Scritti e discorsi di battaglia
José Antonio Primo de Rivera (a cura di Primo Siena)
Settimo Sigillo
Euro 15
Si tratta di una raccolta di scritti e discorsi di José Antonio Primo de Rivera, il fondatore della Falange Spagnola, quella vera diciamo, non quella di Francisco Franco. Documenti scelti da Primo Siena, che da come scrive pare essere un filosofo tradizionalista. La raccolta è preceduta da una biografia di José Antonio, interessante riguardo infanzia, giovinezza prima della battaglia politica. Interessante come il protagonista fosse a disagio con il ruolo del padre, per 7 anni dittatore della Spagna, in quanto non voleva vantaggi ed agevolazioni, non voleva dare additto a sospetti, tant'è che in quel periodo resta molto defilato. Dopo la dipartita del padre, José Antonio si lancia in politica, ma questa fase a dire il vero non è trattata molto bene, il carattere rivoluzionario non risalta bene, a differenza che in altre opere come "La rivoluzione proibita - ascesa e tramonto della Falange" o la stessa biografia di Ramiro Ledesma Ramos con in appendice due testi di Ramiro, purtroppo fuori commercio.
Ma veniamo ai documenti politici in cui José Antonio esprime il suo pensiero. I temi sono i seguenti: rifiuto delle categorie di destra e di sinistra, limitanti la visione delle cose e la risoluzione dei problemi; rifiuto del sistema dei partiti, in quanto causa di divisione tra la gente e di perdita di tempo per la classe dirigente; avversione del capitalismo e del comunismo, in quanto liberticidi, materialisti ed internazionalisti; soppressione del capitalismo per sconfiggere il comunismo; denuncia dei gravi problemi sociali della Spagna come fame, disoccupazione, diseguaglianze sociali; l' impegno politico vissuto in termini militari e religiosi; un patriottismo dove la Spagna è una unità di destino, un insieme di valori che trascende etnie e territori, per cui il nazionalismo fondato sul territorio o sulla razza viene rifiutato. La critica della democrazia rappresentativa è davvero molto attuale, sembra si parli anche dell' oggi; ma anche la denuncia dei caratteri distopici e disumani del capitalismo quanto del comunismo non è meno attuale, oggi che il Nuovo Ordine Mondiale si evolve prendendo il peggio del capitalismo e del comunismo. Nei suoi discorsi propugna un rinnovamento della Spagna, che non può non passare per una rivoluzione sociale, incentrata sull' uomo e sui suoi gruppi naturali come famiglia, municipio ed infine i sindacati, che avranno il compito di dirigere l' economia nel nuovo stato nazional-sindacalista. Le priorità sono una riforma agraria che non si trattenga dal danneggiare i ricchi parassiti per avvantaggiare i diseredati e la nazionalizzazione del sistema bancario. Se José Antonio rimprovera alla sinistra divisività, demagogia, ostilità alla spiritualità ed al senso della nazione, nonché una certa viltà nel lasciare in pace i più potenti prendendosela giusto con potenti di basso-medio livello, la destra è attaccata per il suo immobilismo, per la difesa dei privilegi e degli egoismi dei ricchi, il filo-capitalismo, per la tendenza a mascherarsi strombazzando valori tradizionali finendo così per svilirli. Purtroppo questo sogno di creare un movimento vasto prendente il meglio della destra e della sinistra non decolla; la Falange è l' ultimo arrivato in una Spagna dove ormai le masse sono polarizzate da una brutta sinistra e da una brutta destra. Uno scontro barbarico in cui la Falange si trova in mezzo, finendo male. Dagli ultimi documenti emergono i timori che il suo movimento, perseguitato violentemente dalle sinistre finisse per essere risucchiato da destrume e reazionari vari per sfruttarlo come carne da cannone e poi metterne a tacere i propositi rinnovatori e rivoluzionari.
FASCISMO MESSIANICO E DISTRUTTORE. PER UN MONDIALISMO FASCISTA.
"NELLA MIA TOMBA NON OCCORRE SCRIVERE ALCUN NOME! SE DOVRO' MORIRE, LO FARO' NEL DESERTO, IN MEZZO ALLE BATTAGLIE." Ken il Guerriero, cap. 27. fumetto.
