Risultati da 1 a 8 di 8
  1. #1
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    Predefinito Blogger in carcere per diffamazione nel silenzio della lobby dei giornalisti

    La casta dei giornalisti difende se stessa ed i potenti.Nessun giornalista spese una sola parola per difendere i blogger che ogni anno vongono condannati per i reati di diffamazione e altri legati alla libertà di espressione.

    È stato condannato a sei mesi di reclusione per diffamazione, Paolo Munzi, 41 anni, che nel febbraio del 2008 pubblicò su internet una «black list» di 162 docenti universitari indicandoli come appartenenti a una presunta lobby ebraica. La sentenza è stata emessa ieri dalla V sezione penale del tribunale di Roma che ha assolto Munzi - perchè il fatto non sussiste - per gli altri due capi di imputazione: la violazione della legge sulla privacy e violazione sul legge Mancino sulla discriminazione razziale. Per i reati il pm Giuseppe Corasaniti aveva chiesto tre anni di reclusione o, in alternativa, tre anni di attività sociali presso la Caritas. «Siamo soddisfatti di questa sentenza - afferma l’avvocato Renato Borzone, legale di Munzi - Le idee del mio assistito potevano essere molto criticabili ma è importante che il tribunale abbia escluso la finalità razziale perchè contestare la legge Mancini significava colpire la libertà di pensiero».

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  2. #2
    ...
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    Predefinito Re: Blogger in carcere per diffamazione nel silenzio della lobby dei giornalisti

    Scusa ma se linki la notizia riportata da un quotidiano On line, il Giornale, la tua teoria va a cadere.
    "Per tutto il pensiero occidentale, ignorare il suo Medioevo significa ignorare se stesso" - Étienne Gilson


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  3. #3
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    Predefinito Re: Blogger in carcere per diffamazione nel silenzio della lobby dei giornalisti

    Citazione Originariamente Scritto da mercoledi Visualizza Messaggio
    La casta dei giornalisti difende se stessa ed i potenti.Nessun giornalista spese una sola parola per difendere i blogger che ogni anno vongono condannati per i reati di diffamazione e altri legati alla libertà di espressione.

    È stato condannato a sei mesi di reclusione per diffamazione, Paolo Munzi, 41 anni, che nel febbraio del 2008 pubblicò su internet una «black list» di 162 docenti universitari indicandoli come appartenenti a una presunta lobby ebraica. La sentenza è stata emessa ieri dalla V sezione penale del tribunale di Roma che ha assolto Munzi - perchè il fatto non sussiste - per gli altri due capi di imputazione: la violazione della legge sulla privacy e violazione sul legge Mancino sulla discriminazione razziale. Per i reati il pm Giuseppe Corasaniti aveva chiesto tre anni di reclusione o, in alternativa, tre anni di attività sociali presso la Caritas. «Siamo soddisfatti di questa sentenza - afferma l’avvocato Renato Borzone, legale di Munzi - Le idee del mio assistito potevano essere molto criticabili ma è importante che il tribunale abbia escluso la finalità razziale perchè contestare la legge Mancini significava colpire la libertà di pensiero».

    Privacy Pubblicò lista di prof ebrei: condannato - IlGiornale.it
    C'è un po' di differenza fra i due casi anche se sono d'accordo con Massimo Fini che sostiene che i giornalisti devono rispettare la legge al pari di tutti i cittadini. Poi sostiene anche che la legge è sbagliata e fa anche qualche proposta condivisibile.
    Razzista con gli imbecilli!


    "La cosa seccante di questo mondo è che gli imbecilli sono sicuri di sé, mentre le persone intelligenti sono piene di dubbi." Bertrand Russel

  4. #4
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    Predefinito Re: Blogger in carcere per diffamazione nel silenzio della lobby dei giornalisti

    m a vuoi mettere un muzi con un sallusti???
    sallusti è anche più brutto oltre che più abituato a spararle grosse.
    su questo forum è meglio non rispondere ai fessi!
    voi nazifascisti di oggi e i vostri servi siete solo gli ayatollah E I TALEBANI dell'occidente..

  5. #5
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    Predefinito Re: Blogger in carcere per diffamazione nel silenzio della lobby dei giornalisti

    mmm...forse la lobby di cui sopra è ancora più potente di Sallusti, dela casta dei giornalisti, e della stessa casta dei politici ?

  6. #6
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    Predefinito LOBBY EBRAICA-blogger condannato al carcere per diffamazione

    ,,
    Ultima modifica di mercoledi; 27-09-12 alle 12:38

  7. #7
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    Predefinito Re: LOBBY EBRAICA-blogger condannato al carcere per diffamazione




  8. #8
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    Predefinito Re: LOBBY EBRAICA-blogger condannato al carcere per diffamazione

    VABBè VA vi concedo la via dell'illuminazione.tanto è inutile mostrare la luce ai ciechi

    Crucifige! Blogger condannato al carcere per diffamazione.

