Ultima modifica di Spirdu; 02-08-12 alle 01:58
Ah è per questo a Portella della Ginestra i prodi indipendentisti seccarono qualche contadino che protestava contro il latifondismo. Il bello è che la menate con O'Garibbbaldo al servizio della massoneria inglese, quando furono proprio gli inglesi ad elaborare piani per l'indipendenza della Sicilia. Furbissimo, dai continuate a votare Lombardo, che il posto da forestale a spese del resto d'Italia è il massimo a cui potete aspirare.
Infatti, non sai un cazzo e straparli. Gli inglesi elaborarono cosa? Il Cis del settembre 1942, quando ancora dello sbarco non c'era nemmeno l'ombra? La lotta armata contro lo stato italiano, già sottomesso? Che cosa ne entrava agli inglesi della concessione dello Statuto Siciliano? Mi sai rispondere?
A Portella della Ginestra, si presume sia stato Giuliano ad aprire il fuoco. Ma cosa avrebbe a che fare con gli indipendentisti? La lotta armata dell'Evis si era già esaurita con l'assassinio del Comandante Canepa, e Salvatore Giuliano era solo un utile idiota da incastrare. Poi il fatto che avesse delle confuse idee separatiste (come all'epoca tutti in Sicilia, tra l'altro), lo rendeva il capro perfetto, per al contempo screditare anche il legittimo movimento indipendentista.
Io non la meno per Garibaldi, perchè i Siciliani in parte lo appoggiarono nell'invasione. Fu però un bieco errore, poichè volendosi sottrarre da una tirannide, inconsapevolmente se ne passò ad un'altra. Le promesse erano ben altre.
Il movimento indipendentista in Sicilia è stato molto complesso c’erano più linee politiche e interessi diversi, forze conservatrici e progressiste e si presenta anche qualche incongruenza storica.
Antonino Varvaro, per esempio, era un indipendentista filocomunista, che poi militò nel partito comunista ma lo si vuole anche referente di Giuliano che aderì al movimento separatista facendo parte dell’ Evis. Varvaro poi distaccandosi dal Mis fondò un altro movimento che però non ottenne sufficienti consensi.
I retroscena della strage di Portella della Ginestra rimangono inspiegati, pur nelle varie versioni.
Solo mesi dopo si attribuì a Giuliano l’ eccidio mettendo in relazione il bandito con la mafia.
Il movimento indipendentista fu in ogni caso duramente represso, esponenti furono mandati al confino, sono noti anche casi di violenze e torture.
Un’equivalente dura repressione non mi è noto ci sia stata per la mafia dall’unificazione in poi, neppure nel periodo fascista, dove è vero che dei mafiosi furono confinati, ma si svolse più una repressione contenuta, di tipo apparente.