Il mercato non si autoregola mai, compete e basta

[italicum]

Scusami da non ho capito. I bancari, quelli delle assicurazioni e delle agenzie interinali sarebbero dei "privilegiati" ?... Non capisco. Un bancario, ammesso e non conceso che abbia un contratto a tempo indeterminato, guadagna grosso modo come un impiegato della Fiat, ed ha garanzie contrattuali quasi zero. Monte Paschi o altra Banca decide un ridimensionamento ?...ok, 5000 a casa.
Le assicurazioni ?... ma sai chi lavora nelle assicurazioni, o chi è il proprietario di un'agenzia assicurativa ?... Forse tu parli di banchieri o azionisti di maggioranza delle assicurazioni ?.... scusami, chiarisci il concetto, grazie. :giagia:

mah, cerchiamo di capirci.
non so te, ma io sono un disoccupato/precario, ormai superato i 29 anni e lavoro quando capita, nonostante una buon esperienza, diversi lavori fatti (e mai nessuna lamentela), un buon livello di studio e, forse è la pecca più grave, nessun paparino importante o paraculo (puoi immaginarti cosa significhi essere stato 'non di sinistra' -anche se in realtà sono più di sinistra io di tanti ex-comunistelli da liceo che ora fanno i team leader bastardi in call center di amici di papà- in una città come Bologna).

partendo dal fatto che, in un epoca come questa, e leggiti i dati Istat, i posti a tempo indeterminato sono ormai neanche il 20% del totale, certe categorie possono essere considerate come 'privilegiate', e non senza una ragione.
nno so dove vivi tu, ma dove abito io, per entrare in banca a lavorare, come impiegato, devi avere un bel calcione nel sedere, te lo garantisco!
quantomeno avere già un parente all'interno.
se non è un privilegio questo, allora non lo è nessuno! quanto ai licenziamenti, visto che parli ad uno che si fa almeno 6/7 mesi a casa all'anno (senza sussidio), come tanti altri, forse forse un impiegato di banca - e spesso mi capita di vedere gente che ha solo la 5 superiore, oltre al famoso paraculo - posso considerarlo un privilegiato.

secondo, le carogne delle agenzie interinali: non ho la benchè minima idea se conosci o meno l'ambiente (se non lo conosci ti consiglio di frequentarlo: se davvero hai bisogno di lavorare, capirai di cosa parlo!), ma di sicuro non posso assolutamente considerare delle poveracce quelle merde (in genere, a parte quelle che fanno lo stage, tutte assunte a tempo indeterminato) che decidono della mia vita in base alle loro personalissime impressioni: quando vai si viene trattati come spazzatura (solo quando hanno bisogno loro allora sfoderano un sorrisetto fasullo), sanno tutti che i primi ad essere scelti sono i loro amici e magari qualche 'figo' (le hai mai viste? fidati!), le loro conoscenze e competenze sono quasi sempre infime, e passano la maggior parte del loro tempo a cercarsi qualcosa per loro!
prova poi, in ottica di flessibilità, a cercarti tu un altro lavoro: da quel momento sei segnato e difficilmente ti daranno un altro lavoro!

terzo, gli assicuratori: ovvio che non parlo degli assicuratori presi un tanto al kilo con partita iva e sussidi quando capita (ossia mai), ma mi riferisco a certi volponi che gestiscono le agenzie e pure di certi assicuratori volponi che fregano tutti quelli che possono, specie se anziani. mai avuto a che fare con loro? buon per te.

[Les Paul]

Adesso ho capito cosa intendevi, ma da come lo avevi scritto non riuscivo a capire. Intanto ho un figlio laureato, sposato e precario da 4 anni, con 4 o 5 mesi di lavoro all'anno, e senza alcun sussidio, se non quello del papa' (cioè io) e della mamma. Lavori in nero, in grigio, saltuari, irregolari, co co co, a partita iva, senza iva, senza niente ec..... li conosco tutti, ma proprio tutti.

Per quanto mi riguarda sono in pensione da 5 anni, ed ho lavorato per 39 anni, riuscendo a laurearmi, a sposarmi ed avere 3 figli tutto insieme qualche anno fa. La vita la conosco un pochino, cosi' come conosco un pochino tutte le forme di sfruttamento ed imbastardimento del lavoro di cui parli nel tuo post.

