Mozione 3: la Quinta Internazionale.
Il Comintern ha fallito perchè l'URSS pretendeva una egemonia e ha fatto scappare gli altri.
L'URSS ha fallito perchè la Russia pretendeva una egemonia e sta facendo scappare gli altri.
Serve un cambiamento, un decentramento, bisogna che i grandi si mettano al servizio dei piccoli, che il popolo russo faccia un passo indietro nell'URSS e che l'URSS faccia un passo indietro rispetto agli altri stati comunisti, socialisti e rivoluzionari.
Alla lunga si dovrebbe arrivare a sciogliere l'URSS in una alleanza più larga di libere repubbliche nazionali, dotate di una economia cooperativa, che formerebbero la Quinta Internazionale, contrapposta all'ONU che è l'internazionale dei padroni.
Non si può però arrivare a questo risultato senza prima riformare in modo profondo l'economia sovietica, prendendo atto che inefficienza e corruzione hanno già fatto fallire troppi piani quinquennali. Bisogna anche riconoscere il fatto che rinunciare a una maggiore efficienza e fare debiti pur di non licenziare nessuno ha danneggiato l'economia socialista nel suo insieme.
Certo se si fosse vinta la guerra contro la NATO ora sarebbe possibile fare le riforme con più sicurezza cominciando da un taglio netto sulle spese militari, ma purtroppo è andata male.
Detto questo si propongono i seguenti punti:
1) Esercito e potenziale nucleare devono rimanere intatti per impedire nuovi attacchi da parte degli occidentali, la Romania di Ceausescu con il suo esperimento di una economia senza più debito pubblico deve essere protetta con le armi.
2) Bisogna studiare e applicare il modello cinese per rendere sempre più stretta la collaborazione stabilita a Shanghai. Tutte le attività non vitali per lo stato devono essere date in proprietà a chi lavora direttamente al loro interno, i lavoratori di queste imprese dovranno gestirsi in maniera autonoma un loro fondo pensione senza contributi dallo stato. Nell'agricoltura i piani quinquennali andranno decentrati, ogni repubblica sovietica potrà pianificare o privatizzare la sua produzione.
3) Tentativi di privatizzazione che finiscano in una espropriazione dei lavoratori a vantaggio di stranieri o di una mafia interna dovranno essere stroncati con la forza militare anche a costo di rimuovere un governo che abbia ceduto ai traditori.
4) investimenti stranieri saranno accettati, ma gli investitori dovranno diventare soci di aziende locali, che resteranno proprietà dei lavoratori. O se vorranno aprire nuovi impianti dovranno trovare i lavoratori e formare una nuova cooperativa con loro.
5) Le quattro grandi religioni dell'URSS, cioè Cristianesimo Ortodosso, Islam Sunnita, Buddismo Mahayana e Sciamanesimo dovranno essere lasciate libere di formare associazioni, ma saranno responsabili di respingere le infiltrazioni dei loro corrispettivi venduti al capitale.
Così gli ortodossi dovranno vigilare contro l'infiltrazione di cattolici e protestanti, i mussulmani sufi turcofoni dovranno contrapporsi a salafiti e talebani, i buddisti contrasteranno il Dalai Lama e i suoi feudatari tibetani.
6) Si cercherà un accordo con l'Iran e i mussulmani sciiti affidando le trattative ai sufi Bektashi, che sono sunniti, ma notoriamente hanno un rapporto di amicizia con gli sciiti.
Ultima modifica di Perseo; 22-09-12 alle 12:18
Religione, Patria, Famiglia e Autogestione dei Mezzi di Produzione.
Studiamo un'intesa tra Socialismo Domani e Quinta Internazionale !
Prima le votazioni.
Religione, Patria, Famiglia e Autogestione dei Mezzi di Produzione.
L'agenzia TASS segue con attenzione spasmodica le fasi iniziali del Congresso, ribattezzato dalla dirigenza sovietica "Primo Congresso del Nuovo Partito Comunista dell'Unione Sovietica".
Nel frattempo si diffondono rumors di frenetiche e interminabili riunioni della rinata STAVKA, l'alto comando centrale dell'Armata Rossa.Molti generali si ritengono traditi e offesi dalla condotta, vista come troppo rinunciataria, della dirigenza politica.
"Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"
IL DISPUTATOR CORTESE
Possono tenersi il loro paradiso.
Quando morirò, andrò nella Terra di Mezzo.
Ti dirò: dopo la figura di mmerda che ha fatto l'alto comando perdendo prima l'Afghanistan e poi una guerra che sembrava già vinta, penso che se si mettesse contro il partito finirebbe fucilato dai suoi stessi soldati.
Religione, Patria, Famiglia e Autogestione dei Mezzi di Produzione.
Mentre i delegati cominciano a radunarsi per il congresso, da tenersi per decisione unanime dello scosso e timoroso Politburo in una città periferica (viene scelta infine Volgograd con la sua immensa Sala del Popolo terminata in fretta e furia l'anno prima in previsione di interminabili celebrazioni della vittoria sovietica data per certa) iniziano ad arrivare notizie di una radicalizzazione estrema della situazione nell'area baltica e centroeuropea, cui nemmeno gli USA sembrano in grado di porre un freno.
Tra la rinata Germania e l'Unione dei Due Mari (nome uffficiale della Polonia-Lituania rinata) crescono le tensioni di confine e le rivendicazioni abbastanza dure per la questione di Konigsberg (che la Germania adesso rivendica apertamente, appoggiata sottobanco da certi ambienti sovietici in funzione antipolacca) mentre l'influenza tedesca cresce in Ungheria e in Repubblica Ceca, che si stanno faticosamente dando istituzioni e ordinamenti democratici.
"Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"
IL DISPUTATOR CORTESE
Possono tenersi il loro paradiso.
Quando morirò, andrò nella Terra di Mezzo.
"Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"
IL DISPUTATOR CORTESE
Possono tenersi il loro paradiso.
Quando morirò, andrò nella Terra di Mezzo.
Il Partito già contava di sfruttare lo stato d'emergenza per fare una grossa pulizia di elementi corrotti, specialmente tra i managers di stato.
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