Originariamente Scritto da
Comandante Diavolo
GAZA (Reuters) - Un tribunale militare di Gaza ha condannato quattro palestinesi per il sequestro e l'omicidio di Vittorio Arrigoni, il giovane attivista ucciso lo scorso anno in una vicenda che scosse i simpatizzanti per la causa palestinesi in tutto il mondo.
Arrigoni, 36 anni, fu rapito da una fazione del gruppo jihadista salafita, che condivide l'ideologia radicale di al Qaeda ed è uno dei rivali di Hamas, il movimento islamico che controlla Gaza.
Il gruppo sperava di convincere Hamas a rilasciare un leader salafita, Hisham al-Saidni. Per la polizia di Hamas però i rapitori uccisero Arrigoni prima dello scadere dell'ultimatum fissato per il rilascio di Saidni.
L'uccisione di Arrigoni provocò orrore tra gli attivisti filo-palestinesi e rappresentò al tempo stesso un test per l'autorità di Hamas nella Striscia di Gaza, che controllano dal 2007, quando sconfissero le forze fedeli al presidente palestinese Mahmoud Abbas.
Saidni è stato recentemente scarcerato senza imputazioni dopo essersi impegnato a non disturbare l'ordine pubblico, ha annunciato Hamas.
Il gruppo della Jihad Salafita non ha per il momento commentato la notizia della sentenza.
Tre degli imputati, secondo i giudici, erano militanti del gruppo estremista. Due di loro sono stati condannati all'ergastolo, uno a 10 anni di carcere. Il quarto, un pescatore fuggito da Gaza dopo l'uccisione di Arrigoni, è stato condannato in contumacia a un anno. Altri due uomini coinvolti nella vicenda rimasero uccisi durante uno scontro a fuoco con le forze di Hamas che stavano cercando di liberare il volontario italiano.
Gli avvocati hanno riferito che la famiglia di Arrigoni ha scritto al tribunale chiedendo ai giudici di non comminare ai condannati la pena di morte.
Corte Gaza, quattro condanne per uccisione Vittorio Arrigoni | Prima Pagina | Reuters