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dedelind
Cosa succede se aumenti il prezzo delle sigarette?
29/07/2012 - A chi voleva coprire i buchi di bilancio con i soldi dei fumatori Libero spiega cos'è successo
Cosa succede se si aumenta il prezzo di un bene in maniera significativa e a più riprese in due anni? Funziona la tattica di aumentare il prezzo di un bene per coprire un buco nel bilancio dello Stato? La risposta a questa bella domanda la dà Antonio Castro su Libero, che spiega per filo e per segno:
Tra gennaio e giugno le vendite di tabacchi lavorati hanno messo a segno un calo del 9%. Detta così sembra che qualche campagna contro il tabagismo abbia sortito l’effetto sperato. E invece no. Nei giorni scorsi al ministero del Tesoro i dati (per ora riservati) trasmessi dall’Amministrazione monopoli (Aams) hanno suscitato un certo allarme. Nel 2011 dalla vendita di sigarette, sigari e tabacchi trinciati, l’Erario ha incassato la bellezza di 14 miliardi (tra accise e Iva).
Solo che c’è un problema:
Una voce di bilancio importante che viene adoperata come un bancomat per coprire un po’ di tutto (dal finanziamento della banca sinfonica alla copertura per gli esodati). Solo che sembra essere stata raggiunta la soglia massima di tassazione portando il prezzo del pacchetto oltre i 5 euro si è anche ridata vita al contrabbando in grande stile. Nel 2011 sigarette illegali (contraffatte nel marchio ma anche nei tabacchi) hanno sottratto al fisco un gettito (sotto) stimato in 500 milioni. È attendibile la stima che nel 2012 – complice un mutamento dei consumi – il gettito per il fisco possa scendere pericolosamente di oltre 1,5 miliardi.
Insomma, alla fine lo Stato rischia di guadagnarci di meno. Geniale, no?
Cosa succede se aumenti il prezzo delle sigarette?