Quelli che: "Berlusconi non c'è più"

[Crack!]

Forse parli con me ?...

Esattamente.

(Stavolta c'ho azzecato...).

[salvo.gerli]

molto interessante a questo proposito la lucida osservazione sulla "chioccia pakistana" che faceva giancarlo perna su il giornale qualche tempo fa....

(..)

"...Nello scavare il solco tra lo stile che fu dell’Avvocato e quello dell’attuale ad, [B]si è distinto l’editorialista del Fatto, Furio Colombo. [/B]
Furio non è un testimone qualsiasi. È stato per anni il cocco di Agnelli che lo fece presidente della Fiat Usa e gli regalò una cattedra alla Columbia University, remunerandolo come cento tute blu. L’editorialista ha imperversato nelle ultime settimane parlando in nome del defunto. Quasi fosse lui - celebre in vita per l’eleganza e la socievolezza - ha rimproverato a Marchionne la primitività del comportamento e il pugno di ferro adottato con le maestranze. Esagerando nell’immedesimazione con l’Avvocato ne ha bistratto anche il giovane nipote e presidente della Fiat, John Elkann. Mentre Marchionne maramaldeggia con gli operai e «fa a pezzi la Fiat», tu John - questo il senso della reprimenda - «scegli di non esistere» e non intervieni per fermarlo. Sappi però che quello dell’ad «è il contrario del progetto Agnelli». Lui non avrebbe mai voluto una Fiat aguzzina ma una «Fiat popolare». Così, sopraffatto dalla nostalgia per il bel tempo andato, il settantottenne Colombo ci ha regalato una caricatura: l’Avvocato come Don Ciotti e la Fiat come una Onlus.
La realtà è invece che la ricetta agnellesca ha portato l’azienda sull’orlo del crac. La sua conduzione non è stata lungimirante né vantaggiosa per le centinaia di migliaia di esistenze che dipendevano da lui. Due anni dopo la sua morte (2003), è dovuto accorrere al capezzale della Fiat l’italo-canadese col maglioncino per riacciuffarla in extremis.
Lasciamo pure che i Colombo e i suoi simili - Cgil, Fiom, Vendola e gli altri con gli occhi alle spalle - beatifichino ora Agnelli demonizzando Marchionne, ma l’etica dell’imprenditore non si misura col loro metro. Al sindacato, l’industriale piace cedevole perché gli dà lustro. Ai politici pure, perché gli dà meno grane.

Ma il capo di un’azienda non ha che un modo per essere in pace con se stesso: far tornare i conti e dare un futuro alla sua creatura.
Non è quello che ha fatto Gianni Agnelli. Uomo affascinate, beniamino dei rotocalchi, voce autorevole per mezzo secolo di vita nazionale, l’Avvocato ha lasciato di se un bel ricordo. Fu - si disse - l’ultimo re d’Italia. Celebre per le sue insonnie, le telefonate notturne in mezzo mondo per tenersi informato, le sue folgoranti battute: De Mita, «intellettuale della Magna Grecia»; Del Piero «un Pinturicchio» ma viziato; Furio Colombo, «la chioccia pakistana», per i capelli a turbante e le occhiaie profonde, ecc. Discreto come ogni buon piemontese non ha mai ostentato le sue favolose ricchezze né tollerato che altri ne abusassero, come sa quell’oste che gli presentò un conto stratosferico pensando di farci la cresta e fu invece denunciato..."


(..)

......


...QUESTO E' FURIO...E SE LO DICEVA ANCHE L'AVVOCATO CARO LEI...

:sofico:

[Saviano]

Anche io trovo che parlare di imparzialità sia ridicolo, soprattutto nel campo giornalistico. Ma io non ho parlato di imparzialità, ma ho solo detto che l'Unità non brilla certo per imparzialità...ed il suo Direttore non è esattamente un esempio di oggettività ed equidistanza intellettuale da Berlusconi stesso....

E quindi quando si vogliono dare lezioni di giornalismo (come nell'articolo citato) a Sallusti o altri su come si fa il giornalista e su come si gestiscono campagne diffamatorie, ebbene a me sembra che l'Unità non abbia una cattedra adeguata per dare queste lezioni.

