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Giacomo79
ROMA, 18 luglio 2009 - I nefasti presagi si sono puntualmente avverati. Il Consiglio Federale non ha ammesso la Fortitudo Bologna al campionato di Legadue. Termina così, nel modo peggiore, l'anno allucinate di un'altra piazza storica del nostro basket. Il club bolognese ha chiesto l'iscrizione al campionato di A Dilettanti, previo però pagamento delle pendenze economiche in atto (entro 15 giorni), altrimenti il club rischia il ritiro dell'affiliazione. A nulla è servita quindi la corsa in extremis del presidente Sacrati che, giunto ieri sera a Roma, ha cercato di mantenere la permanenza in Legadue offrendo come garanzia una fideiussione assicurativa. Il Cf ha invece applicato il regolamento alla lettera, accettando in toto la relazione della Comtec che non ha ravvisato i parametri necessari all'iscrizione.
eutanasia effe — Nata nel 1932 come costola della casa madre (la G.S. Fortitudo), vincitrice di 2 scudetti, 1 coppa Italia e due Supercoppa, vice campione d'Europa nel 2004, la società bolognese sparisce, al momento, dai campionati professionistici. Il primo grande responsabile di questo incredibile atto di eutanasia è il proprietario, Gilberto Sacrati, subentrato a Michele Martinelli nell'estate del 2006. La debacle raggiunge il culmine nella stagione il corso, con il presidente impegnato soprattutto nell'ambizioso progetto immobiliare imperniato sulla costruzione di un nuovo Palazzo dello sport (ma i fondi e i potenziali investitori sono sempre rimasti un mistero), e poco nella gestione del club, che già a metà stagione comincia a fare acqua da tutte le parti. Dapprima ritardi e ammanchi sul pagamento degli stipendi ai giocatori, poi il caso Scales, lo statunitense tesserato sette giorni dopo la data stabilita a causa dei conti in disordine e infine la clamorosa retrocessione in Legadue, incomprensibile con un budget (a questo punto da considerarsi virtuale) di 8 milioni di euro.
Fortitudo fuori dalla Lega2*Rieti si sposta a Napoli - La Gazzetta dello Sport: Basket