16.000.000.000.000 di dollari
E’ la quota, già superata, dal debito pubblico degli Stati Uniti d’America. Una cifra astronomica, una cifra spiattellata a ogni piè sospinto dallo sfidante repubblicano Romney per succedere ad Obama alla Casa Bianca. Un terzo in più rispetto a quattro anni fa, sotto la presidenza Bush.
Questo è il risultato della politica “salva-banche” varata appunto da Obama dopo il fallimento della Lehman Brothers. Con il corollario della spesa per finanziare le deboli politiche assistenziali decise con il lumicino sotto il suo mandato.
Detto ciò, non resta che trarre le debite conclusioni.
Se nella stessa casa-madre il crack provocato dalla finanza creativa non risulta superato, ma si è addirittura di molto aggravato con le strategie salva-dollaro/salvabanche varate dai democratici, qui in Europa, dove la stessa crisi si è riversata, come potranno mai le strategie salva-euro/salva/banche funzionare?
La stessa probabile gestione “repubblicana” del governo prossimo pensa infatti di “risanare l’economia” riducendo a colpi di feroci tagli il bilancio pubblico. Esattamente come si sta già facendo in Italia e in Europa.
Nell’impero e nelle sue colonie la parola d’ordine è infatti “non toccare” la finanza, l’usura, i redditi “creativi”.
Gli Usa stanno rotolando verso l’abisso.
E noi con loro.
16.000.000.000.000 di dollari | Editoriali | Rinascita.eu - Quotidiano di Sinistra Nazionale