Polemiche sul nuovo sistema, disponibile in Germania, Austria, Svizzera e Liechtenstein che permette di individuare durante la gravidanza la sindrome nel feto. Protesta delle associazioni religiose e pro-life: "farà aumentare gli aborti"
In Germania, Austria, Svizzera e Liechtenstein è disponibile da oggi il primo esame del sangue 'fai da te' in grado di diagnosticare la sindrome di Down del nascituro durante la gravidanza. Una chance fornita alle madri incinta che rischia, secondo associazioni religiose e pro life, di far aumentare il numero degli aborti.
Il test - 'PrenaTest' - è prodotto dalla casa farmaceutica tedesca LifeCodexx. E' riservato "alle donne a partire dalla dodicesima settimana di gravidanza laddove sia presente un alto rischio di trisomia 21 per il nascituro".
A giugno la Federazione Internazionale degli affetti da sindrome di Down (che rappresenta 30 associazioni in 16 Paesi) aveva protestato contro la commercializzazione del test davanti alla Corte europea dei Diritti Umani, ma a sbloccare la commercializzazione il via libero elvetico che ha indotto gli altre tre Paesi a rompere gli indugi.
La società produttrice di PrenaTest ricorda però come le attuale tecniche diagnostiche siano invasive, si effettuano alla sedicesima settimana, e comportano un rischio, sepput minimo (l'1%) di perdita del feto.
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