Non ho detto che i giornalisti dovrebbero essere imparziali, come scrivi tu.

Ma, assodato che imparziali non sono e non possono esserlo, si astenessero almeno dal giudicare la parzialità degli altri ; altrimenti li si che si diventa ridicoli, come scrivi tu.

Secondo la mia altrettanto parzialissima opinione strettamente personale. :hihi:




PS
sono politicamente ed intellettualmente completamente dall'altra parte di Sallusti e del suo editore.

ma questa è un'ovvietà che anche io le ho rimarcato ....con la differenza che, però, ho una differente opinione sul cursus professionale di colombo .....
quello che avrei piacere di discutere con lei, se ha voglia di farlo, è se lei condivide o meno questa visione del berlusconismo ....nient'altro....

[Saviano]

Ma la domanda da un milione di dollari è: Mediaset la vuole comperare La7 o no?
Perchè altrimenti secondo la mia parzialissima opinione strettamente personale stiamo misurando l'uccello degli angeli

lei è riduttivo nel limitarsi al solo uccello ....

[Saviano]

molto interessante a questo proposito la lucida osservazione sulla "chioccia pakistana" che faceva giancarlo perna su il giornale qualche tempo fa....

(..)

"...Nello scavare il solco tra lo stile che fu dell’Avvocato e quello dell’attuale ad, [B]si è distinto l’editorialista del Fatto, Furio Colombo. [/B]
Furio non è un testimone qualsiasi. È stato per anni il cocco di Agnelli che lo fece presidente della Fiat Usa e gli regalò una cattedra alla Columbia University, remunerandolo come cento tute blu. L’editorialista ha imperversato nelle ultime settimane parlando in nome del defunto. Quasi fosse lui - celebre in vita per l’eleganza e la socievolezza - ha rimproverato a Marchionne la primitività del comportamento e il pugno di ferro adottato con le maestranze. Esagerando nell’immedesimazione con l’Avvocato ne ha bistratto anche il giovane nipote e presidente della Fiat, John Elkann. Mentre Marchionne maramaldeggia con gli operai e «fa a pezzi la Fiat», tu John - questo il senso della reprimenda - «scegli di non esistere» e non intervieni per fermarlo. Sappi però che quello dell’ad «è il contrario del progetto Agnelli». Lui non avrebbe mai voluto una Fiat aguzzina ma una «Fiat popolare». Così, sopraffatto dalla nostalgia per il bel tempo andato, il settantottenne Colombo ci ha regalato una caricatura: l’Avvocato come Don Ciotti e la Fiat come una Onlus.
La realtà è invece che la ricetta agnellesca ha portato l’azienda sull’orlo del crac. La sua conduzione non è stata lungimirante né vantaggiosa per le centinaia di migliaia di esistenze che dipendevano da lui. Due anni dopo la sua morte (2003), è dovuto accorrere al capezzale della Fiat l’italo-canadese col maglioncino per riacciuffarla in extremis.
Lasciamo pure che i Colombo e i suoi simili - Cgil, Fiom, Vendola e gli altri con gli occhi alle spalle - beatifichino ora Agnelli demonizzando Marchionne, ma l’etica dell’imprenditore non si misura col loro metro. Al sindacato, l’industriale piace cedevole perché gli dà lustro. Ai politici pure, perché gli dà meno grane.

Ma il capo di un’azienda non ha che un modo per essere in pace con se stesso: far tornare i conti e dare un futuro alla sua creatura.
Non è quello che ha fatto Gianni Agnelli. Uomo affascinate, beniamino dei rotocalchi, voce autorevole per mezzo secolo di vita nazionale, l’Avvocato ha lasciato di se un bel ricordo. Fu - si disse - l’ultimo re d’Italia. Celebre per le sue insonnie, le telefonate notturne in mezzo mondo per tenersi informato, le sue folgoranti battute: De Mita, «intellettuale della Magna Grecia»; Del Piero «un Pinturicchio» ma viziato; Furio Colombo, «la chioccia pakistana», per i capelli a turbante e le occhiaie profonde, ecc. Discreto come ogni buon piemontese non ha mai ostentato le sue favolose ricchezze né tollerato che altri ne abusassero, come sa quell’oste che gli presentò un conto stratosferico pensando di farci la cresta e fu invece denunciato..."


