Il mito della prosperità in tempo di guerra

[Phileas]

Qualsiasi sia il motivo della crisi l'effetto economico è un calo della domanda, calo della domanda che rende negativo l'outlook di ogni investimento privato (in un sistema chiuso è così e in caso di crisi globale non ha senso ragionare per sistemi aperti).

In sostanza sulle strategie di lungo termine si può discutere (hai fatto un esempio molto particolare) su quelle di breve termine c'è poco da dire: la strada percorribile è solo quella

ma noi viviamo nel lungo termine

[Perseo]

Le risorse che spendi per ricostruire le avresti potute utilizzare per costruire cose in più.Distruggere non è mai conveniente.

Ma non si può costruire in più all'infinito.
Quando il mercato è saturo distruggere le cose degli altri per potergliele rivendere dopo diventa conveniente, ammesso di vincere.

Se no non si spiegherebbe la politica degli americani dal 1940 a oggi.

[Hermes]

Ma non si può costruire in più all'infinito.
Quando il mercato è saturo distruggere le cose degli altri per potergliele rivendere dopo diventa conveniente, ammesso di vincere.

Se no non si spiegherebbe la politica degli americani dal 1940 a oggi.

Perché non si può?
Considera che io ho usato il termine costruire come sinonimo di investire.

Il mercato non può essere saturo.Un mercato può esserlo.Può esserci sovrapproduzione di un bene,mica di tutti i beni.
La domanda complessiva non può essere inferiore all'offerta complessiva,se non per brevi periodi.

[00_Void]

Ma non si può costruire in più all'infinito.
Quando il mercato è saturo distruggere le cose degli altri per potergliele rivendere dopo diventa conveniente, ammesso di vincere.

Se no non si spiegherebbe la politica degli americani dal 1940 a oggi.

Una spiegazione abbastanza convincente della politica americana del dopoguerra imho è questa:
ZCommunications | Free Market Capitalism and the Pentagon System by Donald M. Ferguson | ZNet Article