In questi giorni in cui è scoppiato il caso dello stabilimento siderurgico Ilva di Taranto, è venuto fuori che un’eventuale chiusura dell’impianto, farebbe molto comodo alla NATO, interessata già da diversi anni ad istallare una basa navale nel porto pugliese.
Secondo un documento, datato febbraio 2004 e firmato dal Pentagono, l’area attualmente occupata dallo stabilimento Ilva di Taranto, sarebbe stata un luogo di estremo interesse per l’allestimento di una base della Nato. L’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga, era stato fra i primi a rendere pubblica tale notizia.
Dove verrebbe collocata e a cosa servirebbe la base NATO?
La nuova base navale sarebbe collocata nel Porto di Taranto, nella nuova megastruttura del Molo Polisettoriale. Dovrebbe ospitare un centro di comunicazioni e spionaggio e servire da sito per i sommergibili nucleari della US Navy.
Perché la NATO vorrebbe l’Ilva chiusa?
Dalla mappa del porto di Taranto risulta che il Molo Ovest (o 5° Sporgente), in uso all’Ilva, ed il Molo Polisettoriale, destinato alla NATO, sono a ridosso l’uno dell’altro, ed hanno anche un’insenatura in comune. La stessa insenatura che dovrebbe essere usata dai sommergibili nucleari.
Dunque, il problema dell’inquinamento dell’impianto di Taranto sarebbe stato trascurato per un fine ben preciso?
In effetti la situazione è stata lasciata incancrenire per anni, come se fossimo ancora nell’800, e non fossero già disponibili da anni le tecnologie non solo per il disinquinamento, ma anche per il ricircolo delle acque impiegate nella produzione siderurgica e per il recupero delle scaglie.
Il caso, la coincidenza e le circostanze della vita hanno fatto sì che la NATO avesse l’opportunità di liberarsi dell’ingombrante vicino grazie ad un’iniziativa della Procura di Taranto.
Ci sono altri esempi in Italia?
Un caso lampante è la Campania. Nonostante la nuova base NATO di Giugliano e nonostante il rafforzamento delle basi USA del Porto di Napoli e dell’Aeroporto di Capodichino, nel quartiere napoletano di Bagnoli c’è tuttora un’altra base NATO, di cui da due decenni si annuncia vanamente la prossima chiusura. Negli anni ’80 anche a Bagnoli c’era uno stabilimento dell’Ilva, che però, fu chiuso, anche se con motivazioni ufficiali diverse da quelle oggi adoperate a Taranto. Anche quella di Bagnoli è stata una pura coincidenza?
Paolo Celentano
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