Originariamente Scritto da
Grifo
Riprendo il titolo e l'articolo di Sallusti su Il Giornale, di ieri 3 agosto. E' l'unico quotidiano che ha affontato di petto la situazione, evidente da giugno, ma che è stata certificata alla riunione della BCE di ieri.
Ha vinto la Germania, hanno perso l’Ita*lia, l’Europa, l’euro. Ha perso Monti, portato a spasso per mesi dai tedeschi con false promesse, ha perso Mario Dra*ghi che, come capo della Banca Centrale, si è dovu*to inchinare al volere della Merkel. Le conclusioni del decisivo vertice di ieri sono, in sintesi, queste: i poteri d’intervento diretto della Banca Centrale re*stano quelli attuali, cioè quasi zero; gli Stati in diffi*coltà che vorranno accedere agli aiuti dovranno di fatto rinunciare alla sovranità e accettare nuove im*posizioni e sacrifici decisi tra Bruxelles e Berlino.
QUARTO REICH - IlGiornale.it
Su questo tema stiamo appunto dibattendo da mesi, divisi fra Risorgimentali e Austriacanti, i primi sempre più contrari ad una perdita di sovranità che ci relega via via ai piani bassi della costruzione europea (con tutte le conseguenze economiche del caso) e i secondi invece entusiasti della futura buona amministrazione di Cecco Peppe (di cui si propongono in qualche modo come mandatari)
Finora, e da oltre un decennio, sono state accettate tutte le richieste della "Europa" (comprese ratifiche a spron battutto di trattati neppure discussi) ma il risultato è deprimente: picchiata stabile di economia e welfare, accelerazione della picchiata con la recessione degli ultimi mesi, proponimenti di continuare e accelerare per questa via con prospettiva greca e spagnola.
Lasciamo perdere gli Austriacanti che sembrano entusiasti, ma dal centrodestra a questo punto ci si aspetterebbe una presa di coscienza e soprattutto una presa di posizione: non è affatto giustificato che per il piacere di continuare a farsi prendere a cartate di cacca in un posto di quarta fila della Bundesbank si continui a mostrare acquiescenza e sbandierare inutili proposte di cui proprio non frega niente a nessuno (vedi l'elezione diretta del Capo dello Stato o la vendita delle caserme vecchie)
Promettere promettere promettere che una volta vinte le elezioni si attaccherà Berlino con piglio napoleonico sarebbe una buffonata che terrà gli elettori lontano dal PdL come da una tana di puzzole.
Per cui è adesso, ci si aspetta l'agire adesso, chi vuole fare il Napoleone lo deve fare adesso (e niente astuzie e proclami di facciata please, ne abbiamo le palle piene). Altrimenti votiamo tutti per Grillo e il banco lo facciamo saltare lo stesso.
A buon intenditor poche parole.