Polverini torna a minacciare
voci su dimissioni imminenti
La presidente del Lazio attacca - "Sono stanca, molto stanca" - dopo gli articoli che fanno i conti in tasca anche alla presidenza della Regione. E accusa: nel Pdl "mele marce". In corso l'interrogatorio di Fiorito
TUTTO SURegione Lazio, le spese pazzeLa presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, starebbe per annunciare le sue dimissioni. Indiscrezioni si sono rincorse per tutto il pomeriggio, e secondo lanci di agenzia sarebbero confermate da fonti del Pdl che starebbero tentando di dissuadere la governatrice dal lasciare l'incarico. La Polverini - secondo le indiscrezioni - avrebbe già comunicato agli assessori la sua decisione, e potrebbe annunciarla ufficialmente in una conferenza stampa. "Spero siano solo voci", ha commentato il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto (fra un'ora e mezza è previsto un vertice
pdl a Palazzo Grazioli sul caso Fiorito). Le dimissioni provocherebbero la decadenza del Consiglio e il voto anticipato nel Lazio. La rinuncia volontaria infatti - insieme con la rimozione, la decadenza, l'impedimento permanente e la morte del Presidente della Regione - comportano le dimissioni della Giunta regionale e lo scioglimento del Consiglio regionale. Lo stabilisce l'articolo 44 dello Statuto della regione.
La Polverini aveva riproposto l'argomento già stamani. Dopo le dimissioni minacciate più volte era tornata a dire: "Sto chiedendo un appuntamento al ministro dell'Interno Cancellieri per capire quali sono i tempi e le condizioni per andare al voto qualora si dovesse procedere con questo disastro". "Mi auguro che
la smettano in Consiglio con questo atteggiamento che sta diventando ridicolo - aveva proseguito - O questa storia finisce oggi o la faccio finire io". Intanto nella sede del comando del nucleo di polizia valutario della Guardia di finanza di Roma Franco Fiorito, l'ex capogruppo Pdl indagato per peculato, viene in queste ore ascoltato dai pm dopo che lunedì l'avvocato Carlo Taormina aveva depositato la richiesta di audizione. L'interrogatorio è tenuto dal procuratore aggiunto Alberto Caperna e dal sostituto Alberto Pioletti. All'attenzione dei magistrati ci sono 109 bonifici per un importo di oltre 800mila euro che, secondo l'accusa, Fiorito avrebbe prelevato dalle casse del partito per dirottarli su conti correnti da lui aperti in Italia e all'estero.
"La cosa che non mi pare che sia stata compresa dal Consiglio - protesta in sostanza Polverini - è che bisogna 'fare'. Invece si sta procedendo in una lotta intestina. Vogliono cercare di fare capire all'opinione pubblica che il presidente della Regione vale un consigliere regionale. Oggi ci sono degli articoli che fanno il conto sul mio staff". Insomma, ingiunge la Presidente, "non mi coinvolgano". "Io ho il dovere di amministrare e governare. Ci sono andata io in Consiglio - ricorda - perché non hanno capito nulla. Mi auguro che la smettano con questo atteggiamento che sta diventando ridicolo per tutti quanti. Io ho molto alto il senso del ridicolo, credo di averlo già superato. O questa storia finisce oggi - o finisce comunque per tutti perché la faccio finire io, perché sono stanca. Molto stanca".
Altre immagini forti la Polverini le ha usate in una intervista al Messaggero: "Vanno cacciati i mercanti dal tempio del Pdl - ha detto - . Certamente Fiorito è una persona da mandare fuori. E quanto agli altri, che non sono indagati, il Pdl deve valutare se questo è il momento giusto per liberare il partito da qualsiasi tensione e lotta intestina. Secondo me, assolutamente, il momento giusto è ora". Al partito la presidente chiede "un segnale chiaro. Il Pdl deve dire che non vuole esporre se stesso a questo abisso di perdita di moralità, di credibilità, d'immagine". "Mi ha telefonato Berlusconi - dice ancora Polverini - , per dirmi: 'Tu non c'entri niente con questo scandalo, vai avanti nella tua battaglia di pulizia'. Vuol dire che si è reso conto che nel Pdl qualche mela marcia c'è". Per la governatrice "la vicenda del Lazio e questa battaglia moralizzatrice che abbiamo avviato può cambiare il centrodestra in tutta l'Italia".
Intanto Francesco Storace scrive nel suo blog: "Alla Pisana fatti concreti, e non più solo parole. A tutti quegli scettici che stanno dando seguito a illazioni e dubbi sull'effettiva volontà da parte della Regione Lazio di offrire un contributo serio ai tagli dei costi della politica, e alle intenzioni espresse dalla presidente Polverini, è doveroso sottoporre le misure già adottate nella sola giornata di ieri dopo il Consiglio straordinario di lunedì scorso''. Interviene anche Flavia Perina (Fli), coordinatrice romana di Futuro e libertà: "I romani pensavano di aver visto tutto con l'abbuffata di pajata e polenta a piazza Montecitorio. Le foto del festino in costume da antichi romani raccontano pagliacciate addirittura peggiori: una brutta copia del Satyricon felliniano messa in scena da gente che è stata eletta per governare. Sono più o meno gli stessi - aggiunge Perina - che in ogni occasione fanno prediche morali sui valori, sulla famiglia e sull'etica, ridicoli censori dei 'vizi' altrui in pubblico e maldestri imitatori di Trimalcione e Messalina in privato. Un partito serio li manderebbe tutti a casa: forse non hanno commesso reati specifici ma con quelle foto - conclude Perina - hanno infangato le istituzioni più dei ladri''.
Polverini, voci di dimissioni torna a casa dopo un malore - Roma - Repubblica.it