L’inversione clamorosa: ora le imprese innovative nascono al Sud

[mirkevicius]

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Di Germano Milite

“E’ più facile spezzare un atomo che un pregiudizio”. Lo diceva un certo Albert Einstein. E in effetti, dopo oltre 150 anni di “questione meridionale” esplosa con vigore proprio dopo l’Unità D’Italia, fa veramente strano leggere i dati non di qualche nostalgico neoborbonico o di qualche meridionalista sfegatato ma delle camera di Commercio.

Le percentuali, infatti, parlano chiaro: il 31% delle nuove aziende nascono al Sud. Non solo: il meridione diventa fucina di idee e proposte imprenditoriali innovative proprio per quelle categorie considerate solitamente “svantaggiate”: donne ed under 35. Il 6% degli spin-off viene dalla Puglia; regione che già da tempo sta finanziando con piccole somme di denaro grandi progetti di giovani imprenditori. A commentare questi dati è Pino Aprile, il noto autore del best seller “Terroni” che, intervistato da Linkiesta, precisa questa esplosione aziendalista si deve soprattutto alla rete che ha aiutato i più giovani e “li ha liberati dall’isolamento infrastrutturale a cui politiche ed economie razziste e colonialiste avevano costretto i loro padri”.

E poi, in un’area geografica dove il posto fisso ed l'impiego nel settore pubblico sono oramai sempre più simili a sogni irrealizzabili, come si suol dire, il lavoro te lo devi inventare. Di certo, stereotipo per stereotipo, ai meridionali l’ingegno e la capacità d’innovazione non sono mai mancati.

Ovviamente, però, non è tutto così semplice. Anzi, come ricorda Aprile: “La principale azienda italiana di distribuzione farmaceutica si trova a Matera. Una città senza autostrada, ferrovia e aeroporto”. Senza contare, poi, la scarsissima penetrazione della banda larga e la burocrazia tipicamente italica che, insieme ad una tassazione che arriva al 55%, di sicuro intralcia non poco i sogni imprenditoriali dei giovani “terroni”. Molti di loro, partiti per cercare lavoro al Nord e all’estero, ritornano comunque nella propria terra e cercano di lanciare la propria attività. Sempre più numerose le start up del settore digitale ed i fondi venture interessati ad investire capitali.

Riprendendo ancora linkiesta, poi, si legge che “nella classifica delle città in cui nasce il maggior numero di aziende create da under 35 e da donne ai primi posti ci sono solo province del Meridione. Lo dicono le statistiche dell’Unione delle Camere di Commercio. Vado a memoria: per quanto riguarda i giovani la realtà più virtuosa è Enna. Nel caso dell’imprenditoria femminile primeggiano a pari merito Benevento e Avellino. Milano? Nella prima classifica è penultima, nella seconda terzultima".

LA PUGLIA ECCELLENZA D'INNOVAZIONE

Particolarmente incoraggiante l’esempio della Puglia che, con il programma “Bollenti spiriti”, ha finanziato diversi progetti particolarmente innovativi con somme piccole (10 e 20.000 euro). Ebbene: in poco tempo la regione di Vendola si è piazzata al secondo posto, dietro solo al Friuli. Una dimostrazione incontestabile, l’ennesima, che il meridione non vive solo di assistenzialismo, ignavia e piagnistei e che, quando si parla di imprese, dal Sud le idee non mancano insieme alla volontà di concretizzarle.

Aprile ribadisce più volte che non servono fondi a pioggia ma piccoli investimenti mirati. E’ l’azione lungimirante che il noto scrittore riconosce a Fabrizio Barca, del ministero per la coesione territoriale. “Sta operando davvero bene – conferma a Linkiesta -. Non voglio sbilanciarmi e dire che abbiamo trovato la soluzione al problema, ma sicuramente siamo sulla strada giusta. Il ministro viaggia, si muove, parla con la gente. Chiede ai giovani imprenditori di cosa hanno bisogno. E così il suo ministero finanzia progetti che hanno bisogno di pochi soldi ma nascondono grandi idee”

IL CASO (ECLATANTE E RINCUORANTE) DI JOBRAPIDO

E poi, tanto per citare un esempio, c'è Jobrapido; la geniale idea venuta ad un ragazzo pugliese (di Conversano) che, dopo aver studiato all’estero, ha deciso di tornare nel suo paese per provare a lanciare qualcosa di grande direttamente dal Sud Italia. Risultato? Primo finanziamento d 200.000 euro e poi acquisto del suo portale, diventato punto di riferimento a livello globale, da parte di un gruppo britannico. L’ammontare dell’affare? Qualcosa come 30 milioni di euro.

Ciò che emerge dall’intervista e dai dati presentati da Aprile, appare abbastanza chiaro: il web è la chiave di volta per la stragrande maggioranza delle storie di successo made in Sud. Una nuova generazione che riesce ad essere “glocale” (connessa con il mondo, in competizione con il mondo ma senza dover per forza emigrare) e geniale. Una generazione che, soprattutto, riesce ad abbattere barriere architettoniche, politiche, economiche, sociali e burocratiche prima insormontabili.

Certo, come abbiamo detto, c’è ancora non tanto ma tantissimo da fare per rendere non solo il Sud ma l’intero paese più vivibile per le menti brillanti. Di sicuro, però, il settore più fruttifero e pieno di opportunità è quello digitale ed internettiano. In questo, il meridione, con le dovute e sacrosante proporzioni, pare si stia lentamente trasformando in una piccola Silicon Valley. I nuovi “terroni-imprenditori” hanno fame d’innovazione e, quando studiano e partono per esperienze estere, poi tengono fede al testo della famosa canzone:“Certi amori non finiscono…fanno giri immensi e poi ritornano”.

[Folco]

qualsiasi cosa detta da Pino Aprile non va presa sul serio

[giacomo]

Speriamo che resistano e ne nascano sempre più.

[Folco]

comunque spero sia l'inizio di una ripresa per il sud

[Noir]

quante di queste sono imprese che nascono, prendono finanziamenti pubblici e chiudono?

[Folco]

quante di queste sono imprese che nascono, prendono finanziamenti pubblici e chiudono?

speranze andate

[mirkevicius]

quante di queste sono imprese che nascono, prendono finanziamenti pubblici e chiudono?

Prestiti dalla regione che poi vengono rimborsati

[mirkevicius]

Ho paura di dovermi quotare

Particolarmente incoraggiante l’esempio della Puglia che, con il programma “Bollenti spiriti”, ha finanziato diversi progetti particolarmente innovativi con somme piccole (10 e 20.000 euro). Ebbene: in poco tempo la regione di Vendola si è piazzata al secondo posto, dietro solo al Friuli.

[giacomo]

Ho paura di dovermi quotare

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[Feliks]

Ho paura di dovermi quotare

perfetto, l'anno prossimo chiuderanno.