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Juv
Un greco su cinque sta con la destra xenofoba di Alba dorata. Il consenso con metodi da fascismo anni Venti
con un articolo di Vittorio Da Rold
22 settembre 2012
La Grecia dei bond alle stelle (con rendimenti oltre il 20%) che aspetta con asia la prossima tranche di aiuti da 31 miliardi dalla Troika (Ue-Bce e Fmi che di fatti l'hanno commissariata nel 2010 in cambio di un piano di salvataggio) è una cosa. La Grecia di piazza Syntagma, quella della gente che protesta perché in molti casi non riesce ad avere più accesso ai beni primari, è un'altra.
Nel mezzo sta emergendo a suon di consensi il partito di destra xenofoba Alba dorata. Secondo gli ultimi sondaggi citati da Business Insider il partito fascista, che alle ultime elezioni ha preso il 7% dei voti, sarebbe addirittura al 22% dei consensi. Più di un quinto degli aventi diritto. Ma davvero la popolazione di Atene e dintorni ha sviluppato all'improvviso tendenze neofasciste o addirittura neonaziste?
Probabilmente la verità risiede nell'autentico stato di disperazione in cui versa la società civile. E nel vuoto della pubblica amministrazione che lascia ampi spazi di movimento a un partito che cerca di rimpiazzarsi allo Stato. In che modo? Offrendo direttamente aiuto alla popolazione, distribuendo gratuitamente cibo nelle città, accompagnando gli anziani al bancomat o in alcuni casi - secondo indiscrezioni - pagando gli affitti.
Alba dorata ha anche aperto un negozio di alimentari destinato solo ai greci. Gli immigrati non possono entrare. Già, quello degli immigrati - in Grecia, vista la collocazione geografica c'è un boom di clandestini - è un altro tema che alimenta la crescita del consenso popolare del partito assimilato anche a tendenze naziste, da sempre molto duro nei confronti degli stranieri.
Ed è per questo, che in un momento in cui una parte delle istituzioni pare in decomposizione, questo partito - che per certi versi emula le strategie di consenso della Mafia e di quelle del partito fascista italiano negli anni '20 - sarebbe arrivato al 22%.
In uno scenario in cui gli ospedali sono in bancarotta - molti dipendenti che hanno recentemente protestato in piazza Syntagma rivendicano gli ultimi sei mesi di stipendio - e in cui l'austerity imposta da Bce, Fmi e Ue, con il forte appoggio della Germania, riserva un nuovo taglio ai salari e aumento delle tariffe, una parte del popolo, disperato, si rifugia nel primo porto sicuro, forse dimenticando (o semplicemente ignorando) gli errori e gli orrori della storia.
Un greco su cinque sta con la destra xenofoba di Alba dorata. Il consenso con metodi da fascismo anni Venti - Il Sole 24 ORE