    Una vergogna che ricade su tutti gli italiani.Una sentenza che rappresenta una condanna della intera classe politica, intellettuale e giornalistica italiana, umiliata dalla sua stessa ignavia,dalla sua incapacità di reagire al potere di influenza politica e mediatica delle lobby ebraiche.Un intero popolo italiano umiliato dalla inadeguatezza della sua classe dirigente ed intellettuale a difendere anche i soli principi costitutivi della nazione italiana di fronte agli interessi particolari di potenti lobby nazionali ed internazionali.

    La condanna di Sallusti a 14 mesi di reclusione è una infamia la cui responsabilità morale ricade sulla classe politica italiana, su tutti gli italiani.Allo stesso tempo però, la difesa giusta e sacrosanta dell'articolo 21 della Costituzione e contro la pena del carcere per i reati di opinione, attraverso la quale solo oggi la intera classe politica,giornalistica ed intellettuale è scesa in campo per difendere Sallusti e la libertà di opinione, critica ed espèressione sua e di ogni cittadino italiano ha evidenziato, in maniera drammatica,grottesca ed umiliante, una responsabilità ancora più grave della classe dirigente italiana,.La sua incapacità di tutelare l'interesse pubblico di fronte agli interessi " privati " di organizzazioni politiche che esercitano la loro capacità di influenza politica anche attraverso il controllo di molti mezzi di informazione e ancora più gravemente riescono attraverso questo potere, ad esercitare la loro influenza sulla attività dei Pubblici ministeri all'interno delle Procure dei tribunali italiani.

    Un limite della classe dirigente italiana che dovrebbe preoccupare seriamnete ogni cittadino italiano,soprattutto di fronte alla scarsa capacità dei politici di tutelare la sovranità che sono stati deputati a difendere e rappresentare.

    Privacy Pubblicò lista di prof ebrei: condannato - IlGiornale.it

    La condanna del blogger e direttore responsabile del blog RE.ILCANNOCCHIALE.IT a 6 mesi di reclusione in carcere per il reato di diffamazione è infatti avvenuta non solo senza che alcun politico o giornalista o intellettuale abbia espresso una sola parola in difesa del diritto di espressione e critica del blogger o di qualunque altro cittadino italiano ma addirittura dopo essere stato fatto oggetto per settimane,di un complotto mediatico, finalizzato a diffamarne la reputazione e metterne in pericolo la stessa incolumità fisica,sua e della sua famiglia.Un complotto mediatico diffamatorio e calunnioso diffuso nell'opinione pubblica dalla lobby ebraica dei giornalisti, improntato sulla accusa infamante quanto infondata di antisemitismo.Accusa inizialmente lanciata su tutti i mezzi di informazione dai principali leaders ebraici che definirono "lista di proscrizione"(ossia destinata ad elencare nomi di ebrei destinati alla loro eliminazione fisica) un semplice elenco di nomi firmatari una petizione pro sionista che essi stessi,su patrocinio della Unione delle Comunità Ebraiche italiane avevano provveduto a far pubblicare a pagamento su tutti i mezzi di informazione.Accusa di antisemitismo da cui poi discese una sequela infinita di diffamazioni a mezzo stampa nei confronti del blogger.

    Accusa mediatica,costruita sulla base della diffusione di notizie false,diffamatorie,parziali, in malafede ed espressione esclusiva della tutela degli interessi privati della comunità ebraica.Accusa mediatica priva di qualunque fondamento se non altro che quello fornito dalle opinioni politiche dei leaders delle comunità ebraiche nazionali ed internazionali ma della quale, il pubblico ministero Giuseppe Corasaniti se ne fece interprete e tutore politico e che ha posto alla base della sua sballata tesi accusatoria nei confronti del blogger.Tesi accusatoria di natura esclusivamente politica attraverso la quale ha rinviato a giudizio il blogger sulla base della iniqua LEGGE MANCINO e per violazione della privacy.La sentenza di assoluzione con formula piena del blogger dalle accuse politiche , dimostrano come tale accusa fù formulata al solo scopo di coartare con l'inganno, non solo le libertà politiche di un cittadino italiano ma finalizzata a coartare la libertà di espressione attraverso l'applicazione della LEGGE MANCINO e per tutelare gli interessi specifici di una minoranza. Legge MANCINO che non solo punisce con il carcere l'esercizio del diritto ad esprimere liberamente la propria opinione, ma rapprresenta il principale paradosso giuridico di fronte al principio della Uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge,infatti tale legge tutela solo ed esclusivamente la minoranza etnica ebraica .Se infatti è possibile esercitare il diritto di espressione senza conseguenze penali nei confronti di qualsivoglia gruppo politico,religioso o etnico,la LEGGE MANCINO si trasforma nello strumento politico per perseguitare giuridicamente e penalmente tutti coloro che esercitano il diritto di critica nei confronti della potente organizzazione ebraica.



    http://80.241.231.25/ucei/PDF/2012/2...2022657576.pdf
    Ultima modifica di mercoledi; 27-09-12 alle 18:00

 

 

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