Originariamente Scritto da
PUK
Caro Emilio, quanto ci costi. Non solo la Casta, non solo l'evasione fiscale: mentre il governo Monti ha fatto scattare la mannaia sulle pensioni, mantenere in chiaro Rete4, canale abusivo le cui frequenze sono state regolarmente acquistate dall'emittente Europa7, costa ai cittadini italiani 350 mila euro al giorno.
Ecco che, a ogni occasione di bilancio, il conflitto di interessi si ripresenta in ottima salute: un macigno sulle tasche dei contribuenti.
L'ultimo capitolo è la polemica sull'opportunità di distribuire gratuitamente le frequenze sul digitale terrestre attraverso un beauty contest, invece di venderle all'asta per sgravare i ceti deboli dal dazio del decreto Salva Italia.
Immancabilmente l'8 dicembre l'ex premier Silvio Berlusconi ha detto la sua: «C'è molta freddezza, io non ho un'opinione, ma temo che se ci fosse da fare una gara sulle frequenze potrebbe essere veramente disertata da molti».
LETTERA IDV A PASSERA. Dal Partito democratico (Pd) si è alzata nuovamente la richiesta di metterle in vendita: «Come si fa a chiedere sacrifici ai più deboli mentre si regalano beni pubblici ai soliti noti? Per non parlare del vulnus alla concorrenza, che Monti dovrebbe comprendere meglio di altri», ha dichiarato il dalemiano Matteo Orfini. Futuro e libertà (Fli) ha presentato apposito emendamento. I parlamentari dell'Italia dei valori (Idv) hanno scritto una lettera al ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, chiedendogli di revocare subito la procedura per l’assegnazione gratuita «perché non è ammissibile rinunciare senza alcuna ragione a diversi miliardi di euro mentre si impongono a lavoratori e pensionati sacrifici durissimi». Ma soprattutto, a sorpresa, la Lega Nord ha rotto con il Popolo della libertà e si è schierata per la vendita: dall'asta si potrebbero ricavare circa 4 miliardi e le camicie verdi, irremovibili sul fronte pensioni, non si sono tirate indietro.
Fonte:
Fede, quanto ci costi - ECONOMIA
E tre.
Per i destricoli mentono tutti.
L'unico a dire la verità è il loro inchiappettatore.
Ma in fondo cosa ci si può aspettare da gente che ha bevuto la parentela tra una mignotta marocchina ed un capo di stato o la bufala del milione di posti di lavoro o della ricostruzione dell'Aquila (il cui centro storico è ancora come tre anni fa)?