Perché siamo antiborghesi
Salvatore Gatto
Edizioni Passaggio al Bosco
Euro 12
Si tratta di uno scritto militante del 1941 di uno dei capi della Scuola di Mistica Fascista, uno degli ambienti più rivoluzionari del fascismo, formato da persone quasi tutte passate a miglior vita per aver combattuto entusiasticamente sotto le file del fascismo, partecipando a tutte le sue avventure militari. Il tema è il conflitto tra visione della vita e il temperamento del borghese, e quelli del fascista. L' autore nell' introduzione precisa che per borghese si intende un modo di vivere, un modo di pensare, non caratteristico necessariamente di una classe sociale in particolare, ma che si può ritrovare in persone di tutte le classi sociali, pur se prevalentemente in certe classi, quelle che intendiamo comunemente come borghesia. Egli descrive in breve il fascismo come rivoluzione che con l' assetto corporativista supera sia la borghesia morale, oggetto del libro, che la borghesia economica e sociale. Passando al vivo del testo, l' autore prende uno per uno parecchi aspetti della vita, descrivendo come il borghese morale e talvolta specificatamente quello economico-sociale, lo vive. Il borghese è insomma lagnoso, utilitarista, pragmatico, conservatore, arido, poltrone, ruffiano, materialista, privo di passioni, di coraggio, di ardore ecc mentre il fascista è generoso, passionale, sentimentale, coraggioso, pugnace, refrattario al quieto vivere, altruista, semplice, sincero e così via. Leggendo l' opera, in verità, riscontriamo come tanti difetti attribuiti al borghese siano presenti in tutti noi alla fin fine. Quanto di borghese c'è pure in noi che siamo antiborghesi, senza che c'è ne rendiamo conto? Leggendo questo libro militante lo scoprirete.
Ad aprire l' edizione c'è la prefazione del "solito", in senso positivo, Luca Leonello Rimbotti, il quali brevemente ci descrive la polemica anti-borghese nel fascismo, tra atti, freni, dubbi e realizzazioni.
Da "Avanguardia"
FASCISMO MESSIANICO E DISTRUTTORE. PER UN MONDIALISMO FASCISTA.
"NELLA MIA TOMBA NON OCCORRE SCRIVERE ALCUN NOME! SE DOVRO' MORIRE, LO FARO' NEL DESERTO, IN MEZZO ALLE BATTAGLIE." Ken il Guerriero, cap. 27. fumetto.
Essenza Mistica Del Fascismo Totalitario
Il presente studio non è una storia del fascismo, vorrebbe essere invece, uno studio sull’essenza spirituale e trascendente caratterizzante l’idea del mondo fascista. Particolare attenzione viene riservata alle opere in materia di Emilio Gentile, la cui interpretazione del movimento e del regime fascista, ove attentamente mediata, difficilmente può essere confutata. Il libro, non è vuole essere neanche uno studio specifico sulla “scuola di mistica fascista”, ma esamina la stessa ai fini della comprensione del fascismo come misticismo totalitario-ierocratico e non semplice Stato totalitario.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 303 + 12 pagine fuori testo con 29 immagini b/n
Stampato nel 2004
Libri di Darrè e di Rosenberg?
La conquista dello Stato. Antologia di articoli. Marzo–Ottobre 1931
Quella di Ramiro Ledesma Ramos (1905-1936) è, con tutta probabilità, una delle figure maggiormente dimenticate e trascurate dalla storia contemporanea spagnola, in primis dal franchismo, che la considerò sovversiva e quindi nociva per la stabilità dell'ordine venutosi a costituire dopo la fine della Guerra Civile spagnola. Dalla mente del giovane filosofo nacque il settimanale La Conquista del Estado, la cui attività durò dal 14 marzo 1931 (un mese prima della proclamazione della II Repubblica spagnola) sino al 24 ottobre dello stesso anno. Per la prima volta viene tradotta in italiano un'antologia degli articoli da lui scritti in questa importante rivista. Qui vi sono i semi, le idee e i motti che successivamente daranno vita alle organizzazioni e ai partiti fascisti che conosciamo. Prima di questa pubblicazione, secondo Ledesma Ramos, non era stato fatto alcun tentativo di proporre in Spagna un'organizzazione fascista, eccezion fatta per la campagna letteraria di Gimenez Caballero, che nel 1929 istaurò per la prima volta in Spagna una dottrina nazionalista moderna, sociale e vitalista.
@Avanguardia.
Hai davvero una bella biblioteca se possiedi tutti i libri che hai ricensito.
Tutti i libri che ho recensito gli ho in camera, gli ho letti tutti. Io un libro lo recensisco dopo che lo leggo.
Poi oltre a questi libri che ho recensito, possiedo libri su questione ebraica, libri su mondialismo, su economia, su scienze alternative, i libri di Mauro Biglino, ho libri sul transumanismo, a breve recensirò il terzo libro su Unabomber ma questo nella discussione dedicata a lui.
FASCISMO MESSIANICO E DISTRUTTORE. PER UN MONDIALISMO FASCISTA.
"NELLA MIA TOMBA NON OCCORRE SCRIVERE ALCUN NOME! SE DOVRO' MORIRE, LO FARO' NEL DESERTO, IN MEZZO ALLE BATTAGLIE." Ken il Guerriero, cap. 27. fumetto.