Pdl verso la dissoluzione. Rinasce il Movimento Sociale
Se persino Francone Fiorito, che ha passato la prima notte in cella a Regina Coeli, se ne è uscito dicendo: “Meglio in carcere che nel Pdl” (LEGGI adnkronos.com), vuol dire che nel movimento fondato da Silvio Berlusconi tira un’aria pesante, da resa dei conti, tra le varie correnti che hanno dato vita al partito del Predellino. Forza Italia contro AN, ma anche filomontiani come Beppe Pisanu e Maria Stella Gelmini,
e transfughi delusi dell’ultima ora, come nel caso della “figlioccia” siciliana di Gianfranco Micciché, Stefania Prestigiacomo, che si è detta addirittura “disgustata” ed ha accusato apertamente la nomenklatura del partito di aver fallito (LEGGI corriere.it).
Il Pdl perde i pezzi dunque, con un processo di atomizzazione che sembra volersi avvitare sempre di più su se stesso. La confusione è talmente grande sotto il cielo del partito, che il Cavaliere rischia di venir colpito addirittura dal fuoco amico. Il fendente è arrivato dal presidente dei deputati del Pdl al Parlamento europeo, nonché membro di spicco di Comunione e Liberazione, Mario Mauro: ''Il Pdl per continuare a esistere ha un disperato bisogno di un nuovo leader, (Berlusconi ndr) ha esaurito la sua carica, ha terminato la sua parabola. Il Pdl del futuro deve scegliere un nuovo candidato, guardiamoci dentro perché se non riusciamo a trovarlo sarà meglio chiudere bottega” (LEGGI asca.it). Si potrebbe pensare ad un gesto di ingratitudine verso la mano che ti ha dato il pane in tutti questi anni, ma l’uscita di Mauro denota l’insofferenza e il disagio montante nel partito per le mosse di un leader che non sembra più avere in mano le redini della situazione.
Ulteriore dimostrazione delle difficoltà che Silvio si trova a fronteggiare sono i rumors sempre più insistenti di una rinascita, da destra, dell’Araba Fenice chiamata Movimento Sociale, il partito “antisistema” che fu di Giorgio Almirante.L’idea sarebbe venuta naturalmente agli ex An La Russa, Gasparri, Alemanno e Meloni i quali, costretti dalla storia e dallo scandalo Rimborsopoli, non solo avrebbero deciso di non fare un passo avanti (come una mai sopita fedeltà mussoliniana richiederebbe), ma addirittura due passi indietro nella storia, partendo cioè dal Pdl per approdare al MSI, senza nemmeno passare per Alleanza Nazionale. Ad approfondire la questione è stato il fattoquotidiano.it, secondo il quale in questi ultimi giorni il ristretto circolo aennino avrebbe organizzato numerosi pranzi di lavoro, magari non luculliani come quelli der Batman, per discutere sul futuro della Destra italiana che rischia di morire montiana (Gianfranco Fini), o di essere sepolta berlusconiana, senza neanche una lapide che ricordi la particolarità della sua storia passata. Secondo il quotidiano diretto da Antonio Padellaro, i quattro alfieri neri si sarebbero incontrati anche oggi, ma notizie di una prossima scissione ancora non trapelano.La prova che la bomba Pdl starebbe per esplodere nelle mani di Berlusconi, infine, la dà il quotidiano lastampa.it, secondo il quale l’ex premier non starebbe più pensando nemmeno di candidarsi alla premiership perché il rischio è quello di andare incontro a una pessima figura, considerando anche che il Lazio-gate si porterà via dal partito almeno 1 milione di voti e che gli infallibili sondaggi commissionati dal Cavaliere avrebbero già messo la pietra tombale sull’esperienza chiamata Pdl.