Gelo di Maroni su Berlusconi candidato: ho altro cui pensare

[C@scista]

Pare che il nuovo leader della Lega Nord dopo la sostituzione di Bossi nella segreteria del partito, ovvero Roberto Maroni sia tutt'altro che entusiasta del anziano B e punti ad una Lega Nord che nel 2013 si presenta da sola. Del resto la rottura con il PDL è di fatto già una realtà da piu di sette mesi da quando il PDL sostiene insieme al PD e all'UDC lo stesso governo tecnico a cui la Lega si oppone

Berlusconi candidato, gelo di Maroni: «Ho altro a cui pensare» "Formattatori" critici - Il Messaggero

ROMA - Sulla candidatura di Berlusconi c'è anche la "freddezza" della Lega: «No, conoscendo l'uomo non mi stupisce per niente -ha replicato Roberto Maroni a chi gli ha chiesto del ritorno del Cavaliere -. Ma ho altre questioni di cui occuparmi ora. Prima del prossimo anno, ci sono tante cose di cui mi devo occupare» e le possibili alleanze «sono l'ultimo punto dell'agenda, per quel che mi riguarda».

[Alepk]

Non significa niente.
Secondo me è invece probabile che tornino insieme soprattutto se il centro sinistra si presenta come erede di Monti.

[von Dekken]

Berlusconi, oggi, è un candidato perdente.

[C@scista]

Non significa niente.
Secondo me è invece probabile che tornino insieme soprattutto se il centro sinistra si presenta come erede di Monti.

Il paradosso (abbastanza prevedibile visto che sia il PDL che il PD appoggiano insieme Monti) è che anche il vecchio si vuole presentare come l'erede di Monti

[Sardus Pater]

Il paradosso (abbastanza prevedibile visto che sia il PDL che il PD appoggiano insieme Monti) è che anche il vecchio si vuole presentare come l'erede di Monti

Silvio è defunto politicamente.
Al massimo si può parlare del ritorno dello zombie!
Comunque non credo che avrà un successo tale da poter monopolizzare l'opposizione e spartirsi la scena politica con i postcomunisti del PD.
Secondo me non va oltre il 15% dei voti, tanto più che continua sostenere l'azione politica del governo Monti insieme al PD.
Niente di male (anzi bene) per i suoi interessi personali, ma non credo che troverà molti consensi nei ceti produttivi (artigiani, tecnici e operai) tartassati dal governo Monti e, dopo l'adozione dei recenti provvedimenti nella P.A., tra gli impiegati pubblici.
Forse lo continueranno a votare solo le casalinghe e i pensionati, oltre che quella fascia di popolazione con redditi elevati salvaguardata dall'azione del governo Monti.

[Iannis]

Il paradosso (abbastanza prevedibile visto che sia il PDL che il PD appoggiano insieme Monti) è che anche il vecchio si vuole presentare come l'erede di Monti

E ci mancherebbe, visto che il governo Monti ha proseguito le riforme liberiste già in parte fatte dal cdx, non ha certo seguito il programma PD/CGIL. Ma ovviamente con peculiarità.
Alla fine la sua abilità starà, come anche quella di BErsani, nel fare un mix di montismo e populismo per il proprio elettorato.

[C@scista]

E ci mancherebbe, visto che il governo Monti ha proseguito le riforme liberiste già in parte fatte dal cdx, non ha certo seguito il programma PD/CGIL. Ma ovviamente con peculiarità.
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Forse (ma anche qui ci sarebbe da interrogarsi sulla coerenza dei berlusconiani di abrogare prima la tassazione sulla prima casa durante il loro governo nel 2008 e poi farla reintrodurre magggiorata dal governo tecnico) ma il punto è che è proprio il rivendicare l'eredità politica di Monti che crea il contrasto con la Lega Nord di Maroni che a quel programma si oppone (da qui la freddezza e il fastidio di Maroni sulla ricandidatura del vecchio B.)

[Iannis]

Forse (ma anche qui ci sarebbe da interrograsi sulla coerenza di abrogare prima la tassazione sulla prima casa e poi farla reitrodurla magggiorata dal governo tecnico) ma il punto è che è prprio il rivendicare l'eredità politica di Monti checrea il contrasto con la Lega che a quel programma si oppone

La politica non funziona con la logica matematica, ormai si sa, è il regno del possibile, soprattutto quando una legge elettorale costringe a fare coalizioni, e del resto il PD non si farà tali problemi a fare accordi con SEL, che pure si oppone a Monti.

[C@scista]

La politica non funziona con la logica matematica, ormai si sa, è il regno del possibile, soprattutto quando una legge elettorale costringe a fare coalizioni, e del resto il PD non si farà tali problemi a fare accordi con SEL, che pure si oppone a Monti.

Beh, ad essere sinceri anche il PD ha grossi problema con Vendola che ha dichiarato di rifiutare l'ingresso in una comune coalizione con il PD che includa l' UDC improntata all'eredità del "montismo".
In ogni caso per Berlusca c'è anche il grave problema che il segretario della Lega non è piu Bossi e Maroni non vede di buon occhio la leadership dell'anziano Berlusconi

[C@scista]

Maroni: mai più con il Cavaliere "Noi abbiamo rinnovato, loro no" - Repubblica.it

MILANO - Per Bobo Maroni il ritorno del Cavaliere pone un problema grande come una casa. Ai suoi lo dice così, il nuovo segretario della Lega, azzardando un parallelismo tra Berlusconi e Bossi: "Noi siamo stati coraggiosi, abbiamo avviato il rinnovamento e fatto tutto quello che dovevamo fare, senza tentennamenti". E ancora: "Sono un po' rattristato per la fine che Berlusconi ha fatto fare ad Alfano, a cui mi legano sentimenti di stima e amicizia; mi viene in mente una bellissima canzone di Paolo Conte: Descansate niño che continuo io". Insomma: ragazzo, fatti da parte. Invece Bossi lascia uno spiraglio: "Berlusconi candidato premier? Positivo se fa saltare Monti". Ma anche lui appare scettico: "Molto difficile una nuova alleanza col Pdl" (e "nessuna delusione" per il suo nome scomparso dal simbolo).
Ma i leghisti non ne vogliono proprio sapere. A pronunciare il fatidico "mai più" ecco il segretario lombardo Matteo Salvini: "Sono sicuro che non c'è un solo nostro elettore disposto a riscommettere sull'alleanza con Berlusconi; Silvio è il vecchio, se corre ancora lo fa senza la Lega". Maroni condivide, anche se in pubblico i toni virano più sul sarcastico: "Di nuovo in campo? Va bene...". In realtà Bobo non è affatto convinto che il passo avanti di Berlusconi sia definitivo. Pensa che tra qualche mese farà un altro colpo di scena, annunciando il nuovo candidato premier targato Pdl. Perché, è il ragionamento, "se avesse avuto davvero in mente di ricandidarsi l'avrebbe fatto a settembre, non adesso. In ogni caso io non sono affatto preoccupato, le alleanze sono l'ultimo dei miei problemi".
Nell'attesa la Lega si prepara a varare la sua proposta di riforma elettorale. Ci sta lavorando Roberto Calderoli, che domani presenterà il testo alla segreteria della Lega. E il giorno dopo il tutto sarà depositato al comitato ristretto del Senato. Ci sono due certezze, nell'ipotesi leghista che sostanzialmente ripropone il Porcellum riveduto e corretto: le preferenze e il premio di maggioranza da attribuire alla coalizione che vince, e non al partito che arriva primo.