(..)

......


...QUESTO E' FURIO...E SE LO DICEVA ANCHE L'AVVOCATO CARO LEI...

:sofico:

ah, certamente ......se lo scrive perna DOPO la morte dell'avvocato, poi .....è bibbia ....
la bibbia della claque pro diffamatori ....

[Les Paul]

Evidentemente non ti conveniva soffermarti sulla veridicità o meno delle sue dichiarazioni

E per quale motivo ?... che me ne fotte di Sallusti e compagni ?...ho scritto due volte a scanso di equivoci, e dico due volte, che non sono dalla parte di Berlusconi, non sono dalla parte di Sallusti, che mi sta pure antipatico, che non gli affiderei manco per un minuto il guinzaglio dle mio cane ... e tu mi dici che "non mi conviene soffermarmi ..." ....?

Magari ti sei confuso, o magari hai letto un pochettino in fretta. Ma a me proprio no me ne potrebbe fregare di meno di Sallusti e del suo modo di fare giornalismo.

e ti sei comodamente rifugiato in una banale equiparazione tra le diverse "imparzialità".

Non mi sono rifugiato da nessuna parte perchè non ce ne sarebbe motivo, come ho scritto poco sopra.

Ho solo cercato, nel mio piccolissimo, di contestare un giornalista che parla di pseudo giornalismo oggettivo, di campagne di stampa pilotate e di macchine del fango, attribuendo tutto il florilegio della scarsa deontologia professionale a Sallusti ; come se Sallusti fosse il male in terra e Colombo fosse Madre Teresa di Calcutta. Tutto qui.

Vogliamo partire con una stucchevole gara di copia/incolla di tutte le campagne faziose in cui è stato protagonista il gionrale l'Unità ed il suo direttore/condirettore, oppure della signora De Gregori ........?

Non per replicare una "banale equiparazione fra le diverse imparzialità" ma penso che quando due prostitute incominciano a lanciarsi accuse reciproche in violazione delle norme del galateo è bene non fidare eccessivamente sulla loro indiscutibile oggettività.

Spero che ora si capisca quello che cercavo inutilmente di dire. :hihi:

[Crack!]

E per quale motivo ?... che me ne fotte di Sallusti e compagni ?...ho scritto due volte a scanso di equivoci, e dico due volte, che non sono dalla parte di Berlusconi, non sono dalla parte di Sallusti, che mi sta pure antipatico, che non gli affiderei manco per un minuto il guinzaglio dle mio cane ... e tu mi dici che "non mi conviene soffermarmi ..." ....?

Magari ti sei confuso, o magari hai letto un pochettino in fretta. Ma a me proprio no me ne potrebbe fregare di meno di Sallusti e del suo modo di fare giornalismo.

Non mi sono rifugiato da nessuna parte perchè non ce ne sarebbe motivo, come ho scritto poco sopra.

Ho solo cercato, nel mio piccolissimo, di contestare un giornalista che parla di pseudo giornalismo oggettivo, di campagne di stampa pilotate e di macchine del fango, attribuendo tutto il florilegio della scarsa deontologia professionale a Sallusti ; come se Sallusti fosse il male in terra e Colombo fosse Madre Teresa di Calcutta. Tutto qui.

Vogliamo partire con una stucchevole gara di copia/incolla di tutte le campagne faziose in cui è stato protagonista il gionrale l'Unità ed il suo direttore/condirettore, oppure della signora De Gregori ........?

Non per replicare una "banale equiparazione fra le diverse imparzialità" ma penso che quando due prostitute incominciano a lanciarsi accuse reciproche in violazione delle norme del galateo è bene non fidare eccessivamente sulla loro indiscutibile oggettività.

Spero che ora si capisca quello che cercavo inutilmente di dire. :hihi:

Eh no, scusami, ma non si capisce proprio.
Il brano di Colombo non era un attacco diretto al solo sallusti, ma una disamina chiara di certo modo di fare "giornalismo".
Se poi tu ricordi campagne diffamatorie ( portate avanti per anni, come quella che fece il Giornale contro prodi ed altri di csx in riferimento a telekom serbia) dell'Unità, minimamente paragonabili a quelle dei giornalisti di berlusconi, avvisami. Sarò il primo a dire che avevi ragione.

[Saviano]

Eh no, scusami, ma non si capisce proprio.
Il brano di Colombo non era un attacco diretto al solo sallusti, ma una disamina chiara di certo modo di fare "giornalismo".
Se poi tu ricordi campagne diffamatorie ( portate avanti per anni, come quella che fece il Giornale contro prodi ed altri di csx in riferimento a telekom serbia) dell'Unità, minimamente paragonabili a quelle dei giornalisti di berlusconi, avvisami. Sarò il primo a dire che avevi ragione.

mia personalissima opinione è che l'unità della gestione colombo sia stato uno dei migliori quotidiani dell'epoca ....migliore anche di quella successiva del solo padellaro .....
ma qui si continua a discutere del visionario e non della sua visione .... peccato....

[Les Paul]

Eh no, scusami, ma non si capisce proprio.
Il brano di Colombo non era un attacco diretto al solo sallusti, ma una disamina chiara di certo modo di fare "giornalismo".

Ho capito, ma di chi parlava Colombo ?... di Stramaccioni ? Lui, Colombo, non puo' scrivere a cuor leggero :

*************
SALLUSTI, L’ALLEGRO direttore de “Il Giornale” il cui volto empatico e cordiale conosciamo tutti dalla ininterrotta partecipazione ai talk-show, è un propagandista intelligente che sa ancora usare gli strumenti più tipici del berlusconismo.
Uno è insultare e poi offendersi, uno è calunniare e poi dichiarare che si è messa in moto la macchina del fango, uno è fare la guerra e poi dire di averla subita.
*************

Perchè, a mio sommesso avviso, nella gara di "campagne stampa pilotate" che si dovesse scatenare fra l'Unità e il Giornale non so chi ne uscirebbe vincitore.

Se poi tu ricordi campagne diffamatorie ( portate avanti per anni, come quella che fece il Giornale contro prodi ed altri di csx in riferimento a telekom serbia) dell'Unità, minimamente paragonabili a quelle dei giornalisti di berlusconi, avvisami. Sarò il primo a dire che avevi ragione.

Ma scusa, per colmo dei colmi, dovrei mettermi a citare le campagne dell'Unità contro Berlusconi a proposito di dell'Utri e dello stalliere di Arcore ?.. o quelle sull'uso "immondo" dei voli di Stato di Berlusconi con denuncie alle commissioni di vigilanza, con tanto di fotografie del tizio sardo che immortala le starlette ecc... ?... o tutte quelle ripetute ossessivamente per mesi e mesi e mesi e mesi sul lodo Mondadori, sulle tristi e pruriginose telefonate sul bunga bunga, sulle intercettazioni di ogni tipo, sulla separazione del nano dalla moglie, sulle cronache quasi in diretta di tutti gli interrogatori sul caso Mils, o sulla villa comprata a Lampedusa per chissà quali fini, o di quelle comprate all'estero da Lavitola ... ecc... ecc.... ?..... vogliamo vedere chi ce l'ha piu' lungo ?....o lunghe , se riferito alle corna ?....

E' chiaro che il Giornale è chiaramente padronale, ha meno argomenti su cui speculare, e li sfrutta al massimo, tipo la casa a Montecarlo di Fini o gli intrallazzi vari dei politici (di sinistra) trovati col sorcio in bocca.

Pero' a me sembra che si offenda la normale intelligenza di un qualsiasi lettore quando il direttore di grande giornale esprime delle critiche personali e deontologiche su un altro direttore di giornale.

Mi pare un incotro fra vaiasse, con le mani sui fianchi, che scoprono le reciproche caccavelle, fra presunta e decantata verginità di una, e le acclarate e documentate protuberanze cornee sulla fronte dell'altra .... tutto qua. :sofico:

Poi ognuno la veda come gli pare.

[Saviano]

guardi che le campagne su dell'utri e berlusconi si son rivelate tutte, ove più o ve meno, veritiere ....nella loro sostanza ....
quelle delle testate arcoriane, di contro, tutte balle confezionate ad arcore o nell'ufficio di pio pompa ....non è una differenza da poco ....