Grazie per il chiarimento. :giagia:

[Avanguardia]

mah, cerchiamo di capirci.
non so te, ma io sono un disoccupato/precario, ormai superato i 29 anni e lavoro quando capita, nonostante una buon esperienza, diversi lavori fatti (e mai nessuna lamentela), un buon livello di studio e, forse è la pecca più grave, nessun paparino importante o paraculo (puoi immaginarti cosa significhi essere stato 'non di sinistra' -anche se in realtà sono più di sinistra io di tanti ex-comunistelli da liceo che ora fanno i team leader bastardi in call center di amici di papà- in una città come Bologna).

partendo dal fatto che, in un epoca come questa, e leggiti i dati Istat, i posti a tempo indeterminato sono ormai neanche il 20% del totale, certe categorie possono essere considerate come 'privilegiate', e non senza una ragione.
nno so dove vivi tu, ma dove abito io, per entrare in banca a lavorare, come impiegato, devi avere un bel calcione nel sedere, te lo garantisco!
quantomeno avere già un parente all'interno.
se non è un privilegio questo, allora non lo è nessuno! quanto ai licenziamenti, visto che parli ad uno che si fa almeno 6/7 mesi a casa all'anno (senza sussidio), come tanti altri, forse forse un impiegato di banca - e spesso mi capita di vedere gente che ha solo la 5 superiore, oltre al famoso paraculo - posso considerarlo un privilegiato.

secondo, le carogne delle agenzie interinali: non ho la benchè minima idea se conosci o meno l'ambiente (se non lo conosci ti consiglio di frequentarlo: se davvero hai bisogno di lavorare, capirai di cosa parlo!), ma di sicuro non posso assolutamente considerare delle poveracce quelle merde (in genere, a parte quelle che fanno lo stage, tutte assunte a tempo indeterminato) che decidono della mia vita in base alle loro personalissime impressioni: quando vai si viene trattati come spazzatura (solo quando hanno bisogno loro allora sfoderano un sorrisetto fasullo), sanno tutti che i primi ad essere scelti sono i loro amici e magari qualche 'figo' (le hai mai viste? fidati!), le loro conoscenze e competenze sono quasi sempre infime, e passano la maggior parte del loro tempo a cercarsi qualcosa per loro!
prova poi, in ottica di flessibilità, a cercarti tu un altro lavoro: da quel momento sei segnato e difficilmente ti daranno un altro lavoro!

terzo, gli assicuratori: ovvio che non parlo degli assicuratori presi un tanto al kilo con partita iva e sussidi quando capita (ossia mai), ma mi riferisco a certi volponi che gestiscono le agenzie e pure di certi assicuratori volponi che fregano tutti quelli che possono, specie se anziani. mai avuto a che fare con loro? buon per te.

Se a Bologna le cose stanno così, in Sardegna siamo senza speranza, perchè qui è difficile trovare occupazione anche nel caso hai conoscenze: ci sono figli, fratelli, di imprenditori, direttori di banca, persino di qualche assessore regionale, che non si riesce a sistemare.

[italicum]

Adesso ho capito cosa intendevi, ma da come lo avevi scritto non riuscivo a capire. Intanto ho un figlio laureato, sposato e precario da 4 anni, con 4 o 5 mesi di lavoro all'anno, e senza alcun sussidio, se non quello del papa' (cioè io) e della mamma. Lavori in nero, in grigio, saltuari, irregolari, co co co, a partita iva, senza iva, senza niente ec..... li conosco tutti, ma proprio tutti.

Per quanto mi riguarda sono in pensione da 5 anni, ed ho lavorato per 39 anni, riuscendo a laurearmi, a sposarmi ed avere 3 figli tutto insieme qualche anno fa. La vita la conosco un pochino, cosi' come conosco un pochino tutte le forme di sfruttamento ed imbastardimento del lavoro di cui parli nel tuo post.

Grazie per il chiarimento. :giagia:

mi spiace per tuo figlio, purtroppo questa è la realtà. e ho l'impressione che non abbiamo ancora visto tutto.
io ho paura, veramente paura, poi, a pensare cosa mi potrà capitare quando avrò da 40 anni in su.
sarò emarginato e, consumando poco per volta tutto quello che ho, prevedo un futuro da povero e solo, mentre già oggi il 70% delle risorse (già di per se scarse) per lo Stato Sociale vanno agli immigrati, che in tal modo ti fottono due volte: ti rubano il lavoro (supportati in questo dalle politiche interessate degli industriali) e poi, grazie a regole antiquate e lasciate così apposta da politicanti collusi col sistema mondialista, si pappano un numero crescente di risorse, lasciando legioni di locali a ZERO!

per questo provo fastidio, molto, a vedere gente/camerati che pensano tutto il tempo a cose che capitano migliaia di km lontani dalla nostra Nazione e poi, magari, se ne fottono di temi come la precarietà, la disoccupazione, la disperazione crescente di connazionali, fermi sempre e solo alla moda (gli anfibi del cazzo e così via), allo stadio, alla palestra e a tutti quei fronzoli da sottocultura che rappresentano la quasi totalità dell'impegno politico di molti.
in questo, 1000 volte meglio la sinistra radicale.
probabilmente è per questo che poi, che quando si va ad elezioni i consensi dei cosidetti partiti/movimenti nazionali sono da prefisso telefonico!

