Trollhunter delle 2 Sicilie.
Sì, i vari Fiorito, Polverini, Formigoni, esprimono in pratica quella che è la Weltschaung della società italiana, di buona parte del popolino italiota.
I politicanti arruffoni, disonesti, di fatto vengono proposti come modelli da imitare e da rispettare: questo continuo, soffocante, parlare delle loro vite e delle loro gesta, riempendo le prime 6-7 pagine dei giornali, 10 minuti di TG, i documentari, le convocazioni ai documentari, tende a farne dei modelli, degli "eroi"; sono Fiorito e Polverini gli esempi di vita proposti sui mass media, per quanto se ne parli male, basta solo parlarne moltissimo. E sono dei modelli vincenti, perchè viene fatto vedere che costoro non pagano, non si sa di alcuna vera punizione per i loro atti e le loro vite mediocri: non vanno in prigione se non per qualche settimana, continuano ad avere un casino di soldi e beni, prenderanno vitalizzi da favola, continuano ad essere rispettati, tanti personaggi del mondo istituzionale, li difendono, faranno sempre la bella vita tra orgie, vacanze e locali, nessuno di notte gli spacca la testa, nessuna sommossa li distrugge, non restano vittime di cospirazioni.
Con le dimissioni della Polverini si è conclusa in farsa la parabola del neofascismo romano. Ripenso ai tanti giovani camerati morti, a Paolo Di Nella, ad Alberto Giacquinto, ai fratelli Mattei, a Franco Bigonzetti, a Francesco Ciavatta, a Stefano Recchioni, a tanti bravi camerati caduti sotto la furia degli assassini comunisti o della sbirraglia dello stato antifascista, poi vedo questo schifo degli ex missini adesso PDL. Sono cose che gridano vendetta al cielo.
Se guardi troppo a lungo nell'abisso, poi l'abisso vorrà guardare dentro di te. (F. Nietzsche)
(umt) "Così siamo politicamente morti: e almeno i democristiani ci hanno messo cinquant'anni mentre a noi ne sono bastati più o meno venti. Gli stessi che ha governato Mussolini: ma noi non solo non abbiamo fatto la rivoluzione ma non abbiamo lasciato traccia. Se non cose di cui vergognarci". La rabbia è forte quanto il dolore in chi - come il mio amico - si rende conto che la velleità titanica di essere talmente puri da poter gestire l'anello del potere senza sporcarsi si è rivelato un totale autoinganno. E' lo sfogo amaro di uno che viene dal "secchio, colla e pennello" e paga ancora l'attività politica con gli assegni postdatati del suo conto personale.
La resa di Renata Polverini non travolge solo un intero sistema di potere ma l'idea stessa che ha animato uno spicchio importante di fascisteria che si potesse fare politica nel Palazzo, nel Potere in nome del progetto politico e della comunità. Tanto da elevare Roma e il Lazio a simboli della continuità post-missina e della Destra di governo.
Lo stesso Fiorito, oggi elevato a incarnazione del Male quando è soltanto l'espressione più triviale di una ben più ampia consociazione spartitoria, è uno che proviene dai ranghi della militanza: fu segretario del Fronte della gioventù a Frosinone, da pupillo di Storace, e di quell'antica esperienza porta ancora i simboli al collo (la croce celtica).
Così come tra gli assessori della Polverini - che per non sbagliare si erano fatti votare dai consiglieri abbuffoni il diritto a un notevole vitalizio - ci sono personalità con una storia di impegno nella destra radicale
come Pietro di Pietropaolo ex militante di Meridiano Zero e Oltre Linea, marito della più nota deputata Barbara Saltamartini e Pino Cangemi ex quadro militante della Fiamma Tricolore di Bracciano e legato in altri tempi ai duri e puri di Prati. Ci sono poi quadri politici strettamente legati ai leader delle principali correnti postmissine: da Luca Malcotti, già dirigente del Fronte della Gioventù di Roma, cresciuto in un quartiere di frontiera e di scontro quotidiano con la compagneria, come Trieste Salario, cresciuto alla corte di Augello, a Francesco Lollobrigida, un "gabbiano" della prima ora, che ha sposato la sorella della baby ex-ministro Meloni.
La resa della Polverini e l'anello del potere: la fine grottesca del ventennio postmissino ~ <b>FascinAzione</b>
Se guardi troppo a lungo nell'abisso, poi l'abisso vorrà guardare dentro di te. (F. Nietzsche)
C'è da augurarsi che sia così, ma ci credo poco questi son peggio degli zombie, rinascono sempre ogni volta più forti di prima e non lasciano mai le poltrone
La destra romana ha avuto quello che in fondo ha sempre cercato: il potere. Ma nella maniera peggiore possibile, attraverso la mediazione con il berlusconismo: è gente che ha venduto l'anima al diavolo di Arcore ed è finita per diventare come se non peggio di lui.
Non c'è proprio niente da salvare, meglio così, ci saranno più spazi per chi veramente vuol fare politica un domani.