Come certamente saprete, ancora negli anni '30 del XX secolo vivevano fuori dai confini della Germania diversi milioni di tedeschi, e si badi non solo nelle aree che erano appartenute al II Reich (o, come nel caso dei Sudeti, all'Austria) ma anche in aree molto lontane (come nel Volga, dove avevano una loro repubblica poi cancellata da Stalin), vi erano forti gruppi in Transilvania (chiamati "sassoni"), nei paesi baltici, in Ungheria (Budapest nel XIX secolo era a maggioranza germanofona, e chi non parlava tedesco parlava jiddisch), i fatti della 2GM hanno cambiato radicalmente (e tragicamente) queste realtà, speso risalenti al medio evo e sorte per iniziativa dei re locali che invitavano questi coloni nei loro territori.
Ecco, mi sembra che l'Italia (a parte le regioni della costa orientale adriatica, ma qui bisogna distinguere tra quelli che potevano essere davvero italiani ivi giunti e quanti fossero locali di cultura italiana) non abbia avuto un fenomeno del genere (so che esiste una piccola minoranza italiana nella Slavonia, o che vi è una in Romania) ma nulla), ai re medievali a quanto pare non interessava molto invitare nelle loro terre degli italiani (anche se probabilmente loro li avrebbero definiti "lombardi" o qualcosa del genere).
Secondo voi perché un fenomeno del genere non s'è verificato?