[Gianky]

mi spiace per tuo figlio, purtroppo questa è la realtà. e ho l'impressione che non abbiamo ancora visto tutto.
io ho paura, veramente paura, poi, a pensare cosa mi potrà capitare quando avrò da 40 anni in su.
sarò emarginato e, consumando poco per volta tutto quello che ho, prevedo un futuro da povero e solo, mentre già oggi il 70% delle risorse (già di per se scarse) per lo Stato Sociale vanno agli immigrati, che in tal modo ti fottono due volte: ti rubano il lavoro (supportati in questo dalle politiche interessate degli industriali) e poi, grazie a regole antiquate e lasciate così apposta da politicanti collusi col sistema mondialista, si pappano un numero crescente di risorse, lasciando legioni di locali a ZERO!

per questo provo fastidio, molto, a vedere gente/camerati che pensano tutto il tempo a cose che capitano migliaia di km lontani dalla nostra Nazione e poi, magari, se ne fottono di temi come la precarietà, la disoccupazione, la disperazione crescente di connazionali, fermi sempre e solo alla moda (gli anfibi del cazzo e così via), allo stadio, alla palestra e a tutti quei fronzoli da sottocultura che rappresentano la quasi totalità dell'impegno politico di molti.
in questo, 1000 volte meglio la sinistra radicale.
probabilmente è per questo che poi, che quando si va ad elezioni i consensi dei cosidetti partiti/movimenti nazionali sono da prefisso telefonico!

Beh insomma, non è che la sinistra radicale pensi molto ai soggetti che dici tu, anzi mi sembra proprio il contrario, tantè che è anche essa vicino a percentuali da prefisso telefonico.

[Freezer]

Se a Bologna le cose stanno così, in Sardegna siamo senza speranza, perchè qui è difficile trovare occupazione anche nel caso hai conoscenze: ci sono figli, fratelli, di imprenditori, direttori di banca, persino di qualche assessore regionale, che non si riesce a sistemare.

Io sono di Modena e posso dire che la situazione è come la descrive Italicum , la vita si farà dura in queste zone che fino ad ora hanno conosciuto un benessere sopra la media, molto di quello che è stato costruito è stato costruito su fondamenta poco solide, vedesi la classica società borghese occidentale che di coscienza dei veri processi storici in atto non ne capisce nulla.

[italicum]

Beh insomma, non è che la sinistra radicale pensi molto ai soggetti che dici tu, anzi mi sembra proprio il contrario, tantè che è anche essa vicino a percentuali da prefisso telefonico.

nno sto parlando della 'sinistra radicale' da salotto, dei vendola, bertinotti & co, buoni solo a fare parole e a parteggiare per i cocchi del sistema, immigrati e gay.

sto parlando di certa sinistra, sicuramente ultraminoritaria, stradaiola e spesso eretica, che è attiva in maniera 'pratica' su tutti questi temi (si pensi a San Precario, o agli attacchi fisici alle agenzie interinali) e che se non fosse per la loro intima adesione, alfine, alla globalizzazione (altermondialismo), specie nel supporto agli immigrati, che li squalifica come possibile alternativa possibile.

cosa che nel campo 'nazionale' te la scordi, a parte certe sparate buone solo per un volantino e la fuffa propagandistica a cui non fa MAI seguito un attivismo coerente (a parte l'interessante e meritevole attivismo degli Autonomi Nazionalisti in questi campi, contro la precarietà, le delocalizzazioni, il capitalismo, gruppo che ammiro proprio per questo!).
e pensare che i veri 'no-global' dovrebbero essere proprio i nazionalisti, se solo riuscissero a capire l'importanza della lotta radicale al capitalismo e alla globalizzazione!

[italicum]

Io sono di Modena e posso dire che la situazione è come la descrive Italicum , la vita si farà dura in queste zone che fino ad ora hanno conosciuto un benessere sopra la media, molto di quello che è stato costruito è stato costruito su fondamenta poco solide, vedesi la classica società borghese occidentale che di coscienza dei veri processi storici in atto non ne capisce nulla.

concordo. se non si cambia registro - cosa di per se impossibile, visto che non si riescono a mettere a fuoco correttamente i cambiamenti strutturali in atto (tutti continuano a pensare ad una crisi passeggera:giagia si prospetta un futuro da incubo!