Fame di terra...

[Regina di Coppe]

Quindi?
Aumenterà la produzione di cibo, gli africani non sono capaci di essere autosufficienti.


Chiamasi progresso.
Che pretendete?


Perchè prima erano benestanti?

Comprare, comprare, comprare... ma chi è che vende?
Chi è che sta togliendo la terra da sotto i piedi agli africani?
L'Africa è un continente ricco di risorse, ma chi le gestisce?
E' questo il problema.
Se l'Africa è povera vengono presi di mira gli stranieri che investono con i loro capitali privati; ma i governanti locali che fanno di utile per i loro popoli? Prendono accordi con imprese straniere, accordi utili alle aziende e ai governanti, ma cosa ci guadagna la popolazione?

Quanto alle terre gestite da privati, è opportuno considerare:

- i metodi di coltivazione sono biologici, oppure usano pesticidi velenosi?

- i lavoratori sono trattati con rispetto, i ritmi e tempi di lavoro sono sostenibili e la retribuzione è equa?

- i prodotti di quei campi vengono poi redistribuiti prima alla popolazione locale, e le eccedenze all'estero, oppure il contrario?

[Regina di Coppe]

E aggiungerei alla fame di terra anche la sete di acqua giacché è inutile avere la terra senza acqua funzionale all'agricoltura e alla vita degli animali uomo compreso.

L'Africa ha fiumi e laghi enormi, in confronto quelli italiani sono rigagnoli e pozzanghere.
Il problema è la gestione delle risorse idriche: occorrono sistemi di irrigazione su vasta scala.

[mirkevicius]

L'Africa ha fiumi e laghi enormi, in confronto quelli italiani sono rigagnoli e pozzanghere.
Il problema è la gestione delle risorse idriche: occorrono sistemi di irrigazione su vasta scala.

Occorre rispettare le proprie acque anche qui in Italia facendo ben attenzione a cosa si butta dentro. Purtroppo tutt'ora non sembra un problema interessante per chi ci governa.

[attila621]

Occorre rispettare le proprie acque anche qui in Italia facendo ben attenzione a cosa si butta dentro. Purtroppo tutt'ora non sembra un problema interessante per chi ci governa.

...azzz...le proprie acque, le loro acque, le nostre acque..e la solita incongruenza anche solo nel dire, "nostro vostro loro" l'arcano..
...azzz...il ciclo dell'acqua: si dice infinito...ma la qualità altra cosa, essa esula dal sano berla; che guarda caso uguale e indispensabile per tutti..
bianchi neri rossi gialli arancioni verdi azzurri blu e pitturati uomini Antichi recenti a Venire...etero gay liberi o schiavi, Ricchi o Poveri potenti e impotenti..

Essa risulta limpida trasparente chiara e fresca...azzz..."apparentemente sempre uguale oggi.."
ma tutto dipende da dove sgorga, quando e quanto lungo il suo viaggio, sopra o sotto le viscere della terra...
gia la terra, e come questa conformi anche in base alle sua stessa qualità intrinseca ai tempi e luoghi e al nostro calpestio...

Si deve o non si deve PRIVATIZZARE: permettetemi immensa risata: quasi immensa tanto quanto l'inganno..(nostra vostra loro..)

Ma poi a rifletter bene...quale l'inganno o il presunto tale: "se non un sano libero arbitrio di uomini seppur potenti "lungimiranti"
con deleghe immense a stabilir secondo modi e tempi...è vero solo il futuro dirà risponderà della scelta..."
Ma è pur vero che esiste un domani a scaturir dall'oggi dal ieri+ieri+ieri quasi il nostro vostro loro passato...REFLEX.

Mentre oggi a guardar bene: tutto e gia privatizzato: azzz...nostro vostro....loro..alzando le stime: tutti diventiamo più potenti..

L'Attila tristemente ride, più un ghigno alle sue labbra...mentre Destriero è Arco..più convinti..animale e oggetti..

[attila621]

azzz...una storiella, tantone siamo pieni..consulenze e deleghe..altri e altro..

Rif: la crisi parte da lontano, non solo un fattore economico..

ven ott 23, 2009 7:12 am

L’uomo a mille dimensioni

Un pastore fa la guardia al suo gregge, quando appare un SUV lussuoso, alla cui guida c’è un giovane con abiti griffati. L’uomo va dal pastore, dicendogli “Buon uomo, se indovino quante pecore ha, me ne regala una?” Il pastore guarda l’uomo, poi guarda le pecore e risponde: “Va bene”. Il giovane estrae un notebook di ultima generazione e lo collega via Internet a una versione NASA di una rete di satelliti, imposta dei dati che riempiono 60 fogli Excel e ricava un rapporto di 15 pagine. Si gira verso il pastore e gli dice: “Lei ha 586 pecore.” Il pastore stupito gli dà il permesso di prendere una pecora, che l’uomo carica nel portabagagli. A questo punto, il pastore chiede all’uomo: “Se io indovino che mestiere fa lei, mi rende la pecora?” il giovane acconsente e il pastore d’un fiato dice “Lei fa il consulente”. “Come ha fatto a indovinare?” chiede il giovane griffato. “Facile: primo, lei è venuto da me senza che io l’avessi invitato; secondo, mi chiede una pecora per dirmi ciò che già sapevo; terzo, lei non sa un ca…volo del mio mestiere, infatti ha preso il mio cane.”
Il tema che voglio approfondire è la qualità e responsabilità nelle “forniture” di consulenze, servizio prezioso in un contesto industriale in cui il nucleo vitale è formato dai seguenti ingredienti: responsabilità, informazione, innovazione, certificazione, normativa, durata, ristrutturazione, prove, controlli, globalizzazione e quant’altro, tutto a ritmo di stress. Ogni ingrediente richiede una specializzazione, e siccome non si può essere specialisti in tutto, occorre avvalersi di consulenti. Già, ma come faccio a sapere se il consulente sa distinguere una pecora da un cane…scusate…un Cad/Cam da un CNC? Oggi,abbiamo bisogno di un punto di riferimento in materia di tante cose.
Ecco, come appare la figura del consulente, un po’ invadente, orientato a scoprire nelle aziende ciò che la direzione non sa; se invece scopre ciò che già sa, tanto peggio. In un universo di fluttuazioni e biforcazioni, la consulenza si inserisce in modo naturale; viviamo in un mondo di scelte, di evoluzioni, di rivoluzioni; la tecnologia è qualcosa che si svolge davanti ai nostri occhi, alla quale non possiamo rinunciare. Forse nessuno aveva desiderato l’automazione spinta, ma il dialogo con il progresso ci impone una nuova visione del progresso stesso. Siamo sorpresi, perché il mondo è complesso, direi sempre inatteso, e per affrontare gli imprevisti spesso abbiamo bisogno del consulente. La dichiarazione dei redditi insegna. Alcune decine d’anni fa i nostri genitori dicevano che non avremmo dovuto più meravigliarci di nulla, eppure c’è chi si domanda se è il caso di spingere le frontiere sempre più oltre; la risposta è: come è possibile non farlo? Ed è una risposta prudente. La logica induce a pensare che si tratti di una cultura che durerà a lungo e che ci saranno sempre consulenti pronti a intromettersi nei nostri affari. Perché l’uomo è un animale capace di tante sorprese e vive in un periodo pieno di sorprese, di professioni specialistiche, quindi ha competenze limitate. Purtroppo, l’unica innovazione oscena da noi è quella della politica: grandi chiacchiere, ma nessuno vuole davvero mettere mano a progetti di riforma. Come mettere d’accordo l’uomo a mille dimensioni con schemi sociali, politici e scolastici fermi al passato remoto? Questa risposta, per esempio, si può cercare nella consulenza?


Voi che cosa ne pensate?

[attila621]

azzz...il ciclo naturale...e le differenti partenze...arrivi...e..il biologico oggi: NICCHIA..
Cara Regina: le propongo altri spunti, (ne faccia ciò che vuole: l'Attila fatica a slegare: correlazioni e "strane" simbiosi..

Rif: la crisi parte da lontano, non solo un fattore economico..

gio nov 19, 2009 9:23 am

Vediamo come lo sviluppo del capitalismo si è attuato in Italia e come la situazione si potrebbe evolvere in base alla teoria sopra espressa
(sviluppo simile ad altri paesi occidentali):

Consideriamo la fine della 2° guerra mondiale come un punto di inizio della storia moderna del nostro paese: "azz..del mondo.."
nessun eufemismo...quando affermo che il colonialismo ha solo cambiato faccia...modi..e le persone...

1950: inizio sviluppo economico
1970: l'industrializzazione fa perdere lavori nella produzione
1970: Si spostano i lavoratori nella pubblica amministrazione ed in imprese ed enti statali
1973: Inizia l'inefficienza del sistema, ed inizia l'aumento del debito pubblico
1990: Inizia la globalizzazione
1997: Inizia il controllo della spesa pubblica (per poter entrare in Europa)
1998: inizia ad aumentare li debito privato
2000: Aumenta la globalizzazione
2001: Il debito pubblico è legato al PIL dai parametri Europei
2001: Cresce il debito privato
2002: Riduzione del potere di acquisto
2003: Inizia la bolla immobiliare
2007: Inizia la crisi della borsa
2008: Inizia la crisi economica, primi lavoratori in cassa integrazione o licenziati
2008: Aumenta il debito pubblico e privato
2008-2009: Calo della produzione industriale
2009: Aumentano i lavoratori in cassa integrazione o licenziati
2009: Aumento del debito pubblico e riduzione del PIL e delle entrate fiscali
2010: Probabile crollo economia USA o inizio guerre, falsi attentati, ecc.. per tentare di evitarlo
2010: Aumento della disoccupazione e scoppio della bolla immobiliare in Italia
2010: Continua l'aumento del debito pubblico e la riduzione del PIL e delle entrate fiscali
2011: Riduzione di stipendi e pensioni
2012: Disoccupazione diffusa, riduzione dello stato sociale
2013: Rivolte sociali diffuse, aumento immigrazione
2014: Povertà diffusa, immigrazione di massa dai paesi africani
2015: Ristrutturazione sociale
2016: Stabilizzazione sociale
2017: Lenta ripresa industriale
2018: Inizio ripresa economica
2019: Livellamento dell'economia mondiale
2020: Mondo altamente competitivo governato da una oligarchia finanziaria
2021-2030: Distribuzione della ricchezza iniqua con pochi ricchi e molti poveri

Questo dovrebbe essere il trend, l'unica cosa che può cambiare è che le politiche monetarie, possono anticipare o posticipare gli eventi.
Si potrebbe anche evitare questo declino, se il capitalismo fosse contestato dai popoli mondiali e coloro che hanno accumulato enormi ricchezze, fossero costretti a ridistribuirle.
Ma quest'ultima cosa i governi e le oligarchie la faranno solo se costretti da popoli coesi ed uniti, cosa a mio avviso difficilmente realizzabile.

Dobbiamo stare anche attenti, perché ultimamente vengono fatte sempre più leggi che limitano la libertà individuale; non è da escludere che in caso di gravissima crisi economica, chi gestisce il potere possa operare scelte o agire con operazioni illegali in difesa dei propri interessi.
Si potranno avere guerre, falsi attentati terroristici, eliminazioni fisiche di massa utilizzando pandemie, ecc... qualcuno potrebbe già sapere che il Titanic (economia) affonda e senza dire nulla è già pronto sulle scialuppe (che non bastano per tutti).
Per chi gestisce il potere è più facile mantenerlo, se si agisce in uno stato di emergenza ( terroristica o sanitaria ecc..) che permetterebbe loro di agire attraverso leggi speciali in deroga alle leggi ordinarie.

Vedi: Rapporto NATO operazioni urbane anno 2020

Alcune azioni che a mio avviso, dovrebbero essere intraprese nei paesi sviluppati:

1) Limitare l'importazione di merci (max 20%) dai paesi a basso costo di mano d'opera, per rallentare il deflusso della ricchezza e rilanciare la produzione interna.
2) Non licenziare i lavoratori produttivi, ma quelli improduttivi (statali e parastatali in esubero), in modo di abbassare le tasse alle imprese ed ai lavoratori.
3) Informare i cittadini di quello che sta succedendo ed invitarli a contrastare la crisi.
4) Abolire la parte di debito pubblico derivante dall'interesse sull'emissione del denaro.
5) Smettere di disinformare ed inebetire le persone (abbiamo bisogno di persone capaci di produrre e consumare beni con intelligenza).
6) Ridistribuire la ricchezza.
7) Ridurre gli sprechi ed investire nelle tecnologie ecologiche.
8) Evitare opere faraoniche che non servono a niente.
9) Emettere una moneta non gravata da interesse.
10) Avviare la costruzioni di villaggi, comuni e piccole città autosufficienti.

In poche parole EFFICIENZA al massimo.

Visto che non possiamo impedire che le ricchezze a nostra disposizione si riducano, possiamo pero utilizzarle per costruire sistemi efficienti che ci costino meno e compensino la riduzione della nostra capacità di acquisto.

[attila621]

azzz...rimango provocatorio...
non seguite certi ragionamenti: potreste perdervi...
rispondiamoci a monosillaba...circospetti e attenti alla figura...alla sagoma...

L'Attila gorgheggia...e il tempo inesorabilmente passa per tutti...ma non per gli Highlander..cose vecchie.iaociao:

[Regina di Coppe]

azzz...una storiella, tantone siamo pieni..consulenze e deleghe..altri e altro..

Rif: la crisi parte da lontano, non solo un fattore economico..

ven ott 23, 2009 7:12 am

L’uomo a mille dimensioni

Il tema che voglio approfondire è la qualità e responsabilità nelle “forniture” di consulenze, servizio prezioso in un contesto industriale in cui il nucleo vitale è formato dai seguenti ingredienti: responsabilità, informazione, innovazione, certificazione, normativa, durata, ristrutturazione, prove, controlli, globalizzazione e quant’altro, tutto a ritmo di stress. Ogni ingrediente richiede una specializzazione, e siccome non si può essere specialisti in tutto, occorre avvalersi di consulenti.

Poiché nessuno sa tutto di tutto, ed essendo ogni questione complessa, occorre per ogni problema non un solo consulente il cui sapere è confinato in una materia, ma uno staff di persone ciascuno competente su argomenti diversi e che lavorino in team.
Infatti ogni re, presidente, capo di stato o di azienda, prima di prendere decisioni sia a livello locale che globale, ascolta il parere tecnico dei suoi consiglieri.
Si presume che, in un governo, siano i ministri i 'tecnici' esperti. Ma quando questi ministri non sanno che pesci pigliare e si rivolgono ad aziende di consulenza, le quali si avvalgono di 'esterni' per pareri che chiedono ad agenzie che si avvalgono di tecnici occasionali... Qui anziché moltiplicare le conoscenze si moltiplicano le spese... E non si sa poi chi sia il responsabile di che cosa, un continuo scaricabarile...

[Regina di Coppe]

Si deve o non si deve PRIVATIZZARE: permettetemi immensa risata: quasi immensa tanto quanto l'inganno..(nostra vostra loro..)

Attila, che intendi dire? Quale è la tua opinione in proposito?
Per approfondire l'argomento, sempre attuale, c'è una discussione a parte:

http://politicainrete.it/forum/cultu...i-privati.html

[Regina di Coppe]

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Chi vende le proprie risorse in cambio di denaro perde prima la propria indipendenza economica, e poi la ricchezza che ne deriva.



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