Che il PPD, Partito Proto Democristiano (© Kobra), debba ancora ritenersi un partito di sinistra pensiamo che parecchi, anche fra gli stessi militanti di quel partto, abbiano più di qualche dubbio.
L'impressione è quella di un partito che affonda le sue radici in un passato lontano, che nel corso degli ultimi 20 anni ha cambiato più volte la sua facciata e i suoi obiettivi tradendo il suo elettorato originale ma mantenendo praticamente intatto il suo apparato e la sua nomenklatura nella ricerca esasperata di conservare e mantenere il potere o, almeno, quella parte di potere che di volta in volta gli è stata concessa.
Ora, il partito di Gargamella, a dar retta ai sondaggisti, è anche il primo partito italiano e questo non da oggi ma almeno ad un anno a questa parte ben prima della "caduta" di Berlusconi.
Sul come abbia gestito e stia gestendo questa superiorità non è cosa che ci interessi perché la domanda fondamentale, cui avremmo piacere rispondessero soprattutto i militanti pipiddini, è questa:
Cosa ne pensate di un partito che dopo tre anni e mezzo di opposizione feroce, nonché del tutto legittima, nel momento in cui cade l'ultimo ostacolo, quello ritenuto insormontabile, nel momento in cui sta per raggiungere il frutto più bello e più alto e gli basta solo allungare la mano per prenderlo... in quel momento decide di scendere dalla scala e vi rinuncia?
Se qualcuno volesse rispondere, raccontandoci la panzana dello "spirito di servizio", gli chiederemmo anche di dimostrarlo con argomentazioni credibili; ma siamo quasi sicuri che nessuno sosterrà una cosa simile.
Una buona domenica a tutti dal Kobra.