Caro Brunik,
leggiti il link di Repubblica sulle case a Onna.
http://www.repubblica.it/2009/06/sez...sma-aquila-12/ berlusconi-visita/berlusconi-visita.html
Continuo la saga hindu cosi' magari rompiamo definitivamente la questione inchieste baresi e i rapporti tra baffino e bauscia....
Secondo i Veda vi sono tre motivazioni ala base di ogni azione (o nature dell'azione). La natura dell'azione e' chiamata Guna.
Ogni individuo realizza le proprie azioni in vita in tre modalita':
La prima - Tamasguna - e' guidata da tamas, la forza d'inerzia bassa e primordiale, quella guidata dalle necessita' inferiori o bisogni primari e contro le quali vi e' poco da fare, attraverso Tamas, l'individuo e' solo uno strumento nelle mani di una natura che ha come obiettivo quello di preservare se stessa. Questo tipo di azione non ci emancipa da passioni e da necessita', non ci fa evolvere, e' una forza che assomiglia molto a quella delle bestie e non ci permette di evolverci verso Dio. In tamas vi e' molto fango, molta melma nella quale gli uomini si girano e rigirano, il karma assume aspetti inferiori, si va avanti per coazioni a ripetere e in un certo senso la liberta' della coscienza rimane imprigionata. Addiction a droghe, sessualita', dpendenze e autindulgenze vi trovano spazio. L'individuo e' oggetto di una forza naturale e non diventa soggetto cosciente autonomo.
La seconda che rappresenta una forte evoluzione e' l'azione rajasica, dominata da Rajaguna. Raja e' una azione che e' guidata dall'ego, dall'interesse, e mira a far si' che vi sia un forte obiettivo di ritorno, e' una azione caratterizzata dalla ricerca di frutti dell'azione. L'ego deve aver modo di avere in cambio qualcosa dall'azione che compie. E' quella rajasica una azione che puo' dare grossi e importanti risultati, puo' fare molto bene anche ad altri. Ma lo svantaggio per chi la porta avanti e' che attraverso questa azione l'ego rimane dominante, non vi e' un reale progresso di chi la realizza verso Dio e verso la scoperta di quel se' unificante della coscienza, che domina la terza natura dell'azione.
Questa natura (o sattvaguna) e' guidata da Sattva, chiamatela santita'.
Si riassume nel fatto che chi e' guidato da sattva non punta a ottenere frutti dalla sua azione, da ogni sua azione. L'azione si realizza al meglio e si compie in nome della sua "giustizia". Chi e' guidato da sattva, sa che c'e' sempre una sola azione giusta e da compiere nel modo giusto. Ed e' una azione che ha un disinteresse di fondo, non serve a cibare l'ego di chi la compie.
Ora, e' evidente che osservandoci ci rendiamo conto che la maggior parte delle nostre azioni o seguono delle necessita' (esempi tipici, mi alzo dal letto solo perche' ho un orario di lavoro da rispettare, faccio un lavoro solo perche' il capo me lo impone, ecc.) o hanno dei tornaconti per il nostro ego.
Quelle guidate da Tamas e Raja insomma sono le azioni piu' diffuse in questa societa', ovunque.
La politica dovrebbe davvero essere guidata da Sattva. Un grande politico e' un servitore della patria e delo Stato, fa quello che ritiene sia giusto e lo fa senza pensare al suo personale tornaconto.
Questa disquisizione intende partire dal presupposto che Berlsuconi e' i grande prototipo del rajasico (diverso ad esempio dalle azioni tamasiche di molta parte della amministrazione di stato che sta sistemata sui suoi scranni e domina politica, potere, denaro e affari, che vanno avanti per inerzia, ma non ha pero' la forza necessaria a fare un passo piu' in alto.
Il rajasico magari agisce per ottenere consenso, ma fa. Per avere piu' onori e ricchezze, ma fa. fa tutto per salvarsi il culo e per porteggersi, ma mentre opera in questo senso, ottiene dei risultati anche per altri. Certo il rajasico ad uncerto punto prendera' cantonate, cosa che non succede ai sattvici. Mentre i leader tamasici o psseduti, gli Hitler e gli Stalin, strumenti di forze estremamente basse possono davvero essere distruttivi.
Insomma le nostre azioni sono composite: vi e' un po' di tamas, un po' di raja e qualche volta certamente anche del sattva.
Il principie dei raja (e raja significa proprio principe), e' l'attuale premier, che con grandissima difficolta' potra' avere accesso a sattva, dominato com'e' dai suoi egoismi......ma il risultato di Onna (andiamo a vedere dal Belice a oggi quali sono stati i tempi di reazione dello Stato)...fa capire che in Italia ben vengano i rajasici..se non c'e' in giro, in alternativa, che tamas e cieco caos della natura....
Noi, comunque, puntiamo a Sattva, piu' in alto.