Originariamente Scritto da
roundmidnight
Rispondendo ad entrambi. Con l'attuale sistema, non c'è alcun interesse a prendere un giovane ricercatore, seppure mostruosamente bravo. L'università non ha incentivi ad averlo, tanto i soldi li prende comunque. Il barone conserva il suo posto. Lo studente, sinora, non aveva interesse a discernere bene tra sedi universitarie e, ovviamente, sceglieva quella più vicina o più comoda.
Così, ora finanziamo, a pioggia e senza alcun riscontro, 100 sedi universitarie ed ogni nuova risorsa viene spalmata su troppe sedi, non apportando alcun beneficio.
Bisogna ridurre e accentrare le sedi, creare centri di eccellenza, finanziare non più le sedi ma gli studenti meritevoli e mettere in concorrenza le università, consentendo di assumere senza concorso ma anche di licenziare in caso di non raggiungimento degli obiettivi.
In quel modo, l'università ha tutto l'interesse a prendere un buon ricercatore. Perché quella sede avrà maggiori richieste, la ricerca migliorerà, gli studenti troveranno lavoro ecc.