Originariamente Scritto da
Malaparte
E' noto per Heidegger il Niente "appartiene all'essenza dell'essere", ne è in un certo senso la maschera. Ho letto un dialogo dello stesso H. con un monaco buddhista, in cui concordavano sul fatto che questo Niente fosse la "pienezza" del buddhismo. Io l'ho interpretato come una sorta di "limite" (ovviamente non spaziale né temporale) del mondo, insomma l'essere-niente non sta né dentro né fuori, non è un ente e nemmeno nihil absolutum. Però c'è tutta quella storia del Niente che nientifica continuamente (e dal quale peraltro deriva la negazione) che non mi è chiara, e mi ha fatto pensare che il Niente sia da identificarsi col divenire... Qualcuno è in grado di chiarire?