Oggi è il giorno del ricordo: per poter essere comunità non bisogna dimenticare i martiri delle foibe | tiscali.notizie
Oggi è il “Giorno del ricordo”. Un ricordo particolare. Il 10 febbraio è la giornata in cui si ricordano i martiri delle foibe e l’esodo dei profughi giuliani, istriani e dalmati. Una ricorrenza civile voluta per non dimenticare quella pagina buia della nostra storia, per troppo tempo quasi del tutto ignorata.
Migliaia di italiani perseguitati - Negli anni che vanno dall'armistizio dell'8 settembre e fin dopo la fine della guerra, decine di migliaia di italiani furono perseguitati e costretti a lasciare le loro case in Istria e Dalmazia e molti altri fucilati e gettati nelle voragini carsiche perché considerati ''nemici del popolo'' dalle milizie partigiane del maresciallo Tito. Tanti furono barbaramente uccisi dai partigiani jugoslavi per il solo fatto di essere tali ed è bene ricordarli per quello che furono: martiri di una guerra nella guerra.
La memoria di tutti - A distanza di anni, ricordare quei tristi eventi è importante. E’ indispensabile comprendere che senza una pacificazione reale su certi temi, senza fare i conti col nostro passato è impossibile che questi vadano sottratti alla volgare dialettica politica per essere riconsegnati alla storia. Un passaggio questo senza il quale non può esistere una memoria condivisa. Una memoria cioè non di destra ma neanche di sinistra. Una memoria di tutti, ha detto qualcuno.
Permette di sentirsi un'unica comunità - La vicenda degli esuli giuliano-dalmati è una delle pagine più drammatiche della nostra storia. Nel martoriato confine orientale, l'odio etnico e il furore ideologico determinarono, in una terribile concatenazione di eventi, la pulizia etnica e l'esodo di migliaia di italiani. Questa Giornata però restituisce all'Italia la memoria di un dramma per troppo tempo negato e permette a ogni cittadino di sentirsi parte di un'unica comunità.
Marino deone una corona di fiori - Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha deposto questa mattina una corona per le vittime giuliano-dalmate all'Altare della Patria. Alla cerimonia, in occasione della Giornata del Ricordo per le Foibe e per le popolazioni Giuliano-dalmate, erano presenti tra gli altri gli assessori capitolini alla Scuola, Alessandra Cattoi, alle Politiche Sociali, Rita Cutini, e l'ex primo cittadino della Capitale Gianni Alemanno.
Il sindaco di Trieste: "La tragedia fa parte della storia d'Italia" - "La tragedia fa parte della storia d'Italia'', ha affermato il sindaco di Trieste, Roberto Cosolini a margine della cerimonia alla Foiba di Basovizza, che apre le celebrazioni nel capoluogo giuliano, che nel pomeriggio vedranno la partecipazione del presidente del Senato, Pietro Grasso. ''La città - ha aggiunto Cosolini - vive questo momento con emozione e spirito di pacificazione e concordia''.
10 febbraio 2014
Redazione Tiscali