Errore, da matita blu.
La democrazia diretta non è mai stata una fissazione della sinistra, e nemmeno della destra fascista o dei cosiddetti "moderati centristi".
La democrazia diretta è un cavallo di battaglia della destra populista e peronista, e dei movimenti "leaderisti", che vogliono togliere ogni barriera frapposta tra il "popolo" e il "capo".
Una variante della democrazia diretta, per te federalista, la trovi negli USA, sia con quel tipo di presidenzialismo, sia in ambiti para-politici, quali l'elezione degli sceriffi e dei pubblici ministeri.
Quello che tu lamenti, ossia l'eccesso di parlamenti e parlamentini, è semmai una distorsione del parlamentarismo, il quale però è di matrice liberale.
La morale di questa novella è: non c'è bisogno, ogni volta che si dice qualcosa, di fare una premessa cervellotica, col solo scopo di parlare male della sinistra.