Giuseppe Provenzale
A proposito di #Aborto
Il diritto all'omicidio/aborto non è mai ammissibile in linea di principio da chiunque affermi di essere un difensore della Patria e del superiore bene comune rispetto allo pseudo diritto individuale, nemmeno agitando il vecchio spauracchio pannelliano degli aborti clandestini, che in caso di abrogazione della 194 potrebbero ritornare.
Chi sostiene questa tesi finge di dimenticare che i dati sul numero degli aborti clandestini diffusi dai Radicali erano falsi, avendo come fonte i Radicali stessi, gli unici a "conoscere" numeri di cui, proprio perché "clandestini", nessuno poteva certificare né verificare l'attendibilità.
Le cifre allora diffuse (1 milione di aborti e 25 mila donne morte l'anno a causa degli aborti non assistiti) si rivelarono dunque, seppure troppo tardi, palesemente false.
Nel primo caso, infatti, come ha dimostrato Antonio Socci nel 2008: "se si ipotizza un milione di aborti clandestini all’anno ne deriva un tasso medio di abortività (rapporto tra il numero delle IVG effettuate ogni 1000 donne in età fertile, tra i 15 e i 49 anni) in base al quale – alla fine – tutte le donne italiane avrebbero praticato nella loro vita almeno 2,8 aborti procurati clandestini.
E’ ovviamente impossibile".
Il secondo dato, poi, continua Socci, è smentito dall' Annuario Statistico del 1974: "Risulta infatti che le donne in età feconda (cioè dai 15 ai 45 anni) decedute nell’anno 1972, cioè prima della legge 194, furono in tutto 15.116. Anche ipotizzando che fossero morte tutte a causa di un aborto clandestino, chiaramente è un’ipotesi assurda, non sarebbero comunque 25.000! In realtà erano 409 le donne morte per gravidanza o parto, certamente molte meno (qualche decina) a causa di aborto clandestino".
Si trattava, quindi, di laida propaganda abortista, la stessa propaganda, non solo anticristiana, ma anche anti nazionale perché ostile all'idea stessa di famiglia, a cui oggi vorrebbe riportarci chi, pur dichiarandosi patriota, sostiene il diritto all'aborto assistito e gratuito, non accorgendosi, per altro, del ruolo fondamentale che la 194 ha svolto nel preparare quella sostituzione etnica contro cui pure dichiara di voler lottare.
Non è sbandierando la vecchia propaganda dei nemici d'Italia che si può salvare l'Italia; certo l'abrogazione di una legge e il solo divieto, dopo anni di liceità della strage di innocenti, non sarebbero sufficienti: sono necessari sostegno concreto alla natalità e autentica rivoluzione culturale, ma non può essere parola d'ordine di un movimento rivoluzionario e patriottico quella del diritto all'omicidio del più debole e indifeso tra gli italiani: il bambino nel grembo della madre.