: € 97,49;
    •seconda categoria: € 264,04;
    •terza categoria: € 373,71;
    •quarta categoria: € 579,13;
    •quinta categoria: € 740,16;
    •sesta ed ultima categoria: importodella maggiorazione per l'aiuto di terzi, pari a € 1.103,08.


    Si può scegliere tra l'assegnosupplementare per l'educazione del figlio disabile e la prestazionecompensatoria dell'handicap (PCH), erogata dal consiglio generale eintesa a finanziare i bisogni connessi alla perdita di autonomiadelle persone disabili. Peraltro, l'assegno supplementare AEEH ècumulabile con il 3° elemento della prestazione compensatoriadell'handicap (PCH), volto a coprire le spese supplementari perrendere agibile l'abitazione, il veicolo o i trasporti.


    11) Assegno per l'inizio dell'annoscolastico


    L'assegno è subordinato a requisiti direddito e viene erogato per ogni figlio che frequenta la scuola dietà compresa tra i 6 e i 18 anni. L'importo varia a secondadell'età del figlio allo scopo di avvicinarsi al massimo alla spesarealmente sostenuta dalla famiglia.
    L'assegno è attribuito alle famiglie,o alle persone, che abbiano redditi inferiori ad un dato tetto (chedipende dalla composizione del nucleo familiare e del numero di figlia carico). è corrisposto una tantum ad agosto. Se i redditi delnucleo familiare sono inferiori al massimale d'attribuzione,l'assegno è erogato per intero. Se i redditi sono leggermentesuperiori al massimale d'attribuzione ed inferiori ad un secondoimporto fissato per decreto, viene erogato un assegno delladifferenza.
    L'importo (al netto della CRDS*)dell'assegno al tasso pieno per l'anno scolastico 2015-6 è pari a:
    •€ 362,63, per i figli dai 6 ai 10anni
    •€ 382,64, per i figli dai 11 ai 14anni
    •€ 395,90, per i figli dai 15 ai 18anni


    12) Assegno giornaliero di presenzaparentale (AJPP)


    L'assegno giornaliero di presenzaparentale è attribuito a qualunque persona abbia a suo carico unfiglio d'età inferiore ai 20 anni, affetto da una malattia o da unhandicap grave che renda indispensabile una presenza costante e cureimpegnative. Per accedere a tale assegno occorre interrompere, per unperiodo di tempo determinato, la propria attività e usufruire di uncongedo di presenza parentale. La cassa di assicurazione malattia diappartenenza sottopone a controllo medico il certificato del medicocurante attestante lo stato del figlio.


    L'importo dell'assegno giornaliero èfissato a € 42,97 (al netto della CRDS*) per il beneficiario chevive in coppia, e a € 51,05 per il genitore solo. è erogata perogni giorno di congedo, entro il limite di 22 giorni al mese.


    Il titolare dell'assegno usufruisce diun credito di 310 giorni di congedo, indennizzati su basegiornaliera, da ripartire su 3 anni in base ai bisogni diaccompagnamento del figlio.
    Se i redditi della famiglia sonoinferiori a un certo tetto, può essere erogato un supplemento spese(€ 109,90) dietro presentazione di apposita documentazione, sel'handicap o la malattia comporta spese d'importo pari o superiore a€ 110,45 al mese.


    13) Assegno d'abitazione familiare


    L'assegno costituisce una prestazionefamiliare volta a coprire, in parte, gli oneri di alloggio sostenutidalle famiglie. L'erogazione dell'assegno è subordinata a requisitirelativi alle caratteristiche dell'alloggio (superficie, salubrità),all'affitto e ai redditi della famiglia.


    14) Indennità di trasloco


    L'indennità di trasloco è assegnata,a determinate condizioni di reddito, alle famiglie che abbiano almenotre figli a carico e che, nel loro nuovo alloggio, conseguano ildiritto all'assistenza abitativa. L'importo dell'indennità ditrasloco è pari alle spese reali di trasloco entro il limite di unmassimale fissato al 240 % della base mensile di calcolo degliassegni familiari per le famiglie che hanno tre figli a carico, conuna maggiorazione del 20 % per ogni figlio in più. Esso ammonta almassimo a € 974,90 per tre figli, più € 81,24 per ogni figlio inpiù oltre a tre.
    ok questa è una prima presentazione, mancano tuttavia le coperture, qualche idea?
    (Gv 3, 20-21)
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  8. #2578
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    Predefinito Re: Partito Cristiano delle Famiglie

    Mi lascia un po' perplesso l'inclusione degli stranieri residenti.

  9. #2579
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    Predefinito Re: Partito Cristiano delle Famiglie

    Citazione Originariamente Scritto da Flaviogiulio Visualizza Messaggio
    Mi lascia un po' perplesso l'inclusione degli stranieri residenti.
    si spera che essendo residenti, siano in fase di integrazione, soprattutto se lavoratori
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  10. #2580
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    Predefinito Re: Partito Cristiano delle Famiglie

    La proposta di Haxel è molto dettagliata però attenzione: non dobbiamo presentare "proposte doppioni" ovvero se facciamo una proposta di legge dobbiamo proporre solo cose che non siano da noi già state presentate e approvate recentemente (ovvero nella scorsa legislatura)
    Ora nella mozione sulla legge finanziaria approvat la scorsa legislatura alcine delle proposte di Haxel sono già passate
    Leggete qua le parti in rosso
    LA CAMERA DEI DEPUTATI DI POL

    SU PROPOSTA DEL GOVERNO DI POL

    PRIMO MINISTRO
    C@SCISTA

    MINISTRO DELL’ECONOMIA
    RONNIE



    VISTA

    La recente promulgazione della Legge di Stabilità per il triennio 2016-17-18 approvata dalla Camera dei Deputati e dal Senato della Repubblica Italiana su proposta del Governo Renzi (L. 28 dicembre 2015, n. 208);


    CONSIDERATO


    Che per il bene del paese appare necessario modificare significativamente l’impianto strutturale del provvedimento, perseguendo, in particolare tre obbiettivi di sistema:

    1) USCITE: la riduzione drastica delle spese correnti attraverso economie di bilancio, selezionate con criteri politici, nel novero delle misure predisposte dal commissario Carlo Cottarelli;

    2) ENTRATE: calo strutturale della pressione fiscale, con specifico orientamento della diminuzione alla difesa della famiglia, indistintamente per tutte le categorie di contribuenti;

    3) INDEBITAMENTO E DEBITO: arresto dell’indebitamento e prima riduzione della dinamica del debito, tramite privatizzazioni con immediato impatto quantitativo e altre misure finanziarie, dal lato dell’offerta, idonee a risanare la struttura dei tassi d’interesse;


    ESPONE LE SEGUENTI MISURE CORRETTIVE


    Invitando il Governo Italiano, il Parlamento e i partiti ad attivarsi per modificare quanto prima la Legge di Stabilità per il triennio 2016, 2017, 2018 nel senso da esse descritto e secondo le allegate modalità, col fine di raggiungere i nuovi saldi di bilancio conseguenti all'intervento.


    1) GRUPPO DI MISURE RELATIVE AL PRIMO OBBIETTIVO
    – USCITE –

    Si propone di adottare la proposta della Commissione nazionale per la Spending Rewiew sulla razionalizzazione delle modalità di riscossione. Famiglie e imprese versano ora le tasse in banca e gli istituti di credito trasferiscono i fondi alla Banca d'Italia dietro il pagamento di provvigioni. Il Tesoro invece potrebbe aprire conti direttamente con le banche, risparmiando sulle provvigioni (La Commissione calcola almeno 0,4 Mld di risparmi annui).
    http://www.ilsole24ore.com/art/2014/...l?uuid=ABP7yz3

    Si propone di adottare la proposta della Commissione nazionale per la Spending Rewiew sulla riduzione delle spese per acquisto di beni e servizi della P.A. Gli acquisti effettuati dalle pubbliche amministrazioni unicamente su convenzioni Consip rispetto alla pluralità di convenzioni oggi esistenti comportano in media un risparmio del 24%, anche se la spesa presidiabile da Consip o altre centrali di acquisto è circa la metà del totale. Si può dunque conseguire un cambiamento strutturale sui nuovi contratti con una drastica riduzione del numero centrali appaltanti per acquisti sopra soglia (da 32.000 a massimo 30–40; Consip, regioni, città metropolitane). I risparmi calcolati dalla commissione ammontano a 7,2 Mld annui. http://www.infodata.ilsole24ore.com/...vizi-della-pa/

    Si propone, come misura iniziale, di adottare la proposta della Commissione nazionale per la Spending Rewiew sulla razionalizzazione delle Società partecipate.
    I soli costi amministrativi attuali delle partecipate sono attualmente di circa mezzo miliardo l'anno per la quota pubblica. Circa 0,3 Mld € di essi potrebbero essere risparmiati immediatamente con una rapida riduzione del numero delle partecipazioni.
    http://www.ilsole24ore.com/art/notiz...?uuid=ABLBsJiB

    Si propone, come misura successiva, di riprendere la proposta della Commissione nazionale per la Spending Rewiew sulla dismissione delle Società partecipate. Secondo la Commissione, se entro giugno 2016 si riducesse il numero delle partecipate da ottomila a mille, si otterrebbero in tal modo risparmi complessivi pari a 1 Mld nel 2016, e 2 Mld annui negli anni successivi. http://www.ilsole24ore.com/art/notiz...?uuid=ABLBsJiB

    Si propone di adottare la proposta della Commissione nazionale per la Spending Rewiew sulla riduzione delle retribuzioni dei dirigenti pubblici. La Commissione ha rilevato un eccesso in percentuale delle retribuzioni dei dirigenti pubblici italiani del 20 per cento rispetto a quelli degli altri paesi europei. Sembra equo pertanto proporre una riduzione del 12 per cento della retribuzione media dei dirigenti pubblici, per un risparmio complessivo calcolato dalla commissione pari a 0,5 Mld di euro a regime.
    I tagli di Cottarelli / Riduzione stipendi dirigenti (500 milioni)
    Tale riduzione, tuttavia, può essere ottenuta anche entro il 2016, agendo sulle retribuzioni variabili. In proposito si specifica che la riduzione dovrà insistere sui dirigenti che abbiano ottenuto minori risultati, da individuarsi imponendo l’obbligo a ogni dirigente di identificare almeno un 33% di dirigenti di grado inferiore che non abbiano raggiunto l’obbiettivo, superando il malcostume di attribuire comunque a ogni dirigente l’avvenuto raggiungimento dei risultati anche quando l’evidenza palpabile è che la P.A. ha enormi sacche di inefficienza. Eventuali risarcimenti dei danni a seguito di procedimenti giudiziari, anche se coinvolgenti la responsabilità solidale della P.A., saranno posti ex lege integralmente a carico del dirigente superiore che abbia mal selezionato tra quelli possibili il dirigente inferiore di minor attività.

    Si propone di adottare la proposta della Commissione nazionale per la Spending Rewiew sull’introduzione del pagamento elettronico e della fatturazione elettronica nei pagamenti dello stato, in sostituzione di quelli cartacei, e della razionalizzazione dei centri di elaborazione dati. La Commissione ha stimato risparmi quantificabili in 0,93 Mld derivanti dalla fatturazione elettronica, 1,3 Mld per il pagamento elettronico e 0,3 Mld dalla razionalizzazione CED (2,5 Mld). I tagli di Cottarelli / Dalla fatturazione ai pagamenti elettronici (2,5 miliardi)

    Si propone l'accorpamento delle questure e delle prefetture, in una prefettura unica per territorio. Secondo i dati del Ministero dell'Economia e delle finanze l’intero sistema delle prefetture italiane costa 0,5 Mld, di cui l'80% in oneri di personale (Ragioneria Generale dello Stato, La spesa delle Amministrazioni centrali dello Stato – Tavole statistiche 2008-2012). Si assume che unificando i due organi l’attuale intero costo complessivo delle prefetture possa essere abbattuto sia grazie al risparmio sulla spesa di affitti, manutenzioni e servizi delle attuali sedi monumentali delle prefetture (che sarebbero sostituite da quelle più modeste delle questure) sia grazie alla sostituzione dei vertici delle questure con quelli delle prefetture. I funzionari apicali delle questure, infatti, essendo dirigenti di polizia, saranno certamente ammortizzabili nella spesa per pubblica sicurezza, riducendo proporzionalmente i futuri concorsi di polizia, e d’altra parte, i prefetti sono in eccesso dell’80% rispetto al numero di sedi disponibili, possono quindi benissimo sostenere il doppio del lavoro, sostituendo i questori.

    Si propone l'abolizione del sistema di compensazione finanziaria del Servizio Universale Postale (0,25 Mld €) a Poste italiane. La misura è conveniente per la stessa società pubblica, ormai quotata per il 40%, alla luce dell’effetto nefasto che la permanenza di tali compensazioni provoca ai sensi della disciplina antitrust (cfr. il recente nuovo orientamento AGCM Tlc, l'Antitrust bacchetta Poste: apra agli altri operatori - Repubblica.it) secondo la quale l’Autorità antitrust potrebbe in prospettiva obbligare la società a mettere a disposizione i propri uffici a tutti i concorrenti in tutti i mercati diversi da quello postale (specialmente Bancario e Assicurativo, nei quali i ricavi, nell’ordine dei miliardi di €, sono molto maggiori di quelli postali), se perdurasse il sussidio.

    Si propone, infine, di eliminare il bonus di 500 per i diciottenni, che è una misura di spesa politica, inutile e diseducativa (1,5 Mld).

    Si propone di introdurre l'obbligo per le Aziende Sanitarie Locali di ogni regione di centralizzare gli acquisti di farmaci e forniture in un'unica centrale di spesa per tutte le ASL della regione, secondo prezziari min-max diversificati per singolo prodotto, decisi da ogni regione e comunicati alla centrale acquisti, che non siano non superiori né inferiori oltre il 25% alla media del costo storico nazionale dei 5 anni precedenti. L’intervento, in quanto misura di coordinamento nazionale di finanza pubblica, dovrà essere sottratto alle competenze regionali. In termini di sola spesa farmaceutica il risparmio previsto è di 12 Mld € (CeRM 2011, Saniregio2 http://www.quotidianosanita.it/alleg...ato2579952.pdf regione di riferimento per il benchmark nazionale: l’Umbria).

    Le coperture così reperite ammontano ad almeno 26,2 Mld per il 2016; 27,2 Mld per il 2017 e 27,2 Mld per il 2018.



    2) GRUPPO DI MISURE RELATIVE AL SECONDO OBBIETTIVO
    – ENTRATE –


    Si propone l’Introduzione del meccanismo del quoziente familiare, che consente di dividere il reddito ai fini IRPEF per il numero dei componenti del nucleo cui viene attribuito. Attualmente, in Italia, l'imposta sul reddito viene applicata all'insieme degli utili e redditi dei membri della famiglia fiscale composta dal contribuente stesso, dal coniuge, dai figli minorenni e da eventuali persone invalide conviventi. Con il quoziente, le quote verrebbero rideterminate in relazione al proprio ruolo e ai carichi di famiglia, dimodochè in una famiglia con un reddito complessivo di 30 mila € l'anno dove lavorino due persone, si paghino tasse come se ci fossero due redditi di 15 mila € ciascuno, abbattendo l’aliquota di riferimento. Il costo di tale misura si prevede in 20 Mld € annui secondo i dati della CGIA di Mestre (Il vero choc fiscale? Il quoziente familiare - IlGiornale.it).

    Si chiede che sia previsto nella legge un bonus bebè da 400 euro che scatta al settimo mese di gravidanza per ogni cittadina italiana, per tre mesi. E fino al terzo anno di vita del bimbo si chiede sia previsto un assegno mensile di altri 150 euro, per un importo complessivo di spesa atteso nel 2016 e nel 2017, sulla base della proiezione tendenziale delle nascite (509 mila annue) di 1,5 miliardi di €.

    Si propone di finanziare il bonus bebè attraverso l’aumento dell’imposizione fiscale sui giochi e videogiochi d’azzardo. Il gettito erariale dei giochi è attualmente di 7,9 Mld. Si propone di elevarlo di 1,5 Mld incidendo quanto di necessità sui soli giochi che si basano prevalentemente sulla fortuna e non sull'abilità.

    Si propone il blocco della tariffa sui rifiuti ai valori storici cosicchè l’imposizione fiscale per la raccolta comunale dei rifiuti stabilita dai comuni non possa superare i vecchi massimali dell'imposta sui rifiuti pagata nel 2012. Sulla base di un’entrata annuale di 10 miliardi nel 2015 (Salasso spazzatura, la Tari aumenta del 20% a 10 miliardi - Repubblica.it) e di un aumento tra il 2012 e il 2015 del 32%, si prevede un totale di 3 Mld € annui di minori entrate.

    Si propone altresì la sospensione ex lege della tariffa per i cittadini del 10% dei comuni italiani in cui il servizio di raccolta dei rifiuti funzioni maggiormente al di sotto delle reali esigenze, demandando alle regioni la fissazione del livello minimo e la verifica di funzionalità con l’obbligo di individuare ciascuna un numero di comuni peggiori complessivamente pari al 10% della popolazione regionale, ai quali imporre un commissariamento nazionale e uno sgravio per la popolazione, pari a 0,7 Mld €.

    Si propone l'eliminazione del pagamento del canone RAI, per un totale di 1,7 Mld € di minori entrate. I disavanzi dell’Azienda dovranno essere quindi coperti anno per anno a discrezione dell'azionista pubblico con il ricorso alla fiscalità generale, in un modo più trasparente che imponga al parlamento e consenta quindi ai cittadini di dibattere pubblicamente del costo del sistema RAI.

    Le misure così previste riducono le entrate di: 25,4 Mld € nel 2016, nel 2017 e nel 2018.


    3) GRUPPO DI MISURE RELATIVE AL TERZO OBBIETTIVO
    – INDEBITAMENTO E DEBITO–


    Il rapporto tra le misure del gruppo 1 e le misure del gruppo 2 consente di abbattere il deficit tendenziale annuo di 0,8 Mld nel 2016; 1,8 Mld nel 2017 e 1,8 Mld nel 2018 sulla base di misure correnti e di un elevato grado di sicurezza delle stime.

    Al di là di ciò, in ogni caso, si propongono ulteriori speciali misure straordinarie, fuori bilancio, negli allegati A e B.


    ALLEGATO A)
    PIANO DI DISMISSIONE DELLE PARTECIPAZIONI PUBBLICHE


    Si propone, in primo luogo, la cessione del residuo capitale azionario pubblico di Poste Italiane, partecipata in modesto attivo ma di eccellenti potenzialità sul mercato libero, che, sulla base delle dimensioni della quota e di un prezzo a un prezzo pari a quello dell'IPO iniziale della società, si assume possa determinare 5,7 Mld € di entrate aggiuntive destinate alla riduzione del debito pubblico.

    Si propone, in secondo luogo, una procedura di liquidazione accelerata delle partecipazioni in passivo, ulteriore e sussidiaria rispetto al piano Cottarelli: la cessione ex lege a base d’asta zero di ogni residua partecipata che riporti un bilancio negativo coeteris paribus. Tale metodo di individuazione e valorizzazione è concepito per assicurare un efficiente incentivo agli amministratori locali perché trovino offerenti, che consiste nel rischio di perdere senza alcun indennizzo lo strumento di spesa rappresentato dalla partecipata.

    La procedura, che si raccomanda di introdurre per legge come misura di coordinamento nazionale della finanza pubblica, consiste nei seguenti sei provvedimenti consecutivi:
    a) Blocco a far data dall'approvazione della misura delle tariffe dei servizi delle partecipate pubbliche e divieto di trasferimento della sede legale o mutamento dell'oggetto sociale;

    b) Indizione entro febbraio 2016 di un'asta aperta di durata trimestrale, con base d'asta euro "0", per qualsiasi partecipata non quotata che abbia riportato passività nel bilancio 2015, completamento della cessione all'aggiudicatario entro 30 giorni dalla chiusura dell'asta (costi amministrativi del trasferimento a carico dell'aggiudicatario). Gli introiti dell'asta sono interamente devoluti all'ente titolare della partecipazione;

    c) Accorpamento ex lege alla data del 1 luglio 2016 di qualsiasi partecipata pubblica passiva non aggiudicata per assenza di offerte alla partecipata pubblica attiva con la sede legale più vicina che operi nel medesimo settore, con contestuale attribuzione delle quote proporzionale agli enti pubblici conseguentemente partecipanti;

    d) In caso di ulteriore passività della conglomerata, indizione entro agosto 2016 di una nuova asta trimestrale per la conglomerata risultante, a base "0", secondo il punto "B". Gli introiti dell'asta sono interamente devoluti agli enti titolari della partecipazione;

    e) In caso di ulteriore mancato pervenimento di offerte, avocazione allo Stato alla data del 31 dicembre, senza indennizzo, della partecipazione dell'intera conglomerata;

    f) Con decreti del Ministro dell'Economia, a far data dal 1 gennaio 2017, cessione delle conglomerate passive pervenute al bilancio centrale dello Stato con procedura nazionale d'asta a base "0" e devoluzione degli introiti alla riduzione del debito pubblico;

    La misura, oltre a consentire una sterilizzazione di qualunque ulteriore futura perdita delle partecipate sopravvissute al piano Cottarelli, consentirebbe una valorizzazione delle partecipazioni ai fini dell’abbattimento del debito pubblico, allo stato in quantificabile, ma plausibilmente rilevante.


    ALLEGATO B)
    PIANO DI COMPENSAZIONE DEBITO - PATRIMONIO PUBBLICO


    Si ritiene ancora possibile annullare o perlomeno ridurre gli enormi e perduranti effetti della crisi dei titoli sovani del 2011 sul debito pubblico di lungo termine della nazione con un combinato di misure legislative e decisioni del Tesoro destinate a valorizzare immobili improduttivi da decenni dei quali lo Stato (in epoca di uffici digitali, di privatizzazioni e di abolizione della leva militare) più nulla sa che fare, conseguendo l'effetto di risparmiare preziosa liquidità evitando l'oneroso rimborso di quei titoli e dei loro esosi interessi, tramite la rinuncia dei titolari al rimborso di tale debito.

    Al momento il valore inventariale dei beni edificati di proprietà dello Stato ammonta a 59 Mld € (OpenDemanio ) e tale cifra (risultante spesso dal solo prezzo di acquisto storico rivalutato) è largamente sottostimata rispetto al valore di mercato reale di immobili nei centri storici italiani e in località suggestive, stimabile nell'ordine delle centinaia di miliardi. L'ammontare di titoli rinegoziati in condizioni di particolare stress di mercato dal governo italiano nel corso della crisi fu invece di circa 400 miliardi, una parte ignota dei quali in titoli derivati (cfr. audizione parlamentare 2015 Dott.ssa Maria Cannata).

    Si considera possibile la rinuncia dei possessori dei titoli di cui si tratta (della totalità o di parte di essi) alla restituzione del capitale e degli interessi o quantomeno a una componente di interesse pari allo spread tra i BTP italiani e i corrispondenti strumenti emessi dalla Rep. Federale di Germania negli anni di tensione finanziaria, solo nel caso in cui lo Stato offra loro una differente specie di titoli assistita da garanzie a tutela dal rischio default diverse e più solide del premio al rischio incorporato nel maggior saggio di interesse, e specificamente consistenti in beni reali aggredibili giudizialmente (immobili), che per l'insipienza del Governo Monti non furono proposte nell'anno in cui quei titoli furono emessi.

    Si ritiene altresì necessario per la fiducia dei sottoscrittori dell'offerta di scambio nell'operazione che tale conferimento a garanzia, essendo privo di tutela costituzionale (e.g. XIV emendamento della Costituzione degli Stati Uniti: "The validity of the public debt of the United States, authorized by law, including debts incurred for payment of pensions and bounties for services in suppressing insurrection or rebellion, shall not be questioned.", assente nella Costituzione Italiana) sia altrimenti tutelato in via sostanziale da possibili revoche di successivi governi, attesa la durata decennale o pluridecennale dei titoli.

    Specificamente si ritiene possibile concretizzare tale alternativa e necessaria tutela o tramite un emendamento costituzionale oppure tramite un divieto alla partecipazione di aziende italiane o sotto la giurisdizione italiana ai consorzi di valorizzazione degli immobili destinati a emettere i titoli sostitutivi, in modo da ricondurre il conferimento degli immobili al fondo sotto la specie delle obbligazioni verso l'estero, che è assistita da una sostanziale tutela diplomatica tale da escludere che il Governo italiano possa rifiutare di pagare quelle obbligazioni.

    D’altra parte ai fondi italiani potrebbe comunque essere consentito partecipare indirettamente ai consorzi sottoscrivendo con essi accordi economici per il collocamento interno degli immobili, dietro compenso, allo scopo di mantenere efficiente la valorizzazione giovandosi del know how immobiliare italiano sui beni in Italia e le potenziali destinazioni degli stessi, purchè la proprietà dei beni e la facoltà di emettere le obbligazioni restino sempre al consorzio estero;

    I consorzi di diritto straniero dovrebbero essere almeno due, quotati in mercati regolamentati europei, per trattare beni di natura omogenea, conferendo l'Italia in uno di essi i beni sprovvisti di qualsiasi vincolo amministrativo e nell'altro i beni che per la loro natura storica o monumentale o semi-monumentale richiedono speciali investimenti di valorizzazione e tempi più lunghi, e che confacciano il primo fondo a un mercato più libero e meno consapevole del diritto latino (Londra) e l'altro fondo a un mercato più regolamentato e di diritto latino (Francoforte).

    Si propone quindi di avviare per legge quanto prima, comunque entro l'anno 2016, con prosecuzione negli anni 2017 e 2018, un'operazione di scambio dei titoli del debito pubblico con il patrimonio immobiliare dello Stato, con lo scopo di annullare o ridurre i perduranti effetti della crisi dei titoli sovani del 2011 sul debito pubblico di lungo termine, consistente nei seguenti atti e provvedimenti:

    A) Introduzione entro dicembre 2017 (procedura di revisione, più eventuale referendum) del divieto costituzionale di ripudio del debito nell'articolo 42 della Costituzione Italiana, con un nuovo comma 4: "La validità del debito pubblico della Repubblica Italiana autorizzato dalla legge, inclusi i debiti per il pagamento di pensioni, per i pagamenti verso le imprese e le ricompense per il servizio militare prestato non potrà essere posta in discussione.";

    B) Indizione entro il maggio 2016 di un'asta semestrale aperta a operatori esteri quotati di qualsiasi provenienza per le quote di due costituendi consorzi per la valorizzazione del patrimonio pubblico italiano (CVPIL e CVPIF), nella forma di due fondi di gestione immobiliare, l'uno di diritto inglese quotato alla Borsa di Londra e l'altro di diritto germanico quotato alla Borsa di Francoforte, denominati "Fondo per la valorizzazione del patrimonio demaniale italiano non vincolato" (Londra) e "Fondo per la valorizzazione del patrimonio demaniale italiano vincolato" (Francoforte), con spese di costituzione e gestione ovviamente tutte a carico dei consorziati;

    C) Assegnazione per legge entro l'inizio dell'asta della totalità dei beni ai due fondi costituendi; prosecuzione dei contratti in essere sui beni fino alla scadenza naturale, e mantenimento dell'usufrutto allo Stato per le sedi di enti in essere, con contestuale previsione del rilascio entro il 2017 del 50% delle sedi ed entro il 2018 del 100% delle sedi, con esclusione delle sole sedi storiche di enti esistenti prima del 1945 edificate secondo progetti precedenti il 1944 e per le sole amministrazioni storicamente già esistenti prima quella data, con aggiunta della Corte Costituzionale e delle Regioni e sottratte le aziende pubbliche; divieto per lo Stato di ricomprare/riaffittare le sedi così cedute ai fondi, allo scopo di mantenere in mano italiana il pagamento dei nuovi fitti delle sedi dello Stato ed escludere speculazioni estere.

    D) svolgimento dell'asta per sei mesi e contestuale apertura di tutti gli immobili alle operazioni di perizia effettuate da qualunque partecipante all'asta e controperizia pubblica, con pubblicazione di aggiornamenti settimanali sugli aggiornamenti delle stime di mercato fino alla conclusione dell'asta delle quote. Conferimento del ricavato dell'asta al fondo stesso, per le spese operative.

    E) Assegnazione al conferente degli immobili di obbligazioni cedibili a terzi emesse con date di scadenza corrispondenti a quelle dei titoli del debito pubblico emessi a partire dall'inizio della crisi del debito sovrano col maggior tasso, pari a 118 miliardi di €, tratte sul fondo (stima minima dei rivalutazione del patrimonio + 50%) e clausola di rivalutazione fino all'80% dell'ulteriore valorizzazione eventuale degli immobili conferiti una volta che siano ceduti e ne sia accertato dunque il valore.

    F) Indizione di un'offerta pubblica per lo scambio delle obbligazioni a quel punto detenute dallo Stato con i "corrispondenti" (scadenza lo stesso giorno) titoli di debito emessi a partire dal 2011, nell'anno 2017, previo negoziato sulla percentuale di rivalutazione attesa, tramite asta aperta tra i possessori di tali titoli.

    G) in caso di incompleto swap dei titoli, successiva estensione a titoli emessi anche precedentemente, con aste destinate a tenersi nell'inizio dell'anno 2018

    H) in caso di incompleta vendita delle obbligazioni (probabile), successiva estensione ad offerte in liquidità, nell'anno 2018

    I) in caso di incompleta vendita delle obbligazioni, incasso dal fondo delle stesse, a scadenza, sperando che abbia venduto quanto poteva vendere

    J) nel corso di tutto il processo: annullamento di tutti i titoli ricevuti dai privati in cambio delle obbligazioni